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Auto elettriche: l'80% dei condomini non offre sistemi di ricarica

La ricarica elettrica comune potrebbe essere la soluzione perfetta per chi vive in condominio, eppure sono ancora tanti i palazzi sprovvisti di simili soluzioni.

Auto elettriche: l'80% dei condomini non offre sistemi di ricarica
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Giuseppe Cutrone
Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 2 mag 2025

Secondo il parere quasi unanime di addetti ai lavori e osservatori vari, l'auto elettrica sarà il futuro, forse non per tutti rappresenterà un futuro prossimo, ma di certo sarà una tecnologia destinata ad entrare nella quotidianità della maggior parte degli automobilisti nel giro di alcuni anni. Tuttavia, per arrivare a questo traguardo ci sono ancora parecchi ostacoli da superare e numerose questioni infrastrutturali da risolvere, tra cui la possibilità di ricaricare la vettura da parte di chi abita nei palazzi.

Stando a quanto emerso da una ricerca di ChargeGuru, uno dei più importanti operatori europei specializzati nell'installazione di sistemi di ricarica, il 60% degli italiani vive in stabili e palazzi e l'80,9% di questi non ha accesso ad alcuna infrastruttura comune per la ricarica di un eventuale veicolo elettrico.

I NUMERI DI CHARGEGURU

Le statistiche si basano su un campione di amministratori che rappresenta 3.480 condomini italiani e dicono che solo l’8,8% dei condomini dispone di strutture private con più di cinque punti di ricarica. Questo avviene nonostante la predisposizione di aree comuni in cui rifornire i mezzi elettrici sembri la soluzione perfetta per chi vive in aree urbane affollate, ovvero situazioni in cui non è possibile disporre di spazi personali e relative strutture dedicate.

Nonostante i vantaggi, la predisposizione comune non convince gli italiani e gli amministratori di condominio interpellati hanno individuato una serie di ragioni. Tra le più importanti c’è la complessità tecnica dell'installazione (motivazione data nel 35,3% delle risposte), un problema legato sovente alla mancanza di spazi e di potenza disponibili. Gioca inoltre un ruolo anche la diffidenza e lo scarso interesse degli stessi condomini (33,8% delle risposte), senza dimenticare il costo ritenuto eccessivo (29,4%).

Una risposta data dal 22,1% del campione indica invece nella mancanza di accordo tra i condòmini una delle ragioni che impediscono la creazione di infrastrutture comuni per la ricarica, mentre il 19,1% degli intervistati parla della mancanza di una soluzione efficace per gestire le singole necessità.

TRA DISCRETA DOMANDA E SCARSO INTERESSE

Osservando la situazione dei palazzi in cui esiste una soluzione di ricarica, si evidenzia che nel 61,8% dei casi è stata scelta una wallbox privata collegata a sua volta ad un contatore privato, mentre sembra ci sia una sorta di ritrosia ad affidarsi ad un'infrastruttura condominiale con predisposizione comune a wallbox private, soluzione dichiarata dall'11,8% del campione. Sono poi ancora meno le wallbox private collegate a un contatore condominiale (8,8%).

Spiega Diego Trabucchi, managing director Italy di ChargeGuru:

Il quadro emerso dalla nostra survey conferma un forte gap tra la domanda di mobilità sostenibile e la disponibilità effettiva di colonnine nei condomini siamo convinti che la ricarica condominiale sia il vero motore della mobilità elettrica, perché rende possibile e comodo ricaricare il proprio veicolo a casa. Il nostro obiettivo è abbattere le barriere di accesso, sia economiche che informative, così da favorire la crescente domanda di soluzioni sostenibili.

Nonostante le resistenze generali verso l'auto elettrica, non manca del tutto l'interesse da parte dei condòmini, tanto che il 48,5% degli amministratori afferma di aver ricevuto nell'ultimo anno tra le due e le dieci richieste di utenti interessati all'installazione di un sistema di ricarica, mentre il 16,2% ha ricevuto oltre dieci richieste.

Ribaltando invece la prospettiva, si evidenzia che l'83,6% degli amministratori si dichiara interessato, seppur principalmente verso soluzioni "chiavi in mano" che non prevedono costi d’investimento per il condominio né oneri di gestione da parte dei condomini. Il 37,3% del campione è convinto infine che l’installazione di sistemi di ricarica incida in modo significativo sul valore dell’immobile, mentre si ferma ad appena il 3% la quota di quanti escludono la possibilità di trarne dei benefici.

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