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Al via il progetto GIGAGREEN per le gigafactory del futuro. Italia in prima linea

Si lavorerà a realizzare la futura gigafactory sostenibile

Al via il progetto GIGAGREEN per le gigafactory del futuro. Italia in prima linea
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 22 set 2022

Le case automobilistiche stanno lavorando per ridurre le emissioni di CO2 all'interno dell'intero ciclo di vita delle loro auto. Nel caso dei veicoli elettrici, si sta lavorando per realizzare processi produttivi davvero sostenibili anche per quanto riguarda la produzione delle batterie all'interno delle gigafactory. E proprio per arrivare a progettare le future gigafactory sostenibili, ha preso via il progetto europeo GIGAGREEN che vede l'Italia protagonista visto che alla guida di tale progetto c'è il Politecnico di Torino.

Il progetto è finanziato con quasi 4,7 milioni di euro dall'Unione Europea nell'ambito del programma quadro per la ricerca e l'innovazione Horizon Europe, finalizzato allo sviluppo di processi di produzione di celle sostenibili e sicure per le batterie agli ioni di litio.

4 ANNI DI LAVORO

A questo progetto lavoreranno per 4 anni 16 partner provenienti da 8 diversi Paesi europei tra cui Sustainable Innovations, ABEE, Solvionic, Leclanche, Nanomakers, Università di Parma, Università Politecnica di Valencia, Sintef, Inegi Porto, Cic Energigune, Arlanxeo, Alphanov, Manz Italy, CETIM e Johnson Matthey.

L'obiettivo è quello di arrivare a realizzare la gigafactory sostenibile del futuro, posizionando l'Europa all'avanguardia del mercato globale nella catena del valore delle batterie agli ioni di litio, fondamentali per la prossima generazione di veicoli elettrici.

Dunque, come accennato all'inizio, il Politecnico di Torino coordinerà questo progetto. Inoltre, sfrutterà la sua linea pilota per realizzare alcuni piccoli prototipi di celle. Si tratta della prima università italiana a disporre di una piccola linea pilota utile allo sviluppo delle linee di produzione di celle a ioni di litio.

Tale linea produttiva servirà anche per la formazione di nuove figure professionali sempre più richieste a livello europeo: infatti secondo le ultime stime saranno necessari 800.000 nuovi lavoratori nel settore. Progetti come GIGAGREEN daranno l’opportunità a molti studenti di arrivare preparati all’appuntamento con la transizione elettrica dei prossimi anni.

Entrando più nel dettaglio del progetto, i partner lavoreranno per "sviluppare e scalare nuovi processi di produzione di elettrodi e componenti di celle che seguono un approccio Design to Manufacture basato sui dati per raggiungere gli obiettivi prefissati di ottimizzazione della flessibilità delle fabbriche, scalabilità dei processi e sostenibilità complessiva delle linee di produzione".

Dunque, il progetto si occuperà della ricerca di processi di produzione degli elettrodi che garantiscano le massime prestazioni, velocità di produzione, sicurezza ed efficienza dei costi con il minimo impatto ambientale e consumo energetico nella progettazione della cella, facilitando anche il riutilizzo e il disassemblaggio.

Si ritiene che i risultati che emergeranno dal progetto GIGAGREEN "contribuiranno a una transizione graduale tra gli attuali metodi di lavorazione, ottimizzati da approcci per tentativi e non pronti per una produzione di massa flessibile, e la fabbrica di celle agli ioni di litio del futuro, basata su tecnologie più ecologiche, più economiche, più sicure, migliori, più pulite, digitalizzate e flessibili".

Risultati che potranno essere applicati dopo il 2026 in modo da poter migliorare la competitività dell'industria delle batterie in Europa.

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