Lucid Air: tutto sulla più potente berlina elettrica che sfida Tesla con 832 km
Lucid Air è ufficiale: prezzo, prenotazione in Italia, autonomia, foto degli interni e versioni disponibili

Lucid Air diventa realtà, ormai non si torna indietro. Il 9 settembre 2020 ha segnato il debutto, avvenuto nella notte italiana con una presentazione in streaming che convince per i contenuti tecnici.
PROMESSE E PREMESSE
Lucid Motors vuole stabilire un nuovo standard nel mondo delle auto elettriche e procede per parallelismo e confronto con Tesla. Da un lato, infatti, sceglie di partire con il segmento dell'alto di gamma proprio come i colleghi americani, senza però dimenticarsi di lanciare più di una frecciatina su quanto sia scalabile la piattaforma e come questo permetterà – in futuro – di proporre modelli diversi.
Dall'altro, il confronto quasi pungente è volto ad evidenziare le lacune che Tesla ha pagato in produzione e controllo qualità, figlie di un'inesperienza che ha costretto l'azienda di Musk a correggere in corsa. Sono ormai più di due anni che Peter Rawlinson ripete che Lucid non avrà i problemi di Tesla e si allineerà agli standard di lusso di Mercedes, Jaguar e Porsche.
Promessa importante, ripetuta talmente tante volte che farà molto più male vederla disattesa, ma questo lo scopriremo solo nel 2021. Una promessa mantenuta – anch'essa nella massima coerenza visto che risale alle interviste del 2017 – è quella dell'avvio produzione nel 2020 e così sarà (nonostante la pandemia e le quarantene): Lucid Air sarà consegnata ai primi clienti nella primavera del 2021.
LEAP: LA PIATTAFORMA DELLE MERAVIGLIE?
LEAP è un acronimo (Lucid Electric Advanced Platform) ma anche una dichiarazione forte: una piattaforma in grado di fare quel "salto" in avanti, evolutivo, tecnologico, persino di design aerodinamico.
Si tratta del cuore della Lucid Air proprio perché è intorno alla batteria che è stato sviluppato il telaio, facendo sì che le celle – o meglio l'armatura che le contiene – svolgessero funzione auto portante e il pacco batterie diventasse anche un'efficace arma nella riduzione dei consumi, trasformandosi, nella sezione posteriore, in un estrattore.
Uno degli elementi ricorrenti nella presentazione di Lucid, confermato poi da alcune evidenze tecniche, è quello della modularità e della miniaturizzazione. Gli ingegneri e i progettisti hanno infatti realizzato una piattaforma molto compatta, dove il pacco batterie è modulare perché pensato da zero con la scalabilità in fabbrica nel mirino.
Questo consente di ridurre i costi di produzione e attrezzaggio della linea, strizzare l'occhio all'automazione e permettere di usare un progetto unico per più modelli, dalla berlina di lusso ai SUV.
I moduli si combinano con un'elettronica di controllo resa più compatta, parola chiave anche del sistema di gestione termica della batteria, dell'illuminazione (con la tecnologia proprietaria Micro Lens Array) e, scopriremo nei capitoli successivi, anche dei motori.
ABITACOLO, BAGAGLIAIO E… FRUNK
Poter vantare un frunk spazioso come la somma dei frunk di quattro concorrenti elettriche non è da poco. Lucid Air può permettersi di giocare al vecchio "chi ce l'ha più grosso" proprio grazie alla sua piattaforma e alla miniaturizzazione dei motori elettrici che lasciano spazio nell'abitacolo, nel bagagliaio e nel vano sotto al cofano anteriore, il famoso "frunk" (da front trunk) da 202 litri. Il merito è anche del sistema HVAC per la climatizzazione, ridisegnato per occupare pochissimo spazio.
Oltre allo spazio c'è di più perché Lucid Air sembra far bene il compito di copiare-innovando, non da un particolare modello ma da quello che c'è nel mercato. Alcune soluzioni di abitabilità arrivano dalle auto tradizionali, così come l'ispirazione per proporre il lusso che i clienti cercano e che – alcuni – in Tesla non trovano. Altre sono evoluzioni o integrazioni, tutto però risulta realistico e alla portata di un'azienda che ha già dimostrato la sua forza in Formula E.
MOTORE (MODULARE) E PRESTAZIONI
1.095 CV nella versione dual-motor a trazione integrale, questa la potenza ufficiale della Lucid Air destinata alla produzione presentata ufficialmente e in grado di accontentare il buon vecchio Toretto: 9,9 secondi nel quarto di miglio… e a più riprese grazie al sistema di raffreddamento.
La concretezza vista finora, eccezion fatta per il modello di business che dovrà ancora rivelarsi sostenibile ma che può contare su solidi finanziamenti arabi alle spalle, si ritrova anche nel gruppo del propulsore.
Parlare di gruppo è d'obbligo perché gli ingegneri hanno sviluppato un'unità con motore, trasmissione, differenziale e inverter in un unico blocco, più compatto della concorrenza, dal peso di 73 kg e modulare, consentendo di sceglierne uno solo, due o addirittura tre, fino a 500 kW ognuno e con un rapporto potenza/peso di poco più di 9 CV al chilogrammo
BATTERIA E RICARICA
Il dato EPA per l'autonomia è di 517 miglia (832 km) con una ricarica, una cifra interessante se consideriamo che, sempre secondo l'ente americano, Hyundai Kona Electric (da 64 kWh) è accreditata di 258 miglia (415 chilometri), dato raggiunto durante le nostre prove e alla portata dei comuni mortali (a differenza dei 1.000 km degli hypermiler).
Questa autonomia è resa possibile grazie a una batteria da "soli" 113 kWh, confermando – in attesa della prova sul campo – la tesi del merito dovuto all'efficienza di piattaforma, motori e aerodinamica (cx di 0,21).
L'autonomia varia a seconda della versione: con i cerchi da 19": 650 km per la Air Touring e 832 km per Grand Touring. Dream Edition, con cerchi da 21", scende a 748 km da stima EPA. Si può togliere circa il 20/25% per un dato più realistico.
Andrà valutata anche la parte elettronica, con l'architettura a 924 V e la conferma della ricarica rapida a 300 kW. Ipotizzando una potenza alta e costante allo stato di carica (SoC, State of Charge) ideale, significa ricaricare più di 200 km chilometri in 10 minuti restando conservativi. Lucid parla di 482 chilometri in 20 minuti o "fino a 32 chilometri al minuto". Tutto questo è vero sulla carta e senza considerare le necessità di diffusione delle colonnine super rapide per poter viaggiare a "rabbocchi" e ricaricare sempre tra il 30% e l'80%, dove le prestazioni possono essere massimizzate.
La ricarica non sarà gratuita per tutti e per sempre: Lucid ha dichiarato che "i primi acquirenti riceveranno 3 anni di ricariche gratis sulla rete di Electrify America".
Scendendo nel dettaglio tecnico, il caricatore di bordo si chiama Wunderbox ed è compatto, integra il convertitore DC-DC ed è predisposto per V2G e V2V dato che una Air può ricaricarne un'altra così come può restituire energia alla rete o alimentare la casa. Inutile specificare che l'auto è comunque in grado di "parlare" con l'infrastruttura di ricarica rapida a 400 V e in corrente alternata (AC) arriva a 19,2 kW
TECNOLOGIA, INFOTAINMENT E ADAS
Pur scegliendo la strada del "mega-schermo", Lucid Air potrebbe risultare la giusta via di mezzo, il compromesso tra chi vuole tanti pollici a disposizione ma non è disposto ad accettare il tablet o soluzioni poco integrate a livello di design. Il display da 34" trova infatti una sua logica nelle linee dell'abitacolo, è curvo e realizzato in vetro, con un'interfaccia moderna e piacevole, stile flottante e un tablet che c'è ma è motorizzato per sparire nel cruscotto.
Presenti anche alcuni controlli fisici, curati nella resa tattile (a detta del produttore) e realizzati in lega.
Impossibile non apprezzare lo sforzo a livello di grafica e integrazione, con le animazioni che vanno dal display centrale al tablet inferiore. Uno swipe estende l'applicazione al momento in uso, mostrando la parte di anteprima in alto e i dettagli (o le impostazioni) in basso, facendo lavorare i display come un unico schermo anche se fisicamente separati e distanziati.
Immancabile il supporto ad Amazon Alexa, ricarica wireless per gli smartphone, l'app per controllo remoto, pianificazione ricarica e pre-climatizzazione e la videocamera interna per l'autenticazione biometrica tramite volto. Quest'ultimo è un controllo in realtà ridondante: lo smartphone, mentre ci avviciniamo all'auto, attiva già il riconoscimento, lo sblocco e il caricamento dei parametri personalizzati. La stessa viene utilizzata per tracciare lo sguardo e rendere la vettura compatibile con future regolamentazioni sulla guida autonoma di Livello 3.
Nascosta alla vista c'è una vera e propria "autostrada" basata su ethernet, una rete locale che gestisce il flusso di dati, un sistema di sicurezza hardware e software e la ridondanza nei collegamenti della rete stessa.
32 i sensori degli ADAS: ultrasuoni, radar e un sistema LIDAR. La scelta di Lucid Air è diversa da Tesla, punta di più sui sensori e crea la visione macchina combinando i dati di radar, videocamera e Lidar ad "alta risoluzione", ulteriore ridondanza nella lettura della realtà circostante e nella traduzione dei segnali in linguaggio macchina al servizio dei sistemi di sicurezza attiva.
IL FUTURO
La berlina elettrica, le batterie per l'accumulo con la versione casalinga da appendere al muro e quella dedicata al mondo industriale…cosa manca? Il SUV: Project Gravity è il progetto legato ad un modello anticipato con qualche teaser ma ancora tutto da svelare.
A differenza di altri marchi, fermi allo stadio di concept, Lucid ha già in mano diverse carte, a partire dall'impianto di produzione, oggetto di un piano di espansione che permetterà di potenziare le linee nei prossimi 10 anni all'aumentare della domanda. L'esperienza in Formula E ha poi permesso lo sviluppo di una tecnologia reale (e non "vaporware" alla Nikola), toccata con mano da tutti i team e testata nelle competizioni.
Parallelamente al pilastro delle automobili, Lucid si avvia verso la quotazione in borsa (IPO confermata ma data ancora da svelare) come "tech-company" che conterà sulla divisione hardware e software e su quella dedicata all'energia a partire dalle batterie per l'accumulo. Rawlinson ha poi confermato che Lucid ha intenzione di mettere a disposizione la sua tecnologia vendendola ad altri produttori e diventando un fornitore a sua volta.
Il 2021 e la conferma definitiva delle consegne ai clienti ci daranno un'indicazione di se e come l'azienda riuscirà a percorrere il primo passo, dalla carta alla strada. L'interrogativo principale è infatti quello della produzione: oggi l'impianto è destinato a volumi ridotti e, seppur in grado di crescere perché creato da zero e modulare, la vera sfida arriverà nel 2022 quando bisognerà ottimizzare i costi per la versione base da 80.000$.
PREZZI E MODELLI
Il debutto è tutto americano, nel 2021 con la Air Dream Edition e nel 2022 con l'allestimento più economico da 80.000$. Agli Stati Uniti seguiranno la Cina e l'Europa anche se i piani di distribuzione oltre-oceano saranno svelati in un secondo momento. Di seguito le versioni e i prezzi di Lucid Air:
- Air Dream Edition (1.095 CV, 270 km/h ): 169.000$, primaverà 2021, versione lancio con tutto incluso;
- Air Grand Touring (811 CV, 270 km/h): 139.000$, metà 2021, versione super equipaggiata;
- Air Touring (629 CV, 250 km/h): 95.000$, fine 2021, versione media di gamma;
- Air: 80.000$, consegne nel 2022, modello d'ingresso, potenza sconosciuta
Difficile stabilire ora quali saranno le cifre in euro, la prenotazione (anche per l'Italia) resta vincolata al dollaro (1.000$) ma con un cambio approssimato: 900 euro necessari per essere fra i primi a mettere le mani sull'auto, nel Vecchio Continente, a fine 2021.