Octopus Electroverse: la prova dell'app per pianificare i viaggi e per ricaricare ovunque
Electroverse è una nuova app di ricarica per le auto elettriche che pianifica anche i percorsi e le soste

Octopus Electroverse è la nuova piattaforma di ricarica per le auto elettriche, un servizio nato in UK e ora disponibile anche nel Sud Europa, Italia inclusa, per offrire una soluzione con una sola tessera valida in (quasi) tutte le colonnine disponibili in Europa e, in totale, 500.000 punti di ricarica in 40 Paesi (qui la mappa completa).
DALL’ENERGIA ALLA RICARICA
Sono le 17.30 circa, sto provando la ricarica di Electroverse in una colonnina della Brianza nel mio viaggio verso il lago di Lecco. Poche ore dopo, a cena, mi ritrovo a parlare con Giorgio Tomassetti, il CEO di un'azienda che sta realizzando pompe di calore più economiche della media del mercato e che propone anche la vendita di energia da fonti rinnovabili per la casa e soluzioni software per stabilizzare la rete. Qual è il sottile filo rosso che collega tutte queste attività?
Semplice, si tratta della visione dell'azienda per il futuro dell'energia. Tutto fa capo a Octopus Energy Italia, divisione nostrana di un progetto nato nel Regno Unito con l'obiettivo di cambiare le regole del gioco e pestare i piedi ai più grandi. In UK l'operazione è riuscita benissimo: si sono imposti sul mercato dell'energia elettrica con prezzi più bassi e hanno conquistato sette milioni di clienti.
Questo, però, era solo il primo passo del progetto, perché l'acquisizione di un numero importante di utenze domestiche è funzionale alla missione primaria dell'azienda, quella di proporsi come uno stabilizzatore della rete in un mondo che sta virando i suoi consumi verso l'elettricità, sempre più proveniente dal rinnovabile. Inoltre Octopus ha appena iniziato a produrre le proprie pompe di calore per il mercato domestico, con il piano di debuttare anche in Italia entro due anni.
IL RUOLO DEL SOFTWARE
L'asimmetria delle rinnovabili è il problema su cui tanti si stanno scervellando. Un mondo fatto di energia proveniente da fotovoltaico ed eolico è teoricamente possibile, ignorando per il momento le questioni geopolitiche sulla provenienza delle materie prime, ma il cruccio principale è quello legato alla presenza non costante di sole e vento.
Se tappezzassimo case e industrie di batterie potremmo facilmente risolvere il problema, ma i costi sarebbero enormi vista la necessità di produrre e installare accumulatori in grado di sopperire, banalmente, alle notti e ai picchi di richiesta. Quando tutti chiedono elettricità, tipicamente alle 18.00, nel sistema attuale bisogna far operare centrali di produzione elettrica dalla risposta rapida e immediata, ed è chiaro che stiamo parlando in molti casi di centrali "sporche" come quelle a carbone.
Così Octopus, o meglio l'azienda madre (Kraken) che è quella che lavora sul software e sull'algoritmo necessari per stabilizzare la rete, punta su una soluzione a tutto tondo verso la transizione energetica.
In UK la soluzione di Kraken ha infatti dimostrato che può ridurre i picchi dei consumi andando a sommare impercettibili tagli sulle singole utenze. Il loro software chiede al cliente di impostare i parametri di comfort (ad esempio una temperatura costante di 22° in casa, le necessità di carica dell'eventuale auto elettrica e via dicendo). Avendo accesso a tante utenze, l'azienda può lavorare sui decimali per ridurre i consumi in quei momenti di massimo carico, senza che l'utente percepisca una differenza nella regolazione della temperatura ad esempio. Il singolo non "soffre" e la collettività ne guadagna.
UN’APP, UNA TESSERA
Il primo passo di Octopus in Italia è stato quello dell'energia per la casa a tariffe interessanti, sia con prezzo bloccato, sia con prezzo variabile. Il secondo passo è la ricarica per le auto elettriche. Electroverse non è una rivoluzione se riduciamo quello che fa ai minimi termini, si tratta pur sempre di un servizio di ricarica per auto elettriche alle colonnine pubbliche, ma ha diversi punti di forza che lo differenziano dagli altri.
Il primo è l'esperienza software dell'azienda, tradotta in un'applicazione facile e per tutti. Provo a iscrivermi e la fluidità del processo di registrazione mi fa capire subito che è diversa dalle altre, perché i passaggi sono guidati e anche un utente meno esperto può fare tutto senza complicazioni. Un esempio banale? Dall'app di Electroverse, durante la registrazione, un click porta automaticamente all'app di mail nativa dello smartphone. E nella mail di conferma, un altro click porta nuovamente all'app di ricarica per completare l'iscrizione (gratuita). Può sembrare un'inezia, ma il numero di app che ancora sfruttano metodi di programmazione antiquati e non lavorano bene con le diverse API è ancora troppo grande.
L'app è poi molto fluida, più di altre che nello zoom della mappa vanno in crisi, fanno "sparire" le colonnine o non restituiscono quell'immediatezza necessaria per abilitare un utilizzo senza stress. Avendo fatto bug hunting per alcune applicazioni di ricarica, vi posso assicurare che Electroverse parte in questa prima fase da una situazione nettamente migliore. Basta scaricarla e provare ad utilizzarla per capire di cosa sto parlando…
COME FUNZIONA ELECTROVERSE
Ovviamente Electroverse funziona in roaming sulle colonnine dei vari operatori. Il suo punto di forza, però, è quello di non applicare un sovraprezzo e di fornire gratuitamente la tessera fisica, a differenza di altri provider che la inviano a pagamento.
Già compatibile con Android Auto e Apple CarPlay, Electroverse funziona anche come navigatore satellitare e pianificatore dei viaggi (e delle soste di ricarica), creando quindi un unico ambiente che semplifica notevolmente l'utilizzo quando ci troviamo in movimento, e chi ha un'auto elettrica lo sa bene.
La lista degli operatori in roaming è veramente enorme e include anche quelli locali o più piccoli per i quali solitamente non è facile trovare la disponibilità su un'unica app.
Riguardo ai prezzi non posso verificare tutte le 36.476 colonnine italiane presenti su Electroverse (60 operatori partner), ma posso dirvi che in molti casi il prezzo al consumo è effettivamente inferiore a quello di altri operatori che lavorano in roaming. Ad esempio, BeCharge su Ewiva fa pagare un prezzo (a consumo) più alto di Electroverse che, sempre lavorando in roaming sulla stessa colonnina di Ewiva, fa risparmiare 10 centesimi al kWh. In alcuni casi il risparmio è enorme (0,60 su altre app, 0,27 su Electroverse), mentre talvolta c'è un sovraprezzo (0,88 su Electroverse in una colonnina BeCharge, 0,6 sull'app BeCharge per quella colonnina proprietaria).
A riguardo, la nota ufficiale dell'azienda è che Electroverse riceve il costo in roaming dall'operatore proprietario della colonnina e lo applica sempre senza ricaricare sul cliente. Quindi quello che noi paghiamo corrisponde sempre al prezzo negoziato da Electroverse con i proprietari della rete. In alcuni casi, e questo giustificherebbe i costi inferiori riscontrati direttamente confrontando varie app, Electroverse riesce a negoziare prezzi inferiori che vanno a vantaggio dell'utente.
Considerate comunque gli esempi di sopra il risultato di mezz'ora passata a confrontare varie app di ricarica affiancate (grazie Galaxy Z Fold) nella zona di Milano e Brianza. Quindi il consiglio è di fare lo stesso per rendervi conto direttamente dei vantaggi in termini di tariffe al consumo.
L'applicazione è disponibile per Android e iOS, permette di ricevere gratuitamente la tessera ed è, al momento, orientata solo sulle tariffe a consumo. Vedremo se in futuro ci saranno proposte di abbonamento o convenzioni speciali per i clienti con un contratto di fornitura elettrica casalingo.