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Progetto Atlante, la rete di ricarica rapida in Italia partirà dal Piemonte

La rete di ricarica rapida di Stellantis in Italia partirà dal Piemonte.

Progetto Atlante, la rete di ricarica rapida in Italia partirà dal Piemonte
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 31 lug 2021

Free2Move eSolutions e NHOA hanno da poco lanciato il Progetto Atlante che prevede la realizzazione di un'ampia rete di ricarica rapida in alcuni Paesi dell'Europa meridionale e precisamente in Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Per quanto riguarda il nostro Paese, si partirà dalla Regione Piemonte. Secondo quanto è stato comunicato, sono già in corso una serie di valutazioni con l’Assessorato all’Istruzione, Lavoro, Formazione Professionale, Diritto allo Studio Universitario della Regione Piemonte per valutare come intraprendere eventuali collaborazioni.

Grazie a questo progetto che punta a semplificare i rifornimenti di energia per le auto elettriche, in Piemonte nascerà presto un'avanzata rete di ricarica rapida integrata al 100% con la rete elettrica (vehicle-grid-integrated o VGI), energia rinnovabile e sistemi di accumulo. Un progetto in linea con le proposte della Commissione Europea che tra le altre cose punta allo stop della vendita delle endotermiche dal 2035 e all'ampliamento della rete di ricarica sul territorio Europeo.

Free2Move eSolutions, si ricorda, è una joint venture tra Stellantis e Engie Eps, ora NHOA. Questa infrastruttura diventerà il network preferenziale per le auto elettriche del Gruppo Stellantis. In ogni caso, sarà aperta anche alle altre autovetture.

IL PROGETTO

Come era stato raccontato pochi giorni fa, il Progetto Atlante punta a raggiungere obiettivi ambiziosi. Infatti, si parla di stazioni di ricarica in oltre 1.500 siti, con circa 5.000 punti di ricarica rapida VGI integrati con sistemi di accumulo e energie rinnovabili entro il 2025. E nel 2030 si dovrebbe arrivare ad avere stazioni presenti in ben 9.000 siti per un totale di 35.000 punti di ricarica rapida VGI integrati con storage e solare.

Si potrà rifornire di energia sino ad una potenza massima di 200 kW. Inoltre, le stazioni saranno dotate di pensiline, di pannelli solari e di soluzioni di accumulo.

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