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Areté, gli italiani non cambiano auto. Prezzi alti e dubbi sulle alimentazioni

L'ibrido è oramai di gran lunga l'alimentazione preferita

Areté, gli italiani non cambiano auto. Prezzi alti e dubbi sulle alimentazioni
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 28 nov 2023

Il parco auto circolante italiano è molto vecchio con un'età media di circa 12 anni. A quanto pare, una buona parte degli italiani sta continuando a rinviare l'acquisto di una nuova vettura. Infatti, 3 su 4 non cambieranno la propria auto nel corso dei prossimi 12 mesi, almeno stando ad un nuovo sondaggio di Areté, una società specializzata nella consulenza strategica. I motivi? Secondo quanto emerso, sono principalmente 2: i costi raggiunti dalle auto e l’incertezza in merito all’alimentazione da scegliere.

I PREZZI SONO TROPPO ALTI

Più nel dettaglio, il 42% dichiara che i prezzi delle auto sono decisamente elevati, mentre il 34% addebita la decisione di rinviare l'acquisto alle troppe incertezze in merito all’alimentazione da scegliere. Solo il 4% lo fa perché teme gli attuali tempi di consegna troppo lunghi.

Quindi, solo 1 italiano su 4 dichiara di voler cambiare la propria auto nei prossimi mesi. Tra questi, il 38% dice di avere le idee chiare su marca e modello da comprare, il 34% afferma di conoscere bene le proprie esigenze di mobilità e solo l’8% lo farà per timore dei blocchi della circolazione imposti dalle amministrazioni locali.

Quanto sono disposti a spendere gli italiani per una nuova auto? Dal sondaggio emerge che l’83% del campione dispone di un budget inferiore a 30.000 euro per comprare l’autovettura e il 21% non arriva neanche a 10.000 euro. La soglia più bassa pregiudica la possibilità di poter acquistare gran parte dei modelli ora presenti sul mercato e apre la porta all’usato che negli ultimi 24 mesi ha registrato un sensibile aumento dei prezzi.

Quasi la metà degli intervistati (47%) sarebbe pronto a cambiare la propria auto se i prezzi fossero più accessibili, mentre il 27% lo farebbe se ci fosse maggiore chiarezza sul futuro delle alimentazioni oggi disponibili. Parlando proprio di alimentazioni, il 43% degli intervistati dichiara che la prossima vettura sarà ibrida, il 16% diesel, il 15% GPL, il 13%, a pari merito, elettrica e benzina.

Cosa cercano gli italiani in un'auto? A conferma che l'aspetto economico è molto importante, 3 intervistati su 10 dichiarano un corretto rapporto qualità/prezzo e 2 su 10 ricercano bassi consumi. Seguono poi caratteristiche relative al prodotto, come sicurezza (17%), comfort (13%) e affidabilità (1%). Massimo Ghenzer, Presidente di Areté, commenta così i risultati di questo sondaggio:

I dati della nostra nuova instant survey rivelano che sul mercato automotive nazionale esiste un evidente disallineamento tra l’offerta di veicoli e la domanda. I prezzi del nuovo (e anche dell’usato) sono decisamente lievitati negli ultimi anni, rendendo l’auto un bene non facilmente acquistabile da ampie fasce di popolazione. In più il dibattito e le scelte assunte dalle diverse istituzioni a livello locale, nazionale ed europeo sulle alimentazioni frenano ulteriormente anche chi sarebbe pronto a sostituire la propria vettura. Il segmento di vetture medio-piccole oggi è scarsamente presidiato dai costruttori europei e costituisce un’opportunità per l’offerta di mobilità cinese sempre più presente sul nostro mercato. Qualcosa però sembra stia cambiando, come si evince dai recenti annunci dei car maker generalisti del ‘vecchio Continente’ che dichiarano per i prossimi anni un ritorno ai segmenti di ingresso alla mobilità. Un’occasione da non perdere per incontrare le esigenze del cliente medio che intanto oggi preferisce rinviare il cambio dell’auto.

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