Rottamare i veicoli in fermo amministrativo? Presto si potrà fare
La novità permette di eliminare oltre 3 milioni di veicoli fuori uso oggi in stato di fermo amministrativo

Dalla Camera arriva il via libera alla proposta di legge “Modifiche al decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209 e altre disposizioni in materia di cancellazione dai pubblici registri dei veicoli fuori uso sottoposti a fermo amministrativo“. In sostanza, è arrivato il semaforo vedere alla possibilità di rottamazione dei veicoli sottoposti a fermo amministrativo. L’iter legislativo non è comunque ancora concluso. Adesso, il testo dovrà passare al Senato ma non dovrebbero esserci problemi visto che alla Camera la proposta di legge è stata approvata all’unanimità.
OBIETTIVO? FARE PULIZIA
Le modifiche che si intende introdurre vanno a colmare una lacuna normativa che permetterà di fare pulizia, eliminando oltre 3 milioni di veicoli fuori uso oggi in stato di fermo amministrativo (3.646.302 secondo i dati ACI). Un modo per ridare decoro alle zone di alcune città dove tale vetture sono abbandonate da tempo. Oggi, infatti, la possibilità di poter rottamare un veicolo sottoposto a fermo normativo non è contemplata. Possiamo leggere nel testo approvato:
La proposta di legge in esame è finalizzata a introdurre disposizioni inerenti alla cancellazione dai registri pubblici dei veicoli fuori uso sottoposti a fermo amministrativo cosiddetto fiscale. L’obiettivo è quindi rendere disponibile la rottamazione di tali veicoli, ritenuti privi di valore economico, onde permetterne il corretto smaltimento pur non consentendo al privato debitore dell’erario di accedere a benefici economici legati alla rottamazione.
Molto interessante il passaggio che sottolinea che il proprietario dell’auto non potrà sfruttare la rottamazione per accedere ad eventuali benefici economici, pensiamo ad esempio a qualche forma di incentivi locali.
Il problema dell’abbandono dei veicoli, non solo su aree pubbliche ma anche in quelle private, affligge tutti i centri abitati, anche in considerazione di fattispecie che non sono contemplate dalle proposte di legge che la Camera sta approvando; è necessario rafforzare, quindi, l’intervento normativo in atto in modo da allargare la platea dei veicoli gravati da fermo a cui potrà essere concessa l’autorizzazione alla demolizione, anche ai fini della tutela dell’ambiente, valorizzando anche il ruolo delle istituzioni locali nell’ottica della nuova uniformità stabilita dal provvedimento in via di approvazione.
Semplificando, di fatto si potranno configurare due scenari. Il primo prevede che se un pubblico ufficiale attesta l’inutilizzabilità del mezzo, è possibile procedere con radiazione della vettura dal pubblico registro automobilistico (Pra) e con la contestuale demolizione a carico del proprietario. Si tratta probabilmente dello scenario più frequente.
In alternativa, potrà essere eventualmente il proprietario della vettura a chiedere lo stato di inutilizzo al Comune del suo veicolo sottoposto a fermo e quindi a volere che venga avviato il processo di radiazione per rottamazione.