
21 Ottobre 2022
12 Settembre 2022 262
La struttura degli incentivi auto 2022 ha fatto molto discutere. Come abbiamo visto nel corso dei mesi, diverse associazioni di categoria avevano criticato alcune scelte del Governo ed erano arrivate a chiedere interventi per cambiare alcune regole. Alla fine, come sappiamo, il Governo ha poi deciso di apportare alcuni cambiamenti che presto dovrebbero entrare in vigore.
Per gli incentivi auto 2022, tuttavia, sembra "non esserci pace". Alcuni giorni fa, infatti, le associazioni Legambiente, WWF Italia, Greenpeace Italia, Kyoto Club, Cittadini per l’aria, con il supporto e il coordinamento di Transport & Environment hanno deciso di ricorrere al TAR contro il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2022, che ha stabilito il “Riconoscimento degli incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti” per gli anni 2022, 2023 e 2024.
Nel mirino delle associazioni ambientaliste gli incentivi per le vetture endotermiche, quelli relativi alle auto che rientrano nella fascia 61-135 g/km di CO2.
Dal 2020, dopo lo scoppio della pandemia, i governi che si sono succeduti hanno speso circa 2,6 miliardi di euro in bonus per l’acquisto di nuove auto, a cui vanno aggiunti altri 500 milioni circa da parte delle Regioni e di alcuni Comuni. Tutte le leggi e i decreti hanno sempre giustificato l’esborso di denaro pubblico con la motivazione di sostenere la transizione all’auto “non inquinante” e all’economia circolare. Eppure, caso unico in Europa, abbiamo impiegato la gran parte dei 3 miliardi spesi in questi tre anni per auto a combustione altamente inquinanti, con emissioni sino a 135 grammi di CO2 per km. In nessun altro Paese europeo si finanziano auto con motore a combustione interna, ad eccezione della Romania che fa comunque meglio dell’Italia, visto che gli incentivi si arrestano ai 120 grammi di CO2 per km.
Inoltre, queste associazioni puntano pure il dito sul decreto del Mise che ha contribuito a rendere limitante e complicato l’accesso ai bonus per l’auto elettrica. Dopo aver preso come esempio la Germania che ha investito 3 miliardi di euro per gli incentivi ma solamente per le elettriche e le Plug-in, le associazioni evidenziano il fallimento della strategia italiana.
Per i sottoscrittori del ricorso al TAR, servono ben altri investimenti pubblici per promuovere la mobilità per tutti e la transizione ecologica come, per esempio, bonus solo per i mezzi elettrici (auto ed altri veicoli) e, soprattutto, investimenti e aiuti nella riconversione produttiva (comprese misure di economia circolare per batterie o microchip) e nell’offerta di servizi di mobilità sostenibile, elettrica, digitale, pubblica o condivisa (sharing mobility) e per la ciclabilità.
Con il ricorso al TAR, le associazioni ambientaliste chiedono al Governo lo stop agli incentivi alle auto endotermiche e di effettuare altri interventi per sostenere la diffusione della mobilità elettrica.
Le organizzazioni ambientaliste che hanno promosso il ricorso al TAR chiedono quindi al governo di mettere fine a qualsiasi incentivo all’acquisto di auto con motori a combustione, di privilegiare gli interventi a sostegno della riconversione industriale verso la mobilità elettrica e gli investimenti nelle infrastrutture di mobilità sostenibile a zero emissioni, gli unici che possono garantire sostenibilità sociale e ambientale nei tempi più brevi possibili.
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Commenti
Se tra i due c'è un analfabeta mi pare oltremodo evidente che non sono io: "Il futuro si basa su scelte del presente ma non puoi basare le scelte solo su quello perché non ci arrivi se no" Ahahahah
Passo e chiudo. Vai a fare compagnia agli altri tuoi amichetti. Salùt.
Mi dispiace che avete le nozioni di economia di un bambino analfabeta, a questo non posso porre rimedio, sappiate che dietro a queste manovre ci sono economisti e statisti che sanno far 2 + 2, se non viene applicato il vostro lungimirante esempio è perché hanno e maneggiano dati che nemmeno vi sognate per arrivare a conclusioni che non hanno come unico obbiettivo di ridurre gli inquinanti nelle città ma di permette a chi ci abita di mangiare e di avere una vita dignitosa (decisamente più importante) o quantomeno si prefissano ciò....
Classico commento da italiota che vuole rialzare le sorti di uno dei Paesi più motorizzati d'Europa vendendo auto che nessun altro Paese incentiva più. Per essere così concentrato sull'oggi senza un minimo di prospettiva e progetto a lungo termine, mi auguro tu sia un anziano senza eredi. Salùt
Se passi da un Euro 0 a un Euro 6 qualcosa il beneficio c'è eccome, ancora meglio se togli ti togli un diesel euro < 3 e passa magari a una benzina euro > 6, chiaro localmente hai meno benefici che il passare a una EV ma come detto, la EV non se la possono permettere tutti e in giro c'è un parco auto enorme da svecchiare.
Di suv diesel oramai se ne vendono pochini ,molti produttori non producono più motori diesel o hanno ridotto drasticamente la produzione
Ok, ma si parla di incentivi...
Non è che ti devono dare dei soldi a priori perché compri un'auto, te li danno se comporta un beneficio alla comunità...
Un SUV a diesel che benefici porta?
Quindi se ti prendi una macchina inquinante è giusto che la paghi, se fai uno sforzo per ibrida o elettrica che ci si guadagna tutti in salute allora un incentivo, anche importante, ci sta
Non si tratta solo di prezzo, se non ho posto dove caricarla la Ev serve a nulla, quindi gli incentivi vanno a vantaggio solo a una parte della popolazione
Ma li avete visti gli incentivi? Le somme in base alla co2, i valori di isee richiesti ecc...
Non ci va gente ricca a prendere il suvvone con gli incentivi, il più vengono 'versati' (direi non incassati visto che l'iva nella stragande sorpassa il valore del bonus) in pande, yaris and company ibride...serve per svecchiare il parco auto e aumentare il potere d'acquisto del ceto medio-basso sempre più indebolito e per muovere l'economia di un popolo che ha visto lo stipendio in relazione all'inflazione rimanere invariato e quindi con un potere d'acquisto sempre inferiore e una prospettiva lavorativa sempre più incerta......................
Non guardate all'ideale... guardate alla nazione in crisi nera che cerca di tener la barca pari....
Il mio dieselone di appena 5 anni avrà vita lunga
Gli incentivi non servono a nulla se non a far comprare le auto in sconto a chi i soldi li ha già.
Stop incentivi e stipendi più alti.
Poi ognuno usi i soldi in più come crede.
e vai di apecar elettrica. sigh
Ti parlavo delle emissioni consentite per l'immatricolazione e gli incentivi, non delle eccellenze, che vanno valutate...
Per ora però si parla di soli prototipi
Nel giro precedente quando erano incentivi veri si.
Ora che si avvantaggia tutto invece no...
Non dico di vietarle, ma di incentivare elettriche ed ibride per guidare la scelta...
Se uno la prende a combustione può farlo ma la paga e stop
Se la 'smenano' perchè stiamo buttando soldi aiutando a comprare auto che non dovrebbero essere incentivate, esattamente come hanno fatto gli altri Paesi, non è difficile da capire.
https://www.transportenvironment.org/discover/i-bonus-auto-non-devono-supportare-tecnologie-da-abbandonare/
Tra l'altro la scelta più nazionalista, al momento sarebbe quella di salire il più velocemente possibile sul treno del futuro (rinnovabili e tutta la filiera della mobilità elettrica) altrimenti rischiamo di perdere pure questo.
Quelli che comprano auto elettriche sono metrosessuali che caricano dubbi figuri ai semafori, non guidatori
E allora che ce la smeniamo a fare...l'italia si sta comportando benino e sta cercando di svecchiare il parco auto euro 4 e sub euro 4 e di rilanciare l'economia (per quanto scelte un pochino più nazionaliste non sarebbero malaccio)
https://www.transportenvironment.org/discover/i-bonus-auto-non-devono-supportare-tecnologie-da-abbandonare/
Solo i detrattori concentrati a guardarsi l'ombelico con una limitata capacità di comprensione, possono pensare che sia possibile trasformare dall'oggi al domani un intero parco auto in elettrico. Basterebbe anche solo pensare che se le 2 mln di auto vendute mediamente nel nostro Paese in pre-pandemia fossero tutte ma proprio tutte elettriche (impossibile anche volendo, dato che oggi l'offerta non sarebbe in grado di soddisfare la domanda) ci metteremo 20 anni. Quindi è ovvio che il progetto sia a "lunghissimo" termine, tanto che le stime italiane presentate a Bruxelles parlano di 6 mln di elettriche (BEV + PHEV) entro il 2030 e 19 mln entro il 2050 anche i progetti europei parlano di quote di mercato, non di parco circolante.
ok, ma devi avere le basi prima di spingere una transizione. E' come costruire una serie di villette a schiera. Puoi costruire le fondamenta della seconda anche se la prima non è finita, ma fintanto che non finisci le fondamenta non puoi costruirci sopra la casa
In che senso mal confezionati? O__o
? Ahahaahahh
Il nord europa esporta idrocarburi, ha grande liquidità interna per queste cose..inoltre come detto e ridetto il popolo ha i 'sordi' noi no... lo stipendio medio non arriva a 1000 euro.......do cacchio la compri l'auto elettrica e tutto ciò che ne consegue se amalapena paghi l'affitto....
Hai portato uno dei pochissimi esempi in cui si può parlare di forte spinta alla decarbonizzazione, perché nom ce ne sono altri (in casa propria aggiungerei), potere d'acquisto delle persone molto alto e liquidità statale elevata grazie all'export di gas e petrolio (è verde un par di palline la norvegia)
Gli stati industrializzati, che hanno un popolo numeroso, chi più e chi meno sono simili all'italia, evitiam di smenarla... vallo a dire ad i fiorentini o a chi abita nei centri storici in generale dove è impossibile aver un punto di ricarica personale...
Smettete di guardare cosa fanno gli altri che hanno situazioni completamente diverse e ragionate su cosa è realmente fattibile nel nostro paese con le finanze e la struttura a disposizione. Allo stato non serve favorire solo i 'ricchi' che hanno la villa con il solare e il punto di ricarica comodo ma serve rilanciare l'economia e creare posti di lavoro strizzando un occhio all'efficienza energetica, poi si vedrà...
Già ora ci sono bonus al 50% per il fotovoltaico e bonus per le auto elettriche ma quanti pannelli solari vedete su i condominii? 0... quante auto elettriche hanno le persone nei condominii che hanno si e no un parcheggio che se infili un auto moderna (non la 500 vecchia) non ci esci? 0....
Ecco considera che il più degli italiani abita in condomii (60%) e che un altro bel pezzo abita in villette a schiera prive o quasi di parcheggio interno, levaci chi semplicemente abita in campagna ma non ha i 'sordi' e levaci gli over 60/70 che gli frega assai di cambiare la propria tipologia di auto con una che richiede un bel po di brainstorming (per non parlare di colonnine a casa, app ecc..) e fatti due calcoli di fattibilità sulla spinta dell'elettrico in italia con le tecnologie e i prezzi attuali.
Or su, dai che ce la fate a capire che è un progetto a lunghissimo termine che è stato messo in atto ma che richiede ancora fra i 15 e i 25 anni per essere completato in un paese come l'italia, povero, 'vecchio' mentalmente e anche strutturalmente (case ecc...)....
Ma la transizione dal fossile è una questione (epocale) che riguarda i massimi sistemi e non è compito di Arpat (l'agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) trovare soluzioni riguardo al "calare queste sfide nel mondo reale e nel territorio" nè fare polemica, a lei deve bastare ciò che ha dichiarato anche nell'altro articolo: "(la mobilità elettrica, ndr) Riuscirà sicuramente a ripulire l’aria delle nostre città". Magari dando anche dati corretti, considerando che l'energia eolica europea -chissà poi perchè conteggiare solo l'eolica- contribuisce per circa il 14% non il 2, e tutta l'energia a basse emissioni rappresentano poco più del 60% della produzione elettrica.
https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Electricity_and_heat_statistics#Production_of_electricity
Non sono d'accordo. stante il divieto di vendere endotermiche dopo il 2035, è interesse di tutte le case automobilistiche implementare una rete di ricarica capillare (se non di aziende dedicate). Con la connessione il discorso è diverso, abbiamo avuto un attore unico a capo dello sviluppo della rete, attore che senza l'allaccio delle zone grigie ha solo risparmiato soldi, le case automobilistiche che non potranno vendere auto per mancanza di infrastrutture di ricarica di cosa dovrebbero vivere? Mi sembra chiaro che gli interessi in gioco sono ben diversi
abbiamo anche un tessuto industriale più performante di quello che c'era nell'800 o fra prima e seconda guerra mondiale
Sempre, compreso 'al giro precedente' ma tranne quest'anno perchè mal confezionati, anche per questo è nata la polemica
Quindi non sempre
Interessante grazie
Quelle sono tempistiche troppo lunghe probabilmente non prima di 30/40 anni
Non era mia intenzione buttare in caciara.
Ma mi rendo conto di aver saltato una parte di ragionamento.
Vedo questa dichiarazione come un tentativo di mettere a tacere le polemiche per la dichiarazione precedente, un modo per dire "non è vero che siamo contro l'elettrico, ne abbiamo pure comprate 11!"
Una specie di "non sono razzista, ho tanti amici di colore, ma" a tema automobilistico.
Tutta la prima parte è condivisibile, per carità, ma è um dialogo sui massimi sistemi che, purtroppo, non dice niente su come calare queste sfide nel mondo reale e nel territorio.
Una pezza, tardiva, per polemiche nate dopo una dichiarazione apparentemente controversa.
si ma ci sono voluti oltre 50 anni x avere una diffusione di massa dell'auto, inventata a fine ottocento e diffusa di massa nel dopoguerra, qua parlano di diffondere le elettriche nell'arco di 10 anni al massimo
L'auto elettrica e l'elettrificazione permette l'indipendenza dagli idrocarburi.
A patto di iniziare a fare queste benedette farm di rinnovabili e stoccaggi di idrogeno per i picchi e la notte.
Se possono farlo nel nord Europa a maggior ragione possiamo farlo in Italia spendendo molto meno.
Chi tra i due dovrebbe uscire dal proprio orticello non sono io. La Norvegia era solo un esempio di come anni d'incentivi concentrati solo sulle elettriche, invece di essere disseminati in mille rivoli, stiano contribuendo ad accelerare la transizione, dato che l'obbiettivo è la decarbonizzazione (in considerazione del fatto che circa metà del petrolio europeo è usato nei trasporti)
Hai accennato al resto ma "capisci" poi ti sei concentrato sulle 11 auto buttandola in caciara.
Ma hanno un potere d'acquisto molto maggiore, i listini delle auto dalla romania alla norvegia non cambiano ma il potere d'acquisto si.......(poi sono 5 milioni è molto più facile gestire la cosa)
non guardiamo all'europa come uno stato omogeneo e privo di differenze, sia di carattere abitativo che economico...
Or su via..... andate oltre il vostro orticello mentale...
Lo hanno calcolato.
Ti lascio un esempio tratto dal sito del Touring Club Svizzero, dove ho confrontato una Opel Corsa 1.2 (benzina), con una Corsa-e.
Puoi notare come la produzione dell'elettrica sia molto più inquinante di quella dell'endotermica, e che, grazie alle minori emissioni dell'elettrica, le due vadano a "pareggiare i conti" attorno ai 45.000 km, per poi andare di maggiore inquinamento da parte dell'endotermica.
In sostanza: se un acquirente che percorre 10.000 km/anno e compra la Corsa a benzina, e un acquirente con pari percorrenza che compra la Corsa elettrica, cambiassero la macchina ogni 4-5 anni, inquinerebbero uguale.
Se entrambi la cambiassero ogni 3 anni, quello che inquinerebbe meno sarebbe quello che compra la Corsa a benzina.
P.S. Tutto il discorso riguarda solo le emissioni di CO2 equivalente.
https://uploads.disquscdn.c...
in realtà spingere la sostituzione di auto euro 3 e 4 con le 5 e 6 sarebbe anche positivo. Io stesso ho come seconda la c3 e3 del 2003. Il punto però è che è assurdo voler fare i salti mortali a livello di emissioni per euro 6d, euro 7 e poi spingere i costruttori ad inventrsi delle supercazzole tipo AdBlue o Star&Stop. Ci si dovrebbe fermare un attimo e spingere il rinnovo del parco mobile. Elettrico? ha tanti lati positivi ma immaturo. Es camminare in una via trafficata ora equivale ad una boccata di veleno
Leggi meglio, non ho fatto cherry picking.
Ho detto che riconoscono l'obiettivo futuro a cui tendere, quindi ho commentato anche la parte più generale della dichiarazione.
I dati di cui parlavo sono nel report ANFIA e parlo di percentuale di auto sul totale di vendite in italia, indipendentemente dall'alimentazione.
Stavo facendo notare come la Toscana sia una regione in cui l'auto privata è, sfortunatamente, una grossa necessità.
Eh, ma il problema è quello.
I precedenti non depongono a favore di un adeguato sviluppo infrastrutturale per rendere possibile la transizione obbligatoria.
Che mettano 2 anni, 20 o 200, se chi di dovere non si muove, avremo grossi problemi.
Ottima iniziativa, per me è già un controsenso che si diano incentivi per auto tradizionali, soprattutto in ottica futura di transizione a una mobilità più sostenibile.
Di tutto un testo sei riuscito a prendere solo una riga. Questo è quello che si chiama 'cherry picking'. Tra l'altro dubito che quelle 11 elettriche (una per sede) siano tutto il parco auto di Arpat, perchè il punto è proprio questo, chi oggi può (sia per km percorsi, che per possibilità di ricarica e disponibilità economica) sarebbe bene che scelga una elettrica, a questo serve l'incentivo, a spingere un prodotto agli arbori in modo da iniziare una transizione.
E comunque al 2021 (fonte ACI) il parco auto elettrico BEV toscano era lo 0,4 contro lo 0,3 del Veneto.
ahahahah! Hai vinto!
19 anni dallo sbarco della prima ADSL in Italia, sto ancora aspettando.
E la linea telefonica arriva a casa mia.
Il metano lo ho avuto nel 2011, il metanodotto passa da dietro casa da ben prima che nascessi.
Se queste sono le premesse, prima di vedere le colonnine mi avranno già ritirato la patente per anzianità.
Ciaone Coyte....
il nuovo terreno è in mezzo a due campi già di mia proprietà.
uno ha 120 piante di nocciolo in filiera ferrero, l'altro è un uliveto.
io avrei usato il terreno per aumentare il numero di piante e del campo di nocciole e dell'uliveto.
il wwf dice che non posso farlo quando e come mi pare, ma devo rispettare gli uccellini che nidificano (mi hanno dato un arco temporale da rispettare per fare le operazioni...) e sottostare ad una fascia di protezione di 10 metri quadrati.
il problema è che questa fascia di protezione insiste proprio sull'area dove ci sono gli ulivi che devo togliere per rimetterne altri.
13 anni dal divieto di vendita dei motori endotermici. Per mettere in prospettiva: il primo smartphone android è di 14 anni fa
Se non sei in grado di mettere insieme 2 idee, non sai cosa fosse la tassa di circolazione e perché sia diventata tassa di possesso, se non sai cosa sia il manto stradale, metti via il giargiapattino e studia
Ed infatti hanno impiegato tempo a diffondersi, finché i vantaggi non sono stati per tutti, la gente faceva a meno dell'auto.
Non mi sembra che qualcuno si sia svegliato ed abbia detto dal 1930 niente più carrozze e cavalli perché lordano le strade, solo auto.
Per l'elettrica, vale lo stesso principio, imporla anzitempo non funziona, c'è da attendere che diventino convenienti ed usabili, a quel punto prenderanno il sopravvento.
Quindi i "falchi" saremmo noi e i rumeni, tutti gli altri, chi prima chi dopo, che hanno incentivato solo le elettriche (la Norvegia lo fa dai primi anni 90) avendo oggi un parco auto più corposo del nostro, sono tutti ciechi?
Le altre ovviamente.
Che, e lo dico seriamente, non sono in contrasto.
Un conto è l'analisi della situazione e del capire la realtà di un territorio, un conto è riconoscere l'obiettivo futuro a cui tendere.
Capisci che qui parlano di 11 auto di servizio e qualche colonnina per favorire i dipendenti, diverso rispetto a quello che è la mobilità elettrica su larga scala di una regione che fa il 10 e passa % del mercato delle auto superando regioni con più abitanti.
C'è un motivo se in Toscana si vende il 10,6% delle auto ed in Veneto il 7,9%.
Nonostante le regioni siano non troppo dissimili geograficamente e la Toscana abbia meno abitanti, la concentrazione della popolazione in aree urbane ed il livello del TPL è drasticamente diverso.
A casa della mia compagna (una cittadina del Veneto) potrei vivere senza auto, dove abito adesso non avere l'auto significherebbe morire di fame in breve tempo.
Prossima legge di bilancio: superbollo per chi non c@gha prima di salire in macchina perchè consumi più asfalto....
PS: Occhio a volere certe cose che con tutta la melma che ti ritrovi nel cervello ti ritrovi a pagare più che un autocarro con rimorchio...