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Nissan e Toyota: rimborso dall'Inghilterra nel caso di mancati accordi sulla Brexit

Toyota e Nissan si starebbero preparando a chiedere un rimborso al Governo inglese nel caso non fossero trovati accordi commerciali con l'Unione Europea in vista della Brexit.

Nissan e Toyota: rimborso dall'Inghilterra nel caso di mancati accordi sulla Brexit
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 6 ott 2020

Toyota e Nissan potrebbero arrivare a chiedere un rimborso al Governo inglese se l'Inghilterra non dovesse raggiungere un accordo commerciale con l'Unione Europea nell'ambito della Brexit. Se un'intesa non sarà trovata, dal prossimo anno i due marchi che costruiscono i loro modelli sul suolo inglese saranno costretti a pagare dei dazi per poter esportare le autovetture sul territorio Europeo.

Secondo quanto riporta Nikkei, Toyota e Nissan si starebbero preparando a chiedere al Governo inglese un rimborso pari al 10% del valore di ogni auto che andrebbe a coprire il costo dell'eventuale dazio. Per le case automobilistiche, dover pagare una tassa per vendere i propri modelli in Europa risulterebbe insostenibile economicamente. Se il costo aggiuntivo venisse, poi, riversato sui clienti finali, i prezzi dei veicoli ne risentirebbero con ovvie conseguenze sulle vendite.

Per il momento, i due costruttori non hanno voluto commentare la notizia riportata da Nikkei ma il problema è molto serio e non riguarda solamente Toyota e Nissan ma tutte le case automobilistiche che costruiscono le auto sul suolo inglese per poi esportarle nel Vecchio Continente.

Sul fronte inglese, invece, giungono "rassicurazioni" sul fatto che saranno trovati i migliori accordi possibili con l'Unione Europea in quanto una soluzione diversa dal libero scambio sarebbe dannosa per entrambe le parti. Tuttavia, per il primo ministro Boris Johnson arrivare il prossimo anno senza un accordo non sarebbe un problema per l'Inghilterra. Vedremo, dunque, se il Regno Unito e l'Unione Europea riusciranno ad accordarsi.

Sullo sfondo, anche le "minacce" di alcuni costruttori di lasciare il Paese se dovessero arrivare i dazi. Uno scenario che per l'economia inglese sarebbe estremamente negativo.

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