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Pronto il piano dell'Italia per rinviare lo stop delle endotermiche nel 2035

L'Italia punta a rinviare lo stop ai motori diesel e benzina dal 2035

Pronto il piano dell'Italia per rinviare lo stop delle endotermiche nel 2035
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 23 set 2024

Il ministro Adolfo Urso aveva promesso a breve una proposta dell'Italia per rivedere il percorso voluto dalla Commissione Europea che porterà allo stop della vendita delle auto endotermiche nel 2035. Nella giornata di oggi, il ministro illustrerà questo piano a Confindustria e sindacati. Nei prossimi giorni sarà presentato ad un incontro dedicato al settore dell'auto e organizzato dalla presidenza del Consiglio Ue ungherese e poi al Consiglio Competitività.

Dunque, cosa propone l'Italia?

LA PROPOSTA ITALIANA

Da quello che si apprende, innanzitutto, l'Italia chiederà di anticipare già al 2025 la possibilità di poter rivedere il regolamento UE che porterà alla fine della vendita delle auto a benzina e diesel nel 2035. Come ben sappiamo, la Commissione aveva introdotto una clausola di revisione per il 2026 ma l'Italia vuole anticiparla vista l'attuale situazione del mercato auto.

Se questa posizione dovesse trovare appoggi, il Governo potrà poi spingere per rivedere la scadenza dello stop alle auto endotermiche.

Sul tavolo anche la possibile creazione di un Fondo UE per compensare i maggiori costi sostenuti dai produttori per far fronte alla transizione. Soluzione vista come alternativa nel caso non fosse possibile arrivare a rivedere le tempistiche per l'addio alle endotermiche.

Nel documento il Governo italiano ricorderà anche il rischio delle multe che le case automobilistiche potrebbero ricevere se non saranno in grado di raggiungere i più stringenti obiettivi di emissioni di CO2 a livello di flotta previsti per il 2025. Si tratta di un tema lanciato da Luca del Meo e di cui abbiamo già parlato diverse volte.

Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni quando magari arriveranno pure ulteriori dettagli sulla proposta italiana. La strada che intende intraprendere il Governo non è certo in discesa. Si dovrà infatti cercare di costituire una maggioranza all'interno dell'UE per approvare l'anticipo della revisione delle regole. L'Italia, comunque, pensa che il clima industriale del settore automotive e la recente crisi della Volkswagen possano spingere i Paesi a cambiare l'approccio sulla transizione.

Possibile anche che il Governo sfrutti questa opportunità per rilanciare il ruolo dei biocarburanti fino a questo momento tagliati fuori in favore dei soli e-Fuel.

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