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Aston Martin DBS: ispirazione 007 da Ringbrothers

Ringbrothers ha svelato la sua ultima creazione su base Aston Martin DBS: la Octavia

Aston Martin DBS: ispirazione 007 da Ringbrothers
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Gabriele Lupo
Gabriele Lupo
Pubblicato il 18 ago 2025

I carrozzieri di Ringbrothers, specializzati in lavori su misura, hanno svelato la loro ultima creazione all’edizione 2025 di The Quail: si tratta di Octavia. No, non stiamo parlando della station wagon di casa Skoda ma di una vettura che ha avuto origine come una Aston Martin DBS del 1971. 

La muscle car britannica è però stata stravolta, con un livello incredibile di dettagli, dedicati ad ogni singolo componente. Inizialmente pensato come un semplice restomod, questo progetto si è rapidamente trasformato in un lavoro completamente personalizzato, ha dichiarato il designer dell’auto Gary Ragle.

CARATTERISTICHE E DESIGN


Nonostante sia un chiaro omaggio alla DBS originale, praticamente nulla di ciò che è a vista è autentico. E’ stato infatti specificato dall’azienda che gli unici componenti riutilizzati dal veicolo donatore sono gli interruttori degli alzacristalli elettrici. 

Trattandosi di Aston Martin, il team ha fatto leva sul tema James Bond, integrando richiami alla saga dello spionaggio in tutto il design. La maniglia dell’astina per il controllo dell’olio, ad esempio, è un bicchiere da Martini realizzato su misura, completo di oliva. La leva del freno a mano, rifinita in brillante cromo, richiama la forma di una pistola. Il colore della carrozzeria è Double-O-Silver e la targa vede la scritta SHAKN. Anche il nome Octavia si riferisce alla protagonista del celebre film di Bond Octopussy.


Guardando con attenzione le guarnizioni del coperchio valvole del motore, si può notare come tutte non riportino la scritta Aston Martin, ma Aston Martini, un tocco di classe. Come ogni auto di Bond che si rispetti poi, anche la Octavia integra soluzioni tecnologiche insolite, tra cui le visiere parasole auto-oscuranti fornite da Gentex. 

La carreggiata è stata allargata di 20 cm all’asse anteriore e di 25 cm al posteriore, al fine di ospitare la nuova carrozzeria muscolosa e i cerchi HRE a bloccaggio centrale a tre pezzi. Anche il passo è stato allungato di 7,5 cm, mentre le sospensioni si affidano a quattro coilover Fox RS SV e il telaio è stato messo a punto su misura dalla Roadster Shop dell’Illinois. 


La fibra di carbonio è un elemento ampiamente ricorrente in tutto il progetto, e Ringbrothers ha sfruttato tecniche avanzate di stampa 3D per realizzare tanti elementi personalizzati dell’abitacolo. L’azienda Azoth 3D, con sede ad Ann Arbor, Michigan, ha prodotto componenti in acciaio inossidabile come la leva del cambio, i collari dei poggiatesta e i loghi personalizzati Aston Martin applicati sulla carrozzeria.

MOTORE


Qualora fosse necessario seminare o inseguire i cattivi, la Octavia risponde presente, garantendo prestazioni di altissimo livello. Il gruppo propulsore originale è stato eliminato e sostituito con un V8 5.0 sovralimentato Ford Performance, capace di erogare 816 CV, il tutto è abbinato ad un cambio manuale a sei rapporti che scarica la potenza sulle ruote posteriori. 

Non sono stati rivelati dettagli inerenti il nome del cliente o la cifra spesa per il progetto, ma Ringbrothers ha comunicato come sia stata concessa loro totale libertà creativa. Il debutto di Octavia a The Quail segna la prima presentazione ufficiale della compagnia alla Monterey Car Week.

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