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Milano, il Tar annulla l'obbligo dei sensori dell'angolo cieco per bus e camion

Il Comune di Milano intende fare ricorso al Consiglio di Stato

Milano, il Tar annulla l'obbligo dei sensori dell'angolo cieco per bus e camion
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 24 nov 2023

Il Tar della Lombardia ha annullato i provvedimenti del Comune di Milano che prevedevano l'obbligo per bus e camion di dotarsi di dispositivi per la segnalazione di pedoni e ciclisti nell'angolo cieco per poter circolare all'interno di Area B.

Lo riporta Ansa che ricorda che il provvedimento del Comune era stato preso dopo una serie di incidenti mortali per proteggere pedoni e ciclisti. Il Tar della Lombardia ha dunque accolto il ricorso di Assotir e Sistema Trasporti. Quindi, niente più obbligo per camion e bus dei sensori dell'angolo cieco.

LA SENTENZA

Secondo il Tar della Lombardia, il Comune non ha le competenze per normare in materia di circolazione stradale per quanto riguarda ordine pubblico e sicurezza. Competenze che, invece, sono esclusive dello Stato.

Il codice della strada ha accentrato presso gli organi centrali, con scelta esente da profili di manifesta incongruità, l'omologazione e l'approvazione sia dei dispositivi di controllo e regolazione del traffico sia dei dispositivi ulteriori di marcia.

Le Regioni possono intervenire su temi che toccano la salute delle persone, mentre i Comuni possono arrivare ad istituire aree a traffico limitato nei centri abitati per esigenze di prevenzione dell'inquinamento e della tutela del patrimonio artistico, ambientale e naturale. Il Tar ha però evidenziato che nel caso in questione, i dispositivi richiesti dal Comune rispondono, invece, ad esigenze di ordine pubblico e sicurezza.

In questo caso è palese che un dispositivo volto a scongiurare incidenti in danno di pedoni e ciclisti risponda ad un'esigenza di ordine pubblico e sicurezza, del tutto estranea a componenti incidenti sull'ambiente e i beni culturali ma invece funzionale alla tutela dell'incolumità personale per prevenire una serie di reati come l'omicidio colposo e le lesioni colpose.

Il Comune di Milano, però, non ci sta ed intende fare ricorso al Consiglio di Stato. Arianna Censi, assessore per la mobilità, ha commentato:

Riteniamo questa misura essenziale per proteggere ciclisti e pedoni, e per dare più sicurezza a coloro che utilizzano in maniera sempre più frequente le due ruote o si muovono a piedi.

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