Total realizzerà in Olanda la più grande rete pubblica di colonnine di ricarica per EV

23 Gennaio 2020 37

Total ha annunciato che realizzerà in Olanda la più grande rete pubblica di colonnine per la ricarica di auto elettriche. La compagnia petrolifera francese sta facendo progredire le sue attività all'interno del mercato della mobilità elettrica. Un'attività che fa parte del suo piano di puntare sui carburanti più puliti e sulla produzione di energia, in un momento in cui i Governi europei stanno introducendo normative sempre più strette in materia di emissioni inquinanti delle auto. Leggi che potrebbero frenare la domanda dei carburanti tradizionali, come dimostrato ad esempio dal calo delle vendite dei diesel dopo il blocco di Roma.

In base al contratto firmato con la Metropolitan Region Amsterdam Electric, la rete di ricarica coprirà tre province dell'Olanda Settentrionale, Flevoland e Utrecht. Questa rete potrà contare sino a 20.000 nuovi punti di ricarica e servirà 3,2 milioni di persone, cioè circa il 15% di tutta la domanda olandese di ricarica per i veicoli elettrici. L'accordo prevede che Total utilizzi solamente fonti di energia rinnovabile per alimentare questi punti di ricarica per le auto elettriche e che contestualmente valuti nuove opportunità di produzione di energia solare nelle aree in cui opererà.


Alexis Vovk, responsabile del marketing e dei servizi di Total, ha così commentato questo nuovo progetto:

Questo progetto è un passo significativo e senza precedenti verso la mobilità sostenibile ed è in linea con l'ambizione dell'azienda di gestire 150.000 punti di ricarica in Europa entro il 2025 per diventare un attore di primo piano nel settore della mobilità elettrica.

Un progetto davvero ambizioso che permetterà di spingere ulteriormente verso la mobilità elettrica un Paese come l'Olanda. Per incentivare il passaggio alle auto elettriche è necessario realizzare innanzitutto un'infrastruttura capillare che possa rendere agevoli le ricariche. Al momento, non è chiaro che tipologie di punti di ricarica saranno installati ma è logico ipotizzare che ci saranno anche diverse colonnine per la ricarica rapida che possano permettere ai mezzi elettrificati di poter viaggiare su lunghe tratte senza problemi.

Infine, Total svilupperà e implementerà tecnologie di ricarica intelligenti che consentiranno sia una gestione della rete stabile in periodi di elevato consumo di elettricità, sia una ricarica efficiente e sostenibile quando il costo dell'energia è più conveniente.


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Commenti

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ninuzzo

"L'accordo prevede che Total utilizzi solamente fonti di energia rinnovabile per alimentare questi punti di ricarica per le auto elettriche e che contestualmente valuti nuove opportunità di produzione di energia solare nelle aree in cui opererà."

Maledetto

Io vedo a Milano che è piena di punti di ricarica, si trovano facilmente parcheggi con ricarica(molti dei quali riservati, solo per quello varrebbe la pena di comprarne una)

La cosa che mi sorprende sono i paesini, ieri ho notato in uno di questi che hanno installato delle stazioni di ricarica con parcheggio riservato, in un paesino che a mala pena arriva a 4000 abitanti contando i campi. Secondo me la situazione è migliore di quella che sembra, per lo meno in Lombardia, e sta migliorando sempre di più

Maledetto

Si chiama adattarsi, sanno che se continuano col petrolio rimarranno tagliati fuori, quindi prima iniziano con l'elettrico meno problemi avranno a mantenere i profitti alti. Non si parla di buoni o cattivi, a loro non importa se inquinano o no, basta che ci guadagnino ed hanno capito che il petrolio non è più così sicuro per il lungo termine

Maledetto

Leggi l'articolo, è scritto nell'accordo...

Felipo

Come il 99% dei commenti, con la differenza che questo è uno studio serio mentre le fonti medie riportate variano dal "mio cuggino ha detto" al "ilovefumatanera. Com"

Fabio Cialdella

E laTotal come pensate che produrrá l'elettricità per alimentare la sua rete di ricarica "green"? E dovremmo gioire di questo mega progetto ipocrita e fasullo?!

look47

Un po' di parte per essere preso alla lettera, a mio modo di vedere.

Like a virgin

Sicuramente, basti pensare a Volkswagen che praticamente ha fatto all in sull'elettrico.

acitre

Ma infatti la notizia è che una compagnia petrolifera investe in colonnine di ricarica elettriche. L'auto elettrica oggi non è per tutti e non è un mistero ma questo non fermerà una lenta ma inesorabile transizione verso questo tipo di motorizzazione che mano a mano diventerà per tutti.

Like a virgin

E' pur vero che si parla di Olanda lì il mercato c'è, ma è comunque un paese irrilevante numericamente son 17 milioni di persone, la città più popolata non fa un milione di persone. Non è detto che se per loro funziona bene sia così anche in altri paesi. A scanso di equivoci, per il mio uso sarebbe perfetta un auto elettrica e non ho nulla contro.

acitre

Ti sei risposto da solo. E gli investimenti per l'idrogeno?

asd555

Ah!

MatitaNera

Ti stafo un po' sfottendo, orsù

asd555

Tutte scemenze.
Secondo te mandavano 10 missioni nello spazio, con conseguenti investimenti di denaro e personale per arrivare poi all'undicesima (Apollo 11) finalmente riuscita?
Lo sai che i russi, i rivali numero uno durante la Guerra Fredda e nella corsa allo spazio, non hanno mai proferito parola sulle missioni lunari americane? E sarebbero stati i primi ad avere l'interesse di smentire l'evento.
Lo sai che sulla Luna con la missione Apollo 11 sono stati piazzati degli specchi che riflettevano un laser sparato da tantissime università del mondo per tracciare la distanza corretta?
Anche questa è una bufala?

Documentati presso il CICAP, segui Massimo Polidoro, informati.

MatitaNera

Fai da Caino ed Abele...

MatitaNera

Quello della Luna l'hanno scoperto!

Felipo

Attendo l'articolo di HDblog sul report di Legambiente, Mal'aria

Un breve estratto interessante per i detrattori delle ibride /elettriche, gli amanti del diesel e del metano:

Quando il cambio di auto non serve
Con il 2019 si è aperta una stagione a dir poco caotica e delicata per l'industria dell'auto ed il 2020 appena cominciato si preannuncia non da meno. Fase caotica e ricca di cambiamenti che, inevitabilmente, si ripercuoterà anche sulle scelte dei consumatori.
Sino ad ora le incertezze e le difficoltà sono state nascoste ai potenziali acquirenti, subissati da pubblicità rassicuranti ma spesso ingannevoli. Ora basta dare un occhio ai modelli presentati dallo scorso autunno nel panorama internazionale per capire che i cambiamenti del mercato sono già stati importanti ma nessuno se ne è accorto.
Come mai? Perché entreranno a “breve” nuovi standard antinquinamento a livello europeo; nuovi limiti, quindi, che molte case automobilistiche si sono rese conto di non riuscire a rispettare o, semplicemente, in virtù dei quali sarebbero costrette ad apportare migliorie o soluzioni economicamente non convenienti. Sarà finalmente, speriamo, il tramonto del diesel anche in Italia, Paese in cui ha trionfato ancora questo tipo di motorizzazione sino a pochi mesi fa grazie solo alle basse accise sul gasolio, alle fake news sul diesel pulito (nonostante gli scandali internazionali e nostrani), le pubblicità martellanti e allettanti sconti sul prezzo di listino.
Il dieselgate poi ha reso chiaro, anche ai non addetti ai lavori, che i limiti di inquinamento dichiarati per legge dalle case automobilistiche avevano una scarsa attinenza con la realtà: l’obbligo delle case a vendere ogni anno automobili che emettessero meno di 130 grammi/Km di CO2 (gas limalterante)
- pena una multa per ogni grammo di superamento - era legato ad un “ciclo di prova” che sottostimava mediamente del 40% le emissioni reali. La conseguenza diretta quindi è che in realtà il parco auto attualmente in circolazione in Italia emette mediamente 180-190 grammi di CO2 indipendentemente dalla motorizzazione e dal carburante usato; né il gasolio, né il gas, specie per le cilindrate e potenze maggiori, si discostano di molto da questi dati medi di utilizzo reale. Solo le migliori auto ibride (le così dette “full hybrid”) sembrano distinguersi nell'uso reale, riuscendo veramente a rientrare nei limite dei 130 grammi (85-95 nel ciclo di prova NEDC8).

Quali sono i nuovi limiti e cosa comporteranno?
• 95 grammi/km di CO2
Questo è lo standard che sarebbe dovuto entrare in vigore nel 2020 ma che poi è stato rinviato al 20219. Ma dal 2020 la partita si è fatta più difficile visto che, al 2025, le case automobilistiche dovranno ridurre comunque del 20% le emissioni medie e poi, al 2030, la percentuale salirà al 45% (obiettivo quindi circa 65 grammi/km). Poca roba rispetto agli obblighi internazionali per gli stati imposti dall'accordo di Parigi per contenere il cambiamento climatico, ma comunque impossibile da ottenere se le case non cominciano a vendere sempre più auto elettriche.

• 60/80 milligrammi/km di NOx
E' quanto si prevedeva che dovessero inquinare in ossidi d'azoto (NOx) le auto a benzina (60 milligrammi) e a gasolio (80) con l'entrata in vigore dello standard Euro6 per le automobili vendute dopo il 1 settembre 2015. Lo scandalo dieselgate ha svelato che già i limiti precedenti, l'Euro5, venivano superati anche del 400-500% con trucchi più o meno sofisticati nel ciclo di prova. Per questa ragione la Commissione europea con i regolamenti del 5 novembre e del 18 dicembre 2018, ha introdotto non solo un nuovo ciclo di prova WLTP, (Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedures) in laboratorio ma anche su strada RDE (Real Driving Emission) oltre che i nuovi limiti
per NOx.

• I nuovi limiti emissivi per l'Euro6?
Euro6, Euro6A, Euro6B, Euro6C sono tutti gli standard emissivi delle automobili che rispondono ai vecchi cicli di prova e ai limiti di emissioni (non sempre reali), omologate e vendute sino all’agosto del 2019. Le versioni A e B hanno riguardato soprattutto le auto a benzina (anche nelle nuove auto a benzina si è dovuto installare il filtro antiparticolato per rispettare il limite di 5 milligrammi/km). Con la normativa Euro 6C (vendute a partire da settembre 2018) non sono cambiate le emissioni però le auto si sono dovute confrontare durante i test di omologazione con il nuovo ciclo WLTP anche se poi, per ora, i dati sono stati comunque riparametrati con il vecchio ciclo NEDC.
E per gli Euro6D-Temp? Con l'introduzione del ciclo RDE su strada è divenuto evidente come non si riuscisse più a garantire i 60/80 mg/km per gli NOx; per non mandare in crisi il settore quindi il Parlamento Europeo ha “contrattato” con le case automobilistiche un fattore di tolleranza pari al 110%: dal 1 settembre 2019 quindi le auto a benzina hanno avuto una sorta di deroga per emettere sino a 126 mg/km e le auto diesel sino a 168 mg/km di NOx.
Il così detto Euro6D-full sarà invece obbligatorio per i modelli nuovi da gennaio 2020 e per tutte le automobili vendute da gennaio 2021. Quindi da allora le auto dovranno contenere le loro emissioni di NOx a non più di 90 mg/km per la benzina e 126 mg/km per il gasolio. Sempre più alto di quel che ci si aspettava già dal 2015 ma, speriamo, questa volta più veritiero e non ingannevole.
Cosa vogliono dire questi numeri?
Rispettare i nuovi limiti alle emissioni di ossidi d'azoto non è stato facile: si è dovuto aggiungere un nuovo dispositivo antinquinamento (filtro all'urea) che ha comportato un aumento non indifferente del costo per le nuove auto diesel. Alcune case automobilistiche hanno quindi rinunciato alla motorizzazione a gasolio per i modelli più piccoli ed economici. Ad esempio sul sito della Fiat non si trova più la Panda e la 500 a gasolio ma solo le versioni a benzina oppure benzina-gpl.
Probabilmente le vendite sono talmente modeste per questi modelli da non giustificare per ora la spesa necessaria per una nuova omologazione. Non è una scelta solo della Fiat, si tratta di un fenomeno generalizzato: non si troveranno più infatti le versioni diesel delle principali case automobilistiche che fino ad oggi sono andate per la maggiore (Hyundai i10 e i20, Kia Picanto e Rio, Fabia e Rapid, Toyota Yaris, e Volkswagen Up e Polo). Sono pochissimi anche i modelli a metano: persino la Opel non offre al momento la Zaffira a metano, pur essendo stato un modello di successo

Squak9000

bah io no... la macchina la uso 4 volte al mese

asd555

Non credo alle teorie complottiste per un semplice ragionamento logico.
Il complotto, per la natura intrinseca del complotto, non viene scoperto.
Fine.

Ginomoscerino

come sono vent'anni che si aspettano le batterie a stato solido o al grafene... ma i grossi investimenti stanno arrivando solo ora in questi campi

acitre

Sono vent'anni che dobbiamo aspettare che si evolva ed ancora siamo ai 63kwh per chilo. Un suicidio energetico.

Nel giro di 5 anni avremo elettriche da 800km di autonomia, quanto ci vorrà prima di vedere le case automobilistiche avere a catalogo macchine ad idrogeno (oltre alla Mirai ed alla Hyundai) ed una rete distributiva?

Aspettando la vettura elettrica v2.0

SuperDuo

Sicuro, ma preferisco che l'evoluzione la faccia qualcuno che fino a ieri non era dall'altra parte della barricata.

Ora non uccidono più quelli che creano auto con propulsori alternativi? Negli anni 90, veniva sempre ripetuto questo.

Ginomoscerino
Ma infatti. Mezza stazione costata milioni a Bolzano, 63 kwh per estrarre 1kg di idrogeno e si domandano come mai si punti sull'elettrico.


magari aspettare che si evolva e sviluppi la tecnologia?? io resto dell'idea che l'idrogeno diventerà il nuovo Diesel

matteventu

Gli incentivi servono anche a quello: farti comprare un prodotto con un ecosistema in fase di "beta", per far in modo che si crei la domanda necessaria al miglioramento di tale ecosistema.
Quando tutto sarà perfetto, chiaramente gli incentivi non ci saranno più.

si chiama evoluzione. E' come dire che dato che ford vendeva cavalli non si potevano prendere le sue auto (ovviamente è un esempio a caso)

The Child

io non credo in tesla , non ho mai dubito dell' elettrico

SuperDuo

Quel dettaglio me lo sono perso ma in ogni caso la fiducia va guadagnata. E i petrolieri ne hanno di strada da fare.

Sarebbe come se un venditore di sigarette di colpo diventasse un gestore di ospedali.

vendere il loro petrolio? ma se da accordi deve essere energia pulita come fa a derivare dal petrolio?

sgarbateLLo

È così che funziona da almeno un secolo

acitre

Ma infatti. Mezza stazione costata milioni a Bolzano, 63 kwh per estrarre 1kg di idrogeno e si domandano come mai si punti sull'elettrico.

Ma al di là delle considerazione personali, c'è poco da avere opinioni in merito: TUTTI stanno puntando sull'elettrico (dalle case automobilistiche ai gestori dell'energia all'esempio di questa notizia) e il futuro, più o meno prossimo si vedrà, sarà elettrico. Fine. Possiamo discutere se è giusto o meno così o del quando ma ci certo chi ancora discute del se non vede un camion a 3 metri finché non lo ha preso in pieno.

asd555

E fu così che le multinazionali petrolifere si spostarono sull'energia elettrica.

Potrebbero anche diventare fornitori di batterie per auto elettriche.
Ovviamente con le stesse modalità odierne: finanziare gruppi di guerriglieri per sottrarre litio in tutte le parti del mondo inquinando falde acquifere e avvelenando flora e fauna.

SuperDuo

Sinceramente non comprerei mai elettricità da chi fino a ieri vendeva idrocarburi e per decenni ha pagato lobbisti e politici per negare i danni che facevano.

E solo un modo er vendere sotto altra forma (elettricità) il loro petrolio. Se mai avrò un'elettrica avrò un contratto 100% rinnovabile. Ce ne sono un sacco ormai

MatitaNera

Esatto, tutto si muove e quelli parlano dell'idrogeno...

Squak9000

oggi come oggi quel che non mi spinge a comprare una macchina elettrica sono proprio la mancanza di colonnine per la ricarica.

penso sia inutile mettere super incentivi sull'acquisto delle macchine quando invece dovrebbero investire quei milioni in infrastrutture adeguate.

Su via... la prende chi magari ha una casa fuori e ha possibilità di installarsi una presa fuori in giardino.
Ma nelle grandi città? dove il problema inquinamento é maggiore?

acitre

Siamo al paradosso... E' pieno di gente che "non crede nell'elettrico" e le compagnie petrolifere cominciano ad installare colonnine di ricarica ahahahahh

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