Euro 7, si va verso standard meno restrittivi
Cambio di rotta per lo standard Euro 7; si va, infatti, verso limiti meno severi che permetteranno la sopravvivenza dei motori endotermici.

I nuovi limiti dello standard Euro 7 potrebbero essere, alla fine, meno "drastici" di quello che sembrava all'inizio e che avevano fatto temere una fine precoce dei motori endotermici (Audi aveva già detto che non avrebbe più investito nello sviluppo di nuovi motori). Per le case automobilistiche si tratta quindi di una buona notizia per i loro programmi futuri.
LIMITI MENO RESTRITTIVI
L'Advisory Group on Vehicle Emission Standards (AGVES), sostanzialmente il gruppo di lavoro che si sta occupando di redigere le proposte sul nuovo standard, ha messo mano alle linee guida stilate verso la fine del 2020. In particolare, sono stati rivisti i limiti sulle emissioni degli ossidi di azoto (NOx) in modo che siano tecnicamente raggiungibili. Questo valore è stato aumentato da 10 a 30 milligrammi per chilometro. Inoltre, è stato introdotto un trattamento paritario tra motori benzina e diesel. Continueranno, poi, ad essere considerate alcune precise tolleranze come nel caso della valutazione delle emissioni nelle partenze a freddo. In origine, infatti, era stato stabilito che i limiti fossero gli stessi in ogni condizione.
Il gruppo di lavoro suggerisce, quindi, valori più elevati che possano essere tecnicamente raggiunti. Questo permetterebbe ai motori endotermici di poter continuare a sopravvivere. Attenzione, però, comunque per le case automobilistiche sarà tecnicamente complesso raggiungere gli obiettivi dello standard Euro 7, anche a fronte di questa novità. In ogni caso, la strada per l'approvazione del nuovo standard è ancora molto lunga.
La Commissione Europea presenterà le sue valutazioni tra pochi mesi a giugno. Una posizione definitiva dovrebbe essere presa, invece, a novembre. A quel punto partiranno le discussioni con i singoli stati membri. Solo se tutto andrà bene, il nuovo standard Euro 7 entrerà in vigore nel 2025 ma si parla già di un rinvio al 2027. C'è comunque grande soddisfazione per la decisione di AGVES. In particolare, Hildegard Mueller, presidente della VDA (si tratta dell'associazione dell'industria automobilistica tedesca) ha apprezzato che la nuova proposta vada nella direzione di obiettivi tecnicamente raggiungibili.
Soddisfazione che arriva anche dalla Francia che, di recente, aveva bocciato l'Euro 7 visto che la sua approvazione con i precedenti limiti avrebbe rischiato di danneggiare seriamente l'industria dell'auto. Una posizione chiara e condivisa anche da molte case automobilistiche. Con la formulazione precedente, infatti, sarebbe stato molto difficile continuare a produrre autovetture endotermiche. Ed è stata proprio la levata di scudi da parte dei costruttori e delle associazioni di categoria uno dei motivi che ha spinto AGVES a rivedere le sue posizioni.