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Impennata dei costi RC Auto: gli italiani al volante sotto pressione

Aumenta l'assicurazione auto. Rialzi durante l'estate 2024 fino a numeri pre-pandemia

Impennata dei costi RC Auto: gli italiani al volante sotto pressione
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 30 ago 2024

L'estate 2024 porta con sé una sgradita sorpresa per gli automobilisti italiani: il continuo rincaro delle polizze RC Auto. Secondo i dati diffusi dall'Ivass (in FONTE), l'ente di vigilanza del settore assicurativo, a luglio 2024 il premio medio annuale ha raggiunto la cifra di 416 euro, segnando un balzo del 7,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Un'accelerazione notevole se paragonata al già preoccupante +6,2% registrato a giugno.

Il salasso si fa ancora più pesante per chi non gode della classe di merito più vantaggiosa: dalla seconda in poi, su un totale di 18 classi, si registra un aumento vertiginoso dell'11,5%, a fronte di un aumento del +6,6% per gli assicurati in prima classe. È un brusco risveglio dopo anni di relativa calma: dal picco di 500 euro nel 2014, si era scesi a 363 euro nel 2022, ma l'onda inflazionistica ha poi invertito bruscamente la rotta, riportando i costi ai livelli pre-pandemia.

NEL BEL PAESE

La geografia dei rincari dipinge un'Italia a due velocità. Napoli si conferma maglia nera con un premio medio di 598 euro, seguita a ruota da Prato (591 euro) e Caserta (534 euro). All'estremo opposto, Aosta si distingue come oasi di relativa convenienza, con una media di 328 euro annui. Tutte le province italiane registrano, comunque, incrementi di prezzo, compresi tra il +3,1% di Pesaro e 
Urbino e il +11,0% di Roma

Le cause di questa escalation sono molteplici. L'inflazione gioca un ruolo primario, ma non è l'unico fattore. L'incremento degli incidenti stradali ha gonfiato i costi per le compagnie assicurative, che inevitabilmente scaricano l'onere sui clienti. Non va sottovalutato nemmeno l'impatto dell'evoluzione tecnologica: le auto moderne, sempre più sofisticate, comportano costi di riparazione più elevati in caso di sinistro.

COME PROTEGGERSI

Il governo, consapevole del malcontento crescente, starebbe valutando contromisure. Tra le ipotesi al vaglio, spicca l'eliminazione dell'indennizzo diretto, introdotto nel 2007 ma rivelatosi meno efficace del previsto. Recenti riforme, come il decreto legislativo 184/2023, mirano a rimodellare il panorama normativo del settore, ma permangono zone d'ombra che potrebbero minarne l'efficacia.

In questo scenario turbolento, gli automobilisti non sono del tutto disarmati. Il confronto attento tra le diverse offerte sul mercato può rivelarsi uno strumento prezioso per contenere i costi. Inoltre, mantenere una buona classe di merito resta una strategia vincente per alleggerire il peso delle polizze.

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