Euro 5 e 6 nel mirino: il futuro dei veicoli diesel in Europa
Allarme diesel in Europa: milioni di veicoli a rischio secondo Wissing, ecco perché
Il ministro dei Trasporti tedesco, Volker Wissing, ha lanciato un allarme che sta facendo preoccupare l'industria automobilistica europea. Secondo Wissing, una nuova interpretazione delle norme UE sulle emissioni potrebbe portare al divieto di circolazione per oltre 8 milioni di veicoli diesel solo in Germania, e potenzialmente decine di milioni in tutta l'Unione Europea.
Al centro della questione c'è un procedimento in corso presso la Corte di giustizia europea. Wissing ha chiesto chiarimenti alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, riguardo la posizione della Commissione sul rispetto dei limiti di emissione. Secondo il ministro, la Commissione sostiene che questi limiti devono essere applicati in ogni situazione di guida, non solo nelle condizioni di test standardizzate.
NESSUN EFFETTO RETROATTIVO
Il commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, ha risposto cercando di calmare le acque. Ha assicurato che la Commissione non intende cambiare le regole sulle emissioni e ha escluso decisioni con effetto retroattivo. Breton ha anche sottolineato l'impegno della Commissione a non penalizzare i cittadini che hanno già investito in veicoli elettrici.
Il dibattito si concentra principalmente sui veicoli diesel Euro 5 e potenzialmente Euro 6. Attualmente, i test di omologazione seguono procedure standardizzate come il New European Driving Cycle (NEDC) e, più recentemente, il Real-Driving Emissions (RDE). Quest'ultimo, introdotto tra il 2015 e il 2018, mira a misurare le emissioni in condizioni di guida reale.
ADERENTI ALLA REALTA’
Il test RDE utilizza sistemi portatili di misurazione (PEMS) durante viaggi di prova che durano tra 90 e 120 minuti, coprendo percorsi urbani, rurali e autostradali. L'obiettivo è ridurre il divario tra le emissioni misurate in laboratorio e quelle effettive su strada. Ma Wissing teme che l'interpretazione della Commissione possa richiedere il rispetto dei limiti di emissione anche in condizioni estreme, come la guida in salita a pieno carico. Secondo il ministro, questo requisito sarebbe tecnicamente irrealizzabile per i veicoli già in circolazione.
Le cifre in gioco sono impressionanti. In Germania, potrebbero essere interessati 4,3 milioni di veicoli diesel Euro 5 e 3,9 milioni di Euro 6. In tutta l'UE, si parla di oltre 50 milioni di veicoli diesel Euro 5 e 6, quasi la metà dei 105 milioni totali. Dunque, Wissing ha espresso preoccupazione che questa interpretazione restrittiva possa portare al blocco di milioni di veicoli, causando disagi significativi per gli automobilisti.
SI CAMBIA
Il panorama automobilistico europeo sta già cambiando rapidamente. Secondo i dati Acea del 2021, su 250 milioni di veicoli passeggeri in Europa, il 42% era diesel. Tra i 36 milioni di veicoli commerciali, la percentuale di diesel saliva al 90%. Tuttavia, le nuove immatricolazioni mostrano un trend diverso: a giugno 2024, i veicoli diesel rappresentavano solo il 12,7% delle nuove vendite, superati dalle auto elettriche (14,4%) e ibride (35,6% in totale).
La situazione rimane in evoluzione, con potenziali conseguenze significative per l'industria automobilistica, i consumatori e l'ambiente. Resta da vedere come l'Unione Europea bilancerà le esigenze di riduzione delle emissioni con le realtà pratiche del parco auto esistente.