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Industria automobilistica europea: innovazione bloccata dalla burocrazia?

L’innovazione dell’auto in Europa è minacciata da regole rigide. Leader del settore chiedono meno burocrazia e più incentivi.

Industria automobilistica europea: innovazione bloccata dalla burocrazia?
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Riccardo Mantica
Riccardo Mantica
Pubblicato il 18 feb 2025

Da oltre un secolo, l’industria automobilistica europea è sinonimo di eccellenza tecnologica e innovazione. Case automobilistiche e fornitori di componentistica hanno costantemente guidato il progresso, sviluppando soluzioni all’avanguardia nel campo della mobilità. Tuttavia, oggi l’eccessiva burocrazia rischia di ostacolare la crescita del settore proprio nel momento in cui la digitalizzazione sta rivoluzionando il mercato.

Questa è stata la preoccupazione espressa durante il recente workshop del "Dialogo Strategico Europeo", dove rappresentanti del settore hanno sollecitato la Commissione UE, guidata da Virkkunen, a ridurre i vincoli amministrativi. L’obiettivo? Liberare il potenziale innovativo dell’industria automobilistica europea e garantirle una posizione di leadership nella trasformazione digitale.

GLI OSTACOLI DELLA BUROCRAZIA

I produttori europei vantano una solida reputazione a livello globale, con investimenti in ricerca e sviluppo che li pongono in prima linea in settori come l’automazione dei veicoli. Tecnologie che permettono ai veicoli di parcheggiare autonomamente o ai camion di operare senza conducente nei terminal di carico non sono più futuristiche, ma una realtà consolidata. “Siamo leader nell’automazione, ma servono politiche che supportino l’innovazione anziché limitarla,” ha dichiarato Sigrid de Vries, Direttrice Generale dell’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA). “È preoccupante che la Commissione, mentre dialoga con il settore per migliorarne la competitività, decida di ritirare la proposta sui Brevetti Standard Essenziali, cruciale per mantenere il primato nell’automazione.”

RESTARE COMPETITIVI

Mentre Stati Uniti e altre economie avanzate investono massicciamente in intelligenza artificiale, cloud computing e piattaforme digitali, l’Europa deve adottare un approccio deciso per non perdere terreno. “Dobbiamo rafforzare il settore dei semiconduttori e dell’elettronica per l’auto, accelerare la ricerca e stringere alleanze globali”, ha sottolineato Benjamin Krieger, Segretario Generale di CLEPA, l’associazione europea dei fornitori di componentistica.

Secondo Krieger, servono fondi adeguati, un mercato digitale europeo più integrato e un sostegno strutturale alla trasformazione tecnologica del settore. Solo così l’Europa potrà guidare la mobilità connessa e autonoma del futuro, mantenendo il suo ruolo di protagonista nell’industria automobilistica globale.

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