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Autobianchi e Innocenti, il Governo valuta un rilancio grazie ai marchi cinesi

Grazie ad una norma ad hoc, il Governo potrebbe prendere possesso dei marchi Autobianchi e Innocenti per utilizzarli nelle trattative con i costruttori cinesi

Autobianchi e Innocenti, il Governo valuta un rilancio grazie ai marchi cinesi
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 12 lug 2024

Autobianchi e Innocenti sono due marchi che fanno parte della storia dell'auto italiana ma che non sono più sul mercato dal 1995 e dal 1997. Oggi questi marchi sono di fatto del Gruppo Stellantis che, però, li tiene nel cassetto e non li utilizza in alcun modo. Pare, però, che potrebbero tornare sul mercato ma non per volontà del Gruppo automobilistico quanto del Governo italiano, approfittando di quanto introdotto nella legge per il Made in Italy che presto sarà resa operativa grazie ad un decreto attuativo che sarà emanato dal Ministero delle Imprese.

Questo è quanto riporta l'edizione odierna de Il Sole 24 Ore che aggiunge ulteriori aspetti interessanti che rientrano nel progetto del Governo del rilancio del settore automotive italiano.

LE IPOTESI SUL FUTURO DI QUESTI MARCHI

L'ipotesi formulata sarebbe quella che il Governo potrebbe dare questi marchi a nuovi investitori. Come sappiamo, da tempo il Governo italiano sta dialogando con marchi cinesi per possibili investimenti in Italia. Di recente, il ministro Urso si è pure recato a Pechino dove ha incontrato, tra gli altri, il presidente di Chery Automobile Yin Tongyue.

Come può quindi il Governo utilizzare i marchi Autobianchi e Innocenti visto che sono di proprietà di Stellantis? Una norma inserita un po' in sordina nella legge per il Made in Italy regola due possibili interventi: il subentro da parte del Ministero nella titolarità del marchio che l'impresa intende cessare ed il deposito di un marchio che risulta inutilizzato da almeno cinque anni e che risulta di particolare interesse e valenza nazionale.

A quel punto, il Ministero può formulare istanza di decadenza del marchio all'Ufficio brevetti e marchi. Se la domanda dovesse venire accolta, il Ministero può depositare domanda di registrazione. Ottenuto il marchio, potrà concederne il diritto d'uso a titolo gratuito alle imprese intenzionate ad investire.

In termini semplici, con la norma contenuta nella legge per il Made in Italy, il Governo potrà prendere il possesso di marchi di valenza nazionale se non più utilizzati da almeno 5 anni, per poi decidere cosa farne.

Secondo le ricostruzioni, il Governo si sarebbe già mosso. Pare, infatti, che il Ministero delle Imprese e del made in Italy abbia già fatto domanda per la registrazione da parte dell’Ufficio brevetti dei marchi Innocenti e Autobianchi. Attenzione, però, avrebbe ottenuto la registrazione di marchi "con caratteristiche grafiche diverse da quelli sui quali risultano tuttora diverse registrazioni con titolare FCA Italy o Fiat Group Automobiles".

Non rimane che capire cosa succederà adesso, se la legge è davvero applicabile e se il Governo intende davvero sfruttare questi marchi per le trattative in corso con le case automobilistiche cinesi.

Reuters ha provato a sentire i diretti interessati. Dal Ministero non giungono commenti mentre Stellantis ha riferito di aver appreso la notizia dai media ma di non essere stata informata dal Governo di tali piani.

[Fonte immagini Corvettec6r, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons]

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