Montezemolo, serve un piano industriale per rilanciare il settore auto italiano
L'ex presidente della Ferrari invita il Governo a predisporre un ambizioso progetto per il rilancio del comparto automotive italiano

Anche Luca Cordero di Montezemolo entra nel dibattito sul futuro del settore automotive italiano. Negli ultimi giorni abbiamo visto come il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso abbia più volte sottolineato lo squilibrio nei rapporti Italia-Francia all’interno di Stellantis e la necessità che in Italia si aumenti sensibilmente la produzione di auto.
Durante l’evento di presentazione del libro “Paolo Scudieri ed Enzo Ferrari. Una storia inedita tra arte e passione”, tenutosi a Napoli, Montezemolo ha sottolineato la sua preoccupazione per il futuro del settore automotive italiano che è una colonna portante dell'economia del Paese.
Il comparto dell'automobile è da sempre una colonna portante dell'economia del Paese. Credo che il ministro Urso e il Governo debbano mettere presto mano a un piano industriale per la filiera perché abbiamo un parco circolante molto vecchio e inquinante.
Montezemolo, quindi, esorta il Governo a predisporre un ambizioso piano industriale per il settore automotive. La tutela di tutta la filiera italiana, uno degli elementi di forza dell'industria automobilistica e dell'intera economia, per il manager, deve essere una priorità oltre a quella del rinnovo del parco circolante.
Uno degli obiettivi deve essere quello di rinnovare un parco circolante troppo vecchio e inquinante come è quello italiano, ma un altro deve essere anche la tutela di tutta la filiera italiana, da sempre uno degli elementi di forza dell'industria automobilistica italiana e dell'intera economia. Così si rischia tantissimo ed è un rischio vero e serio per tutta l'economia italiana.
Luca Cordero di Montezemolo ha poi espresso il suo rammarico per come sia calata la produzione di auto in Italia, ricordando che nel 2016 si costruivano 1 milione e 200 mila vetture all'anno (oggi poco più di 400 mila). Inoltre, per lui oggi non esiste più una casa automobilistica italiana in quanto le decisioni su Stellantis vengono oramai prese a Parigi da manager che sono tutt'altro che italiani.
Montezemolo aggiunge pure come oggi sia importante "fare squadra", stabilendo "poche ma fondamentali priorità".
Auspico che se non si può produrre di più in Italia, si faccia in modo di attrarre in Italia perché qui ci sono competenze, fornitori. Non dobbiamo fermarci bisogna cercare di fare squadra cercando di avere poche ma fondamentali priorità perché così si rischia tantissimo per l'economia italiana. Dovremmo essere un po' arrabbiati e un po' tristi per essere diventati il settimo Paese produttore di macchine automobilistiche. Questo non è accettabile.
[Foto: Ansa]