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NCC, arriva il nuovo foglio elettronico. 20 minuti di attesa tra un viaggio e l’altro

Le associazioni di categoria hanno già deciso di fare ricorso al TAR

NCC, arriva il nuovo foglio elettronico. 20 minuti di attesa tra un viaggio e l’altro
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 7 nov 2024

Novità molto importante per gli NCC. Infatti, con il decreto interministeriale, il 226 del 26 ottobre, arriva il semaforo verde al nuovo foglio di servizio elettronico per il Noleggio con conducente. Il decreto è firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e da quello degli Interni Matteo Piantedosi. Dei contenuti della nuova normativa avevamo già parlato in passato e sappiamo che avevano suscitato non poche proteste da parte degli operatori e dalle associazioni di categoria, soprattutto a causa dell'obbligo di una pausa di 20 minuti tra una corsa e l'altra.

COSA DICE IL DECRETO

Il nuovo decreto che nello spirito del legislatore è stato creato per frenare la piaga dell'abusivismo, entrerà in vigore tra 2 mesi. Prima, entro il 26 novembre, arriverà la circolare attuativa ed il mese dopo entreranno ufficialmente in vigore le nuove regole.

Oltre alla pausa di 20 minuti tra un servizio e l'altro, un'altra novità importante sarà l'obbligo di inserire i dati del servizio all'interno di una piattaforma informatica. Nel foglio di servizio elettronico dovranno essere inseriti, nello specifico, i dati del conducente, quelli del committente, l'orario di inizio e di termine del servizio, luogo di partenza, luogo di arrivo e targa del veicolo.

Poi, come detto, c'è la contestata novità della pausa di 20 minuti come indicato all'articolo 4, comma 3, che stabilisce sostanzialmente la registrazione della prenotazione "fino a venti minuti prima dell'inizio del relativo servizio". Nonostante le proteste degli ultimi mesi, questa disposizione è rimasta.

Molto dura la reazione delle associazioni di categoria che hanno già promesso battaglia. In particolare, MuoverSì Federazione Ncc ha già annunciato che intende ricorrere al TAR. Al riguardo, il suo presidente Andrea Romano ha commentato:

Un obbligo demenziale, che va nella direzione opposta a quanto accade in qualsiasi altro Paese europeo, che ripristina di fatto l'obbligo del rientro in rimessa già bocciato dalla Corte Costituzionale nel 2020, che metterà fuori mercato decine di migliaia di operatori e aziende Ncc e che colpirà la libertà di movimento di cittadini, turisti e imprese.

CONTRARIA ANCHE UBER

Proteste anche da parte di UBER che già in passato si era fatta sentire su questo tema. Lorenzo Pireddu, general manager di Uber, ha dichiarato:

Questo decreto impone una limitazione dell'offerta da parte degli Ncc di servire gli utenti che hanno il diritto di accedere ad un servizio che risponda alle esigenze del momento. Il tempo di attesa medio per una corsa Uber in Europa è di 5 minuti, ma in Italia gli utenti ne dovranno aspettare 20: in realtà questi decreti sono allunga-code, perchè vanno a limitare ulteriormente l'offerta di mobilità nelle città italiane e quindi ad aumentare una situazione drammatica che è sotto gli occhi di tutti, come testimoniano le lunghe code di cittadini e turisti fuori dalle stazioni ed aeroporti.

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