Guerra in Ucraina, colpito anche il settore auto. Le prime conseguenze sul mercato
I primi impatti della guerra in Ucraina per il settore automotive.

La drammatica guerra in Ucraina rappresenta un rischio per la ripresa delle vendite del settore auto già provato dalla pandemia e dalla crisi dei chip. A lanciare questo allarme due società di analisi e cioè JD Power e LMC Automotive che hanno rivisto al ribasso le stime di vendita per il 2022. Secondo tali società, l'anno in corso potrebbe chiudersi con la vendita di 85,8 milioni di veicoli leggeri, pari a circa 400 mila unità in meno di quanto preventivato prima dello scoppio del conflitto.
Ovviamente, le due società di analisi avvertono che questa stima potrebbe variare e dunque anche peggiorare, a seconda di come evolverà la guerra. Effettivamente, le prime conseguenze del conflitto sull'industria automotive si sono già viste in questi giorni.
PRIMI IMPATTI NEL SETTORE AUTO
Vediamo alcuni dei primi impatti della crisi sul settore automotive. Volkswagen, per esempio, ha fatto sapere che sarà costretta ad interrompere questa settimana e per alcuni giorni, la produzione presso gli stabilimenti di Zwickau e di Dresda. Il motivo è da ricercarsi nell'interruzione delle consegne di componentistica prodotta in Ucraina, tra cui i cablaggi elettrici. Ricordiamo che la fabbrica di Zwickau costruisce le auto elettriche Volkswagen ID.3, ID.4, ID.5, Audi Q4 e-tron e Cupra Born. La fabbrica di Dresda, invece, produce l'ID.3. Volkswagen ha pure interrotto l'esportazione delle sue vetture in Russia. Il CEO del Gruppo Volkswagen, Herbert Diess, ha dichiarato che la casa automobilistica ha creato una task force per valutare le possibili conseguenze della crisi ucraina sull'azienda.
Passiamo a Volvo che ha deciso di sospendere le spedizioni di auto alle concessionarie russe a causa dei "potenziali rischi associati al commercio di materiale con la Russia, comprese le sanzioni imposte dall'UE e dagli Stati Uniti". Un portavoce di Volvo ha affermato che la casa automobilistica esporta veicoli in Russia da stabilimenti in Svezia, Cina e Stati Uniti. Nel 2021, il costruttore ha venduto 9.000 auto in Russia.
Il Gruppo Renault è particolarmente "esposto" in Russia visto che controlla AvtoVAZ, il produttore del marchio Lada. In Russia, AvtoVAZ dispone di due fabbriche dove costruisce anche il modello Renault Arkana che è venduto in Europa. A quanto è dato di sapere, a causa del conflitto e della mancanza di componenti, starebbe fermando quasi tutte le sue attività.
Invece, il produttore di pneumatici finlandese Nokian ha fatto sapere di aver deciso di spostare in Finlandia e in America la produzione di una fabbrica presente in Russia. Questi sono solo alcuni esempi degli impatti della guerra sul settore auto. I costruttori, comunque, hanno tutti alzato il livello di allerta per capire quali ripercussioni avranno da questa drammatica situazione e quali contromisure prendere.