Venerdì 8 novembre sciopero dei trasporti: protesta di 24 ore e senza fasce di garanzia
A differenza delle volte passate non prevederà la garanzia del servizio nelle fasce orarie che tutelano la mobilità dei viaggiatori

Sarà un venerdì molto difficile per il trasporto pubblico in Italia. Infatti nella giornata di domani 8 novembre è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore, dalle ore 0:00 alle ore 23:59, di tutti i mezzi del trasporto pubblico locale. Lo sciopero è stato proclamato dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa Cisal. Inoltre, è prevista una manifestazione nazionale che si terrà a Roma nella mattina davanti al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
I MOTIVI DELLO SCIOPERO
Il motivo dello sciopero? I sindacati spiegano che non si chiede soltanto il rinnovo del CCNL, scaduto dal 31/12/2023, ma si vuole anche "provare ad aprire nel Paese una riflessione su un sistema di mobilità collettiva che rischia gradualmente di sparire ormai non più solo nelle zone a bassa domanda ma anche nei medi centri urbani e nelle grandi città".
Assenza di risorse adeguate e mancanza di politiche di programmazione producono un modello di mobilità sempre più incapace di intercettare le necessità della cittadinanza. La carenza oramai strutturale di personale operativo, che si traduce in tagli del servizio, comporta il peggioramento delle condizioni lavorative ed un aumento esponenziale degli episodi di aggressione per i lavoratori e le lavoratrici front line.
L'aspetto importante da sottolineare è che lo sciopero, a differenza delle volte passate, non prevederà la garanzia del servizio nelle fasce orarie che tutelano la mobilità dei viaggiatori.
Il perché di questa linea è stato spiegato dai sindacati:
Tale scelta, che la Legge sullo sciopero (L.146/90 e s.m.) prevede possa essere usata una sola volta nel corso della vertenza nazionale, rende ancora più chiara la drammatica emergenza che vive il settore.
In ogni caso, le sigle sindacali che aderiscono allo sciopero fanno sapere che "sarà garantito, durante le fasce orarie previste a livello locale, l'utilizzo del 30% del personale viaggiante e i servizi assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti, come collegamenti con porti e aeroporti nonché quelli specializzati di particolare rilevanza sociale quali trasporto dei disabili e scuola bus per materne e elementari".