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Pnrr: 530 milioni per testare l’idrogeno nel trasporto ferroviario e stradale

Attraverso il Pnrr, il Governo investe sull'idrogeno per il settore dei trasporti.

Pnrr: 530 milioni per testare l’idrogeno nel trasporto ferroviario e stradale
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 2 lug 2022

L'Italia punta anche sull'idrogeno per il settore dei trasporti. Infatti, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato due decreti per realizzare le opere del Pnrr che permetteranno di sperimentare l'uso dell'idrogeno nel trasporto ferroviario in ambito locale e regionale e nel trasporto stradale.

Complessivamente, saranno investiti 530 milioni di euro. I decreti che il ministro ha firmato stabiliscono le modalità per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno nel trasporto ferroviario e la realizzazione di 40 stazioni di rifornimento dei mezzi di trasporto a idrogeno sulla rete stradale (da poco è stata inaugurata la seconda stazione italiana a Mestre). Il 40% delle risorse messe a disposizione è destinata a progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

TRASPORTO FERROVIARIO

Nello specifico, saranno destinati 300 milioni di euro per la sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto ferroviario. Queste risorse saranno utilizzate per mandare in pensione i treni a gasolio che ancora circolano a livello locale sulle linee non elettrificate. Il ministero sottolinea che l'utilizzo di treni ad idrogeno consente non solo di eliminare i treni inquinanti ma anche di saltare la fase di elettrificazione delle linee, con un notevole risparmio sui costi.

Gli investimenti riguarderanno tutte la filiera: produzione dell’idrogeno green, trasporto, stoccaggio, realizzazione delle stazioni di servizio e acquisto dei treni. Le stazioni di servizio per il rifornimento dell'idrogeno dovranno essere 10 e dovranno essere ultimate entro il 30 giugno 2026. Entro il 31 marzo 2023, invece, saranno assegnate le risorse per la loro realizzazione.

La localizzazione degli investimenti tiene conto, in via prioritaria, delle aree e delle esigenze già individuate nel Pnrr e in altri provvedimenti per l’implementazione dell’idrogeno, tra cui la Valcamonica e il Salento, la ferrovia Circumetnea e quella Adriatico Sangritana, le linee ferroviarie regionali Cosenza-Catanzaro, il collegamento ferroviario tra la città di Alghero e l’aeroporto, la tratta Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona. I beneficiari delle risorse sono le Regioni e le Province Autonome che svolgono il servizio ferroviario oggetto degli interventi innovativi.

TRASPORTO STRADALE

Per la sperimentazione dell'idrogeno nel trasporto stradale, saranno messi sul piatto 230 milioni di euro. L'obiettivo è quello di arrivare a realizzare, come accennato all'inizio, almeno 40 stazioni di rifornimento per veicoli leggeri e pesanti entro il 30 giugno 2026. Per individuare i luoghi dove costruirle, saranno considerate prioritarie alcune aree strategiche del Paese.

Per la localizzazione delle stazioni di rifornimento si considerano come prioritarie le aree strategiche per i trasporti stradali pesanti, come le zone vicine a terminal interni, le rotte più interessate al passaggio di mezzi per il trasporto delle merci a lungo raggio e i collegamenti ai sistemi di trasporto pubblico locale con mezzi alimentati a idrogeno. In particolare, le stazioni di rifornimento dovranno soprattutto rispondere alle esigenze dell’asse stradale del Brennero, del corridoio est-ovest da Torino a Trieste, dei corridoi delle reti europee Ten-T.

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