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Queste batterie sono meno sensibili al freddo e ricaricano sempre rapidamente

Una nuova tecnologia permette di migliorare il rendimento delle batterie in presenza di basse temperature

Queste batterie sono meno sensibili al freddo e ricaricano sempre rapidamente
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 7 apr 2025

L'inverno è nemico delle auto elettriche? Sappiamo bene che con le basse temperature le BEV perdono autonomia e i tempi di ricarica si possono allungare. Nel tempo abbiamo scritto molto di questo tema. Lo sviluppo delle batterie e dei sistemi di climatizzazione dei pacchi batteria stanno facendo passi avanti importanti e nel tempo hanno permesso di ridurre molto questa problematica. La ricerca ovviamente non si ferma e un'interessante novità arriva da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Joule (la lasciamo in fonte per chi vuole approfondire).

A quanto pare, una batteria sperimentale sviluppata da Arbor Battery Innovations e dai ricercatori dell'Università del Michigan risulta essere molto meno sensibile al freddo e permette di poter essere ricaricata ad alta potenza senza problemi anche con temperature di dieci gradi sotto zero. Ovviamente si tratta dei risultati di uno studio e non sappiamo se questa tecnologia poi sarà ulteriormente sviluppata ed applicata a livello industriale. In ogni caso, la ricerca sta andando avanti e le batterie stanno progredendo molto rapidamente e questo è comunque sempre positivo.

NON SOFFRONO IL FREDDO

Semplificando, quando la temperatura scende sotto un certo livello, il movimento degli elettroni nelle batterie rallenta portando ad un calo dell'autonomia e a peggiori prestazioni nella ricarica. Come accennato all'inizio, oggi le cose sono migliorate grazie ad una migliore chimica delle batterie e a sistemi di climatizzazione che consentono di portare ad un range di funzionamento ottimale gli accumulatori. Tra le soluzioni utilizzate dalle aziende per ridurre la sensibilità al freddo c'è pure quella di rendere l'anodo più spesso.

Secondo i ricercatori del Michigan si tratta però solamente di una soluzione di compromesso visto che può portare a ridurre le prestazioni in ricarica. Hanno quindi sviluppato qualcosa di differente che sulla carta dovrebbe andare a risolvere il problema della perdita delle prestazioni delle batterie con il freddo.

Per migliorare il funzionamento, i ricercatori hanno deciso di utilizzare il laser per forare la grafite presente sull'anodo, in modo che gli ioni di litio potessero depositarsi più velocemente. Questa strada, però, ha portato a delle difficoltà. Ricaricare ad altissima potenza può causare la placcatura al litio dell'anodo, cioè con il litio che si accumula sulla superficie dell'anodo. Un bel problema che può portare ad una riduzione delle prestazioni di ricarica oltre a rischi di sicurezza.

Per risolvere questa problematica, i ricercatori hanno rivestito l'anodo con un materiale vetroso realizzato con borato-carbonato di litio, spesso circa 20 nanometri, arrivando così ad evitare il problema della placcatura al litio. Stando alla ricerca, è stato possibile raggiungere una velocità di ricarica di 6C ad una temperatura di 10 gradi sotto zero.

Sebbene siano stati forniti pochi dettagli sulla capacità della batteria e su altri aspetti del test di ricarica, il dato interessante è che secondo i ricercatori, questa tecnologia potrebbe essere facilmente introdotta nella produzione delle attuali batterie senza dover rivedere gli impianti.

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