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La Smart Road del futuro secondo Anas: tecnologia, sostenibilità e sicurezza

Il piano di Anas per le strade italiane del futuro.

La Smart Road del futuro secondo Anas: tecnologia, sostenibilità e sicurezza
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Stefano Bontempi
Stefano Bontempi
Pubblicato il 21 mag 2021

La mobilità del futuro rappresenta la priorità per Anas (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade), contestualmente al miglioramento della sicurezza sulle infrastrutture viarie così come dimostrano le sperimentazioni sulle barriere spartitraffico e l'adozione di sensori e fibra ottica per pesare i mezzi che transitano sui ponti. Il fil rouge è indubbiamente la tecnologia, su cui l'ente intende investire e basare le strategie per i prossimi anni.

NUOVA CONCEZIONE DI SETTORE

La sperimentazione lungo la SS51 di Alemagna nei pressi di Cortina

É l'AD di Anas Massimo Simonini a descrivere i piani – e, in generale, le intenzioni – dell'azienda per l'immediato futuro. "L'utente si colloca al centro di un sistema multi-modale, integrato, digitale e sostenibile", spiega, e su questa nuova prospettiva di smart road (dal valore di 30 miliardi di dollari nel 2022) deve basarsi il rinnovamento del sistema infrastrutturale del nostro Paese. IoT e V2X sono ormai una realtà consolidata, pronti a garantire un maggior livello di sicurezza per tutti. E le auto a guida autonoma potranno esserlo a breve, anche in Europa: si stima che entro il 2030 il giro d'affari sia di 190 miliardi di euro, e che le auto senza conducente in giro per le strade del Vecchio Continente superino quota 4 milioni.

Da qui nasce il concetto di digitalizzazione delle infrastrutture stradali, ormai inevitabile conseguenza di una guida che sarà via via sempre più "smart, autonoma, connessa, condivisa ed elettrica". I primi esempi sono già tangibili, specie nel campo della sicurezza stradale con i sistemi di Structural Health Monitoring per controllare costantemente le condizioni delle strutture. Non solo sicurezza, ma anche risparmio di costi di manutenzione. 

  • monitoraggio continuo dell'infrastruttura
  • riduzione dei costi di manutenzione (-20%)
  • riduzione del traffico (-15%)
  • riduzione degli incidenti (-15&^%)
  • riduzione dei tempi di spostamento (-20%)

SMART ROAD ANAS

Esempio di Green Island lungo un'autostrada

Il progetto di Anas Smart Road si basa sui tre pilastri della sostenibilità (produzione e fornitura di energia verde), della tecnologia e della sicurezza. Viene definito come una "tecnologia abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutica ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli". Obiettivo: trasformare la strada da asfalto a opera smart puntando su

  • controllo del traffico
  • maggiore sicurezza stradale
  • gestione della mobilità
  • controllo dell'infrastruttura

IoT, AI, Big Data, banda ultralarga e sensori avanzati si intrecciano sino a creare un'unica piattaforma sulla quale si muovono gli automobilisti. I primi 250 milioni di euro (su 1 miliardo complessivo) sono stati già stanziati per completare la prima fase che riguarda:

  • E45-E55 Orte-Mestre
  • SS51 Alemagna (Veneto)
  • Tangenziale di Catania
  • A19 Palermo-Catania
  • A90 Grande Raccordo Anulare di Roma
  • A91 Roma-Aeroporto di Fiumicino
  •  A2 Autostrada del Mediterraneo

Lungo le Smart Road ci saranno le Green Island, dove saranno ubicate le strutture per alimentare l'intera rete (ad esempio: pannelli fotovoltaici e pale eoliche) e le auto (colonnine di ricarica elettrica). Qui verranno ricaricati anche i droni chiamati a monitorare l'infrastruttura, in attesa di un quadro normativo che ne disciplini l'utilizzo in tal senso.

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