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Autobus elettrici: in Italia crescono del 53% in poco più di un anno

Prosegue il rinnovo degli autobus con mezzi elettrici e ibridi

Autobus elettrici: in Italia crescono del 53% in poco più di un anno
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 10 ott 2022

In Italia, gli autobus elettrici sono aumentati del 53% in poco più di un anno, quelli ibridi, invece, del 41%. Questi interessanti dati che mostrano che in Italia sta andando avanti positivamente il rinnovo in ottica green del parco circolante dei mezzi per il trasporto pubblico locale, arriva da uno studio del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims).

Il monitoraggio trimestrale avviato a metà del 2021 sull’evoluzione del parco autobus (circa 43.000 mezzi) mostra come, con l’uscita dalla circolazione dei mezzi diesel di classe Euro 1 da giugno 2022 (come previsto dalla legge 9 novembre 2021, n. 156), la quota di mezzi Euro 5 ed Euro 6 sul totale di quelli diesel è salita al 61,5% (era il 55,9% a luglio 2021). Questa tendenza è destinata a confermarsi nel prossimo futuro con la messa fuori servizio dei mezzi Euro 2 entro la fine di quest’anno e degli Euro 3 entro il 1° gennaio 2024.

Dunque, tra luglio 2021 e settembre 2022 è cresciuto del 53% il numero di mezzi elettrici, passati da 406 a 621 unità, con un netto aumento (+94 unità) nell’ultimo trimestre. I mezzi ibridi, invece, sono aumentati del 41% (da 466 a 659 unità) nel periodo luglio 2021- settembre 2022, con una crescita di 40 unità nell’ultimo trimestre. Ricordiamo che a partire dal 2015 i fondi assegnati per il rinnovo della flotta attraverso strumenti quali i fondi ordinari, il Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile (PSNMS), il PNRR , il Fondo Complementare e il piano REPowerEU ammontano complessivamente a 7,5 miliardi di euro.

BENE LOMBARDIA E PIEMONTE

Secondo i dati comunicati, Lombardia e Piemonte guidano la transizione verso un trasporto pubblico locale ad emissioni zero con 196 e 109 autobus elettrici circolanti a settembre 2022.

In Valle d’Aosta, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria e Lazio è molto elevata (oltre il 49%) la quota di autobus Euro 6, mentre i mezzi più inquinanti (Euro 2-3) rappresentano più del 50% di quelli in circolazione in Molise e Basilicata, e tra il 40% e il 50% di quelli circolanti in Veneto, Calabria, Abruzzo, Sicilia, Umbria e Toscana.

L'età media dei veicoli a settembre 2022 è di 10,3 anni. Nel luglio 2021 era di 10,6 anni. Ci sono, comunque, forti differenze al livello territoriale. Infatti, tra luglio 2021 e settembre 2022 il Lazio, l’Emilia-Romagna, il Veneto e la Basilicata hanno ridotto fortemente l’età media del proprio parco circolante, mentre Molise e Sicilia hanno visto un suo aumento, anche se contenuto.

Tuttavia, il Ministero evidenzia che questi dati non considerano ancora gli effetti positivi dagli ordini formalizzati negli ultimi mesi e da quelli che deriveranno dall’uso delle risorse allocate dal Mims agli enti territoriali a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), sul Piano Nazionale Complementare (Pnc) e sul bilancio ordinario del Ministero, per un totale di oltre 3,5 miliardi di euro nel biennio 2021-2022.

In particolare, da gennaio 2022 sono stati ordinati o preordinati 1.466 mezzi (di cui 411 attraverso l’Accordo quadro Autobus extraurbani, 617 attraverso l’Accordo quadro autobus urbani e 438 attraverso l’Accordo quadro autobus a metano) che andranno a sostituire quelli maggiormente inquinanti.

Inoltre, si segnala che il 27 ottobre 2022 sarà pubblicata sulla piattaforma Consip la gara per la fornitura di 1.000 autobus elettrici con tecnologia di ricarica plug-in e pantografo, che consentirà agli enti territoriali di acquisire i veicoli usufruendo delle risorse previste dal Pnrr.

Il Ministero evidenzia, infine, che gli autobus intestati a Flixbus e Itabus e alcune altre società, non effettuando servizio di trasporto pubblico locale, sono stati esclusi dalle elaborazione del rapporto.

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