Dazi auto elettriche, verso un accordo tra Unione Europea e Cina?
Si cerca un accordo che potrebbe mettere la parola fine alla questione dazi. Le case automobilistiche cinesi si impegnerebbero a vendere i propri veicoli nell'UE a prezzi superiori a quelli minimi

Il voto sui dazi per le auto elettriche cinesi dei Paesi membri doveva tenersi il 25 settembre secondo alcune indiscrezioni passate. Voto che però non c'è stato. Adesso, pare che sia stato tutto rimandato alla prossima settimana. La novità più interessante però è che il rinvio sembrerebbe legato ad una trattativa in corso tra la Commissione Europea e la Cina che potrebbe portare a definire un accordo. Si tratterebbe di una soluzione che potrebbe mettere la parola fine alla controversia sulle nuove tariffe doganali su cui si è parlato tante volte.
CONTINUANO LE TRATTATIVE
A quanto pare, l'accordo verterebbe sull'impegno delle case automobilistiche cinesi a vendere i propri veicoli nell'UE a prezzi superiori a quelli minimi che comunque non sono ancora stati stabiliti o che comunque ancora non sono trapelati. Un portavoce del Ministero del Commercio cinese in una conferenza stampa a Pechino il 26 settembre ha affermato che i team tecnici di entrambe le parti stanno negoziando un piano di impegno su prezzi flessibili e che stanno facendo ogni sforzo per raggiungere un accordo prima della sentenza definitiva sui dazi.
Questa trattative, sottolinea il portavoce, seguono i colloqui del 19 settembre tra Wang Wentao, ministro del commercio cinese, e Valdis Dombrovskis, commissario per il commercio della Commissione Europea, a Bruxelles.
Vale la pena di notare che prima dell'incontro, la Commissione Europea aveva respinto le offerte dei produttori di veicoli elettrici cinesi relative a prezzi minimi all'importazione per compensare i sussidi.
L'introduzione di un prezzo minimo per i veicoli elettrici cinesi potrebbe contribuire a dissipare i timori della Commissione Europea che hanno portato alla creazione dei dazi. Dall'UE non arrivano particolari conferme a quanto affermato dalla Cina. La situazione è dunque incerta ma se davvero si raggiungerà un accordo, tra pochi giorni ne potremo probabilmente sapere molto di più.