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Prezzo dei carburanti alle stelle, l'Italia rilascia una quota delle riserve petrolifere

Rilascio coordinato delle scorte di petrolio per frenare l'aumento dei prezzi.

Prezzo dei carburanti alle stelle, l'Italia rilascia una quota delle riserve petrolifere
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 3 mar 2022

Tra gli effetti della guerra in Ucraina c'è anche un aumento importante dei costi del petrolio. Di conseguenza, stanno continuando a salire i prezzi della benzina e del diesel. Fare un pieno di carburante alla propria vettura sta diventando sempre più caro. Una situazione che sta pesando non solo sui bilanci delle famiglie ma anche sui conti delle aziende.

Proprio per cercare di limitare la corsa al rialzo del petrolio, il Governo italiano ha deciso di aderire all'iniziativa dell’Agenzia internazionale dell'Energia (IEA) che ha chiesto agli Stati aderenti di rilasciare sul mercato una parte delle loro scorte di greggio. Dunque, il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha dato il via libera all’adesione dell'Italia alla proposta del rilascio coordinato di una quota delle proprie scorte petrolifere.

Secondo la nota del ministero, il contributo italiano sarà pari a 2,041 milioni di barili (pari a 68,7 barili al giorno per 30 giorni) con l’obiettivo di ridurre il picco di prezzi del petrolio che poi si ripercuote anche su costi del carburante.

Per l’Italia si tratta di circa 277 mila tonnellate di greggio che comprendono, oltre alla quantità standard stabilita, anche un ulteriore +25% a copertura della quota di quei Paesi che non hanno aderito.

Parte dei 60 milioni totali di barili messi a disposizione dai Paesi che hanno aderito all'iniziativa potrà essere indirizzata verso l’Ucraina come aiuto concreto anche sul fronte energetico.

QUANTO COSTA UN PIENO?

Secondo i dati elaborati dal Quotidiano Energia nella giornata di ieri, il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è salito a 1,886 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 1,881 e 1,896 euro/litro (no logo 1,872 euro). Per quanto riguarda il prezzo medio del diesel sempre in modalità self, si arriva a 1,760 euro/litro, con le compagnie posizionate tra 1,759 e 1,768 euro/litro (no logo 1,753 euro).

E venendo ai prezzi in modalità servito, il prezzo medio della benzina è pari a 2,024 euro/litro, con una forchetta tra 1,957 e 2,095 euro/litro (no logo 1,919 euro). Per il diesel in modalità servito la media è di 1,895 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 1,836 e 1,959 euro/litro (no logo 1,801 euro).

Prezzi che rischiano di salire ulteriormente nei prossimi giorni. Per il momento, la mossa dell'IEA non sembra aver avuto effetto sul mercato. Mentre scriviamo, la quotazione del Brent è di oltre 113 dollari al barile.

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