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Decreto carburanti, arriva il via libera definitivo da parte del Senato

Resta l'obbligo di esporre i cartelli con il prezzo medio del carburante

Decreto carburanti, arriva il via libera definitivo da parte del Senato
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 9 mar 2023

Dal Senato è arrivato il via libera definitivo al decreto carburanti su cui tanto si è discusso. In prima lettura alla Camera, il Governo decise di porre la fiducia sul provvedimento, confermata il 20 febbraio scorso. Dunque, adesso, dall'aula del Senato è arrivato l'ok al testo del provvedimento.

LE POLEMICHE

Questo decreto è stato al centro di moltissime polemiche, come ben sappiamo. Nato con l'intenzione di frenare le speculazioni sui prezzi dei carburanti nelle stazioni di servizio, in realtà, ha sollevato molte proteste da parte delle principali associazioni che rappresentano i benzinai a causa di una serie i obblighi imposti a chi gestisce le pompe di carburante. Addirittura, a seguito della presentazione del testo, fu indetto uno sciopero dei benzinai come segno di protesta.

Sui contenuti del decreto era intervenuto anche l'Antitrust che aveva "bocciato" una delle novità più discusse del decreto e cioè l'obbligo, da parte dei gestori delle stazioni di servizio, di esposizione del cartello con il prezzo medio regionale (prezzo medio nazionale sulle autostrade) accanto a quello del prezzo praticato.

Previste pure multe per i gestori che non rispetteranno le nuove disposizioni. In particolare, potranno essere erogate sanzioni da 200 euro a 2 mila euro, in base al fatturato, per chi viola gli obblighi di comunicazione ed esposizione dei prezzi dei carburanti. Addirittura, è prevista pure la sospensione dell'attività da 1 a 30 giorni che scatterà dopo 4 violazioni, anche non consecutive, nell’arco di 60 giorni.

Il decreto va poi a rafforzare i poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi e va a ripristinare anche la cosiddetta "accisa mobile", cioè il meccanismo con cui le imposte sulla benzina si riducono in maniera proporzionale all’aumento dei prezzi, grazie alle maggiori entrate dell’Iva.

Inoltre, il Governo intende dare vita ad un'app ufficiale attraverso la quale sarà possibile consultare i prezzi della benzina e del diesel. Una decisione che aveva fatto molto discutere visto che applicativi simili ne esistono già diversi e funzionano tutti molto bene.

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