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Nasce Autostrade dello Stato per gestire le autostrade statali a pedaggio

La nuova società nasce dallo scorporo di alcune attività dell'Anas

Nasce Autostrade dello Stato per gestire le autostrade statali a pedaggio
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 10 apr 2024

Primo passo del Governo che porterà alla nascita di una nuova società autostradale di proprietà pubblica. Come riporta Il Sole 24 Ore, il Consiglio dei Ministri ha dato semaforo verde ad un provvedimento proposto dal Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini per la costituzione della società "Autostrade dello Stato Spa".

UNA NUOVA CONCESSIONARIA PUBBLICA

La nuova società si occuperà di gestire le reti autostradali che fanno capo allo Stato e che sono sottoposte a pedaggio. Ecco come viene descritta dal Governo.

La società sarà deputata all’esercizio dell’attività di gestione delle autostrade statali in regime di concessione mediante affidamenti in house. Alla stessa saranno trasferite le funzioni e le attività a oggi attribuite ad Anas S.p.a. con riferimento alle autostrade statali a pedaggio, nel quadro del percorso di ridefinizione del quadro della connettività su gomma, finalizzato, tra l’altro, a dare impulso a investimenti produttivi significativi. Anas S.p.a. si concentrerà sulla missione di gestione di strade non a pedaggio, anche tramite l’adozione di sistemi di contabilità separata per le attività oggetto di diritti speciali o esclusivi.

La nuova struttura sarà interamente a capitale pubblico. Controllata dal Ministero dell'Economia e sottoposta ad un “controllo analogo” del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la nuova società nasce quindi dallo scorporo di alcune attività dell'Anas che andrà a concentrarsi solamente sulle strade non a pedaggio. Per il ministro Salvini, si tratta di una startup di controllo del Mef che va costruita e che serve.

L'obiettivo è avere una società che si occupi delle autostrade pubbliche con pedaggio. Ce ne sono attualmente quattro, l'obiettivo è di avere poi una concessionaria pubblica. È una startup di controllo del Mef che va costruita e che serve. Stiamo lavorando più ad ampio raggio su una nuova concessione di gestione delle concessioni autostradali, ci sono pedaggi diversissimi a seconda delle zone del Paese. L'obiettivo è arrivare a contenere il prezzo di alcuni pedaggi altissimi. Ovviamente le concessioni esistenti vanno a scadenza, non si interviene su quello che c'è. Su quello che sarà stiamo ragionando nell'ottica di avere più investimenti a vantaggio dell'utenza.

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