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Stop endotermiche nel 2035, Urso: si ma solo con aiuti per imprese e consumatori

Due strade per l'Italia: si al 2035 ma solo con importanti aiuti da parte dell'UE o si rimanda la scadenza del solo elettrico

Stop endotermiche nel 2035, Urso: si ma solo con aiuti per imprese e consumatori
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 26 set 2024

Finalmente ne sappiamo di più del piano che il Governo intende presentare a livello europeo per anticipare al 2025 la clausola che permetta di modificare il regolamento sulle emissioni che porterà alla ben nota scadenza del 2035 quando non si potranno più acquistare in Unione Europea nuove auto endotermiche. Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha infatti presentato il piano del Governo italiano ad alcuni eurodeputati. Proposta che oggi, 26 settembre, sarà illustrata alla Commissione Europea.

L'Italia chiede di rivedere l'assetto del Green Deal, con un revisione urgente delle regole. I toni, però, sono meno "estremi" che in passato.

Domani (giovedì 26 settembre) chiederemo ai governi e alla Commissione europea di anticipare la clausola di riesame prevista nel 2026 ai primi mesi dell’anno prossimo e di anticipare le decisioni al secondo trimestre 2025.

SERVONO AIUTI

Dunque, cosa propone il Governo italiano? Il ministro Urso ha parlato di due strade che si possono seguire. La prima prevede la conferma dell'obiettivo del 2035 ma solamente se si sapranno realizzare le condizioni necessarie per raggiugerlo. Questa, secondo il ministro, sarebbe la strada da privilegiare. Tuttavia, se non si potranno creare le condizioni necessarie, allora non si potrà fare altro che posticipare il passaggio all'elettrico.

A quel punto avremo due strade: la prima è la strada maestra di confermare l’obiettivo del 2035 ma decidendo altresì di realizzare le condizioni necessarie per raggiungerlo; la seconda strada è posticipare il passaggio all’elettrico. Noi preferiamo la prima strada rendendo sostenibile l’obiettivo del 2035 però deve finire il teatrino delle finzioni altrimenti saremo di fronte a un dramma, con gli operai che manifesteranno a Bruxelles come hanno fatto gli agricoltori, l’industria dell’auto europea finirà nel burrone.

Quali sono le misure che secondo il Governo italiano permetteranno di raggiungere l'obiettivo del 2035? Si parla di "massicci investimenti di risorse pubbliche e private pari a quelli americani per accelerare su tecnologie, produzione delle imprese e sostenere l’acquisto di auto elettriche costose che oggi non sono alla portata dei lavoratori".

OBIETTIVI DEL 2025 IMPOSSIBILI DA RAGGIUNGERE

Ovviamente, per portare avanti la sua proposta, il Governo italiano dovrà trovare appoggi da parte degli altri Paesi europei. Sappiamo che la Germania sembrerebbe appoggiare l'Italia sebbene successivamente abbia specificato che la data del 2035 non si tocca. Tuttavia, il ministro tedesco Robert Habeck ha sottolineato che è disponibile a discutere di tutte le condizioni per giungere quell’appuntamento con un’industria europea competitiva, discutere su quali risorse, anche risorse comuni, e della neutralità tecnologica come una delle condizioni fondamentali.

La proposta italiana parla poi degli obiettivi di emissioni delle vetture per il 2025 che sono sostanzialmente impossibili da raggiungere e che porterebbero a pesanti multe per le case automobilistiche come denunciato già da un po' da Luca de Meo, CEO di Renault.

Infine, il Governo italiano chiede anche di promuovere l'utilizzo di una nuova generazione di carburanti come gli e-fuel, i biocarburanti e l’idrogeno e di istituire un Fondo con risorse comuni finalizzato a supportare la transizione.

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