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Dazi auto elettriche cinesi, UE divisa sul voto. Decide la Commissione

UE spaccata sul voto dei dazi per le auto elettriche cinesi. La Commissione può decidere in autonomia

Dazi auto elettriche cinesi, UE divisa sul voto. Decide la Commissione
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 4 ott 2024

Oggi c'è stato il voto dei Paesi UE sui nuovi dazi che la Commissione Europea ha voluto costituire sulle auto elettriche cinesi. Con un comunicato stampa, la Commissione ha fatto sapere che la "sua proposta di dazi compensativi definitivi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria (BEV) dalla Cina ha ottenuto il supporto necessario dagli Stati membri dell'UE".

Bruxelles lascia però aperta una porta a Pechino. Infatti le trattative tra le parti non termineranno. L'UE e la Cina, infatti, continueranno a lavorare per esplorare una soluzione alternativa che possa essere pienamente compatibile con le norme dell'OMC.

La Commissione Europea fa poi sapere che entro e non oltre il 30 ottobre 2024 dovrà essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il regolamento contenente le conclusioni definitive dell'inchiesta.

NIENTE MAGGIORANZA

Il voto com'è andato? Alla vigilia c'erano molti dubbi su come si sarebbero schierati i Paesi membri, visto che, come sappiamo, c'erano profonde divergenze sull'utilità di questa misura della Commissione Europea.

Il voto finale ha rispecchiato questa spaccatura interna. A quanto pare, non è stata raggiunta una maggioranza qualificata né a favore né contro la proposta della Commissione Europea che a quel punto può decidere a favore della conferma.

Dieci stati membri hanno votato a favore della misura, mentre la Germania e altri quattro hanno votato contro e 12, tra cui la Spagna, si sono astenuti stando a quanto riporta Automotive News Europe. L'Italia e la Francia hanno votato si alla proposta della Commissione. Il voto contrario della Germania era già stato anticipato in mattinata. Posizione che comunque non sorprende visto che il Governo tedesco si è sempre schierato per il no. La paura, infatti, è che scaturisca una guerra commerciale che danneggi l'Unione Europea.

Inoltre, sappiamo bene che le case automobilistiche tedesche hanno forti interessi in Cina. Ritorsioni potrebbero pesare molto, soprattutto in un momento in cui il settore automotive europeo è in difficoltà. Prima del voto, il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, aveva commentato:

I dazi sulle auto elettriche cinesi sarebbero un errore. Lo dice la nostra industria automobilistica, che dovrebbe essere protetta. Alcuni politici pensano di saperne di più dei diretti interessati. Con la Cina è necessario parlare chiaro e negoziare, ma le guerre commerciali fanno solo perdenti.

Il mancato raggiungimento di un quorum permette alla Commissione Europea di prendere la decisione definitiva. La Commissione quindi va avanti. Il comunicato, del resto, è molto chiaro.

L'unico spiraglio rimane la dichiarazione che il dialogo con Pechino andrà avanti. Il tempo comunque stringe visto che il regolamento dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la fine di questo mese. Se non ci saranno ulteriori sviluppi, tra poche settimane i dazi da provvisori diventeranno definitivi.

FAVOREVOLI, CONTRARI E ASTENUTI

  • A favore: Bulgaria, Danimarca, Estonia, Francia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Olanda e Polonia
  • Contrari: Germania, Ungheria, Malta, Slovacchia e Slovenia
  • Astenuti: Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Finlandia, Grecia, Lussemburgo, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia
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