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Ricarica in autostrada, i bandi continuano a slittare

Non bisogna perdere tempo e spingere sulla diffusione della rete.

Ricarica in autostrada, i bandi continuano a slittare
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 21 giu 2022

Tutti coloro che possiedono in Italia un'auto elettrica sanno bene che affrontare lunghi viaggi in autostrada può risultare problematico visto che manca un'infrastruttura capillare per il rifornimento di energia. Ad oggi, si è spesso costretti ad uscire dall'autostrada, trovare una stazione fast, ricaricare e poi rientrare per continuare il viaggio. Come sappiamo, Free To X sta lavorando ad una rete di ricarica in autostrada ma non è ancora abbastanza per colmare questa lacuna.

Sul tema colonnine in autostrada, in questi giorni è intervenuta Motus-E che ha puntato il dito contro l'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART). L'associazione, infatti, fa sapere che nella giornata del 31 maggio, l'ART ha deciso di prorogare al 28 ottobre 2022 il termine per la conclusione del procedimento volto alla definizione degli schemi dei bandi relativi alle gare cui sono tenuti i concessionari autostradali. Termine che in origine era stato fissato al 28 febbraio 2022 e poi già spostato al 31 maggio.

ACCELERARE SULLA DIFFUSIONE DELLA RETE DI RICARICA

Insomma, Motus-E ha dunque criticato la decisione di rinviare nuovamente i termini entro cui si sarebbero dovuti definire gli schemi di bando. Rinvio che potrebbe costare molto caro alla crescita dell'infrastruttura di rifornimento di energia. Se, infatti, negli altri Paesi europei la rete di ricarica cresce rapidamente, grazie anche a bandi che si svolgono ciclicamente, in Italia si stanno accumulando ritardi.

Sono anni che gli operatori attendono di poter installare punti di ricarica ad alta potenza in autostrada, con proprie risorse, e nulla accade, mentre negli altri paesi Europei l'infrastrutturazione procede spedita e si svolgono bandi di gara periodicamente. Questo ennesimo prolungamento dei termini entro cui si sarebbero dovuti definire gli schemi di bando, rappresenta l'ennesimo freno all'infrastrutturazione del Paese. L'Italia risulta così essere sempre più isolata e penalizzata rispetto alle Nazioni confinanti.

Alla luce di tutto questo, Motus-E chiede che per l'infrastruttura di ricarica venga creato un percorso a parte, scorporandola dalle altre concessioni autostradali.

Motus-E chiede in via prioritaria, di poter scorporare almeno le subconcessioni per le infrastrutture di ricarica dalle altre e di approvare gli schemi di bando il prima possibile.

Colmare questa lacuna, in Italia, è molto importante. Se si vuole davvero spingere sulla diffusione delle auto elettriche, serve che i viaggi su lunga percorrenza possano essere resi più semplici grazie alla creazione di stazioni dedicate alla ricarica lungo l'intera rete autostradale.

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