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Superbollo, ok all'emendamento: abolizione graduale e senza oneri per la finanza

L'eventuale eliminazione richiederà tempi ancora lunghi

Superbollo, ok all'emendamento: abolizione graduale e senza oneri per la finanza
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 30 giu 2023

Negli ultimi mesi ci sono stati diversi annunci da parte del Governo sull'eliminazione del Superbollo auto. A che punto siamo? Nella giornata di ieri, la Commissione Finanze della Camera ha completato l’esame della delega di riforma fiscale. In particolare, è stato approvato un emendamento che riguarda esplicitamente il Superbollo.

Tuttavia, l'emendamento non parla di soppressione o di abolizione ma di un "eventuale e progressivo superamento". Andiamo a leggere il testo:

riordinare le tasse automobilistiche, anche nell'ottica della razionalizzazione e semplificazione del prelievo, valutando l'eventuale e progressivo superamento dell'addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le autovetture e gli autoveicoli destinati al trasporto promiscuo di persone e cose, aventi potenza superiore a 185 chilowatt, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica a carico del settore delle tasse automobilistiche.

Difficile, a questo punto, che si arrivi all'eliminazione del Superbollo prima dell'estate come promesso inizialmente. Il voto per il mandato al relatore, per l'invio del testo all'aula, è previsto per la prossima settimana. Successivamente, toccherà al Governo decidere come muoversi, per valutare se abolire la tassa davvero oppure no.

Visto che nell'emendamento si parla esplicitamente del superamento della tassa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, si capisce che un problema da superare sarà quello della copertura finanziaria. Questa tassa vale per le casse del Governo circa 100 milioni di euro all'anno, "buco" che dovrà comunque essere colmato in qualche modo.

Fonti dalla maggioranza, comunque, affermano che l'emendamento approvato nella delega fiscale fissa il principio del superamento del superbollo con la graduale eliminazione (anche se curiosamente si parla del diesel).

Con un emendamento della Lega approvato nella delega fiscale si fissa il principio del superamento del superbollo (sulle auto diesel di grossa cilindrata) con la graduale eliminazione. Una tassa odiata dagli italiani, iniqua e ingiusta nonché anacronistica che non genera utili per le casse dello Stato ma limita il mercato automobilistico in cui l'Italia è leader nel mondo.

Non rimane che attendere per capire davvero cosa succederà. Nel frattempo, il Superbollo rimane al suo posto.

SUPERBOLLO AUTO

Ricordiamo che il superbollo si applica alle vetture con una potenza superiore ai 185 kW. Più nel dettaglio, si vanno a pagare 20 euro per ogni kW sopra i 185 kW. Sono poi previste delle riduzioni in base all'età della vettura. Questa tassa viene ridotta a 12 euro dopo 5 anni dall’immatricolazione, 6 euro dopo 10 anni, 3 euro dopo 15 anni e abolita dopo i 20 anni.

Come aveva evidenziato Federcarrozzieri alla fine di maggio gli introiti complessivi per le casse statali nei 12 anni di vita del Superbollo, sono stati pari a circa 1,2 miliardi di euro, (100 milioni ogni anno) ma la tassa ha provocato pesanti anomalie nel mercato italiano dell'auto.

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