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Aston Martin Valkyrie pronta per WEC e IMSA. Nel mirino la 24 Ore di Le Mans

Ufficiale la nuova Walkyrie, vettura da competizione che nella stagione 2025 prenderà parte al WEC e al campionato IMSA. Obiettivo: vincere la 24 Ore di Le Mans.

Aston Martin Valkyrie pronta per WEC e IMSA. Nel mirino la 24 Ore di Le Mans
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Giuseppe Cutrone
Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 5 feb 2025

Aston Martin rilancia la sfida ai contendenti della prossima 24 Ore di Le Mans presentando la nuova Aston Martin Valkyrie, la supersportiva di derivazione stradale che nasce per competere nei campionati FIA World Endurance Championship (WEC) e nell'IMSA Weather Tech Sportscar Championship.

Le ambizioni che ruotano attorno alla nuova creazione di Gaydon sono elevate. Non è del resto un mistero che Aston Martin punti al bottino grosso in entrambi i campionati a cui prenderà parte, il tutto senza dimenticare l'obiettivo principale che rimane il successo alla celebre 24 Ore di Le Mans.

La nuova Aston Martin Valkyrie è stata progettata da Aston Martin Performance Technologies e THOR ed è l'unica vettura, tra le auto della classe Hypercar del mondo endurance, ad essere basata su un'auto di serie, ovvero l'omonima Valkyrie che Aston Martin commercializza al pubblico.

Adam Carter, Head of Endurance Motorsport di Aston Martin, ha dichiarato:

L'Aston Martin Valkyrie non è solo una hypercar; Si tratta di una rivoluzione nella storia dell'ingegneria automobilistica che rappresenta l'apice delle prestazioni, del design e dell'innovazione. Con una straordinaria fusione di tecnologia F1 e padronanza delle auto stradali, Valkyrie è davvero costruito per le corse e la sua partecipazione ai più alti livelli delle gare di endurance mondiali non farà che cementare ulteriormente il suo successo tecnologico. Aderendo alle regole dell'Hypercar, l'auto da corsa condivide molti filamenti di DNA con l'auto stradale, con lo stesso propulsore V12 al centro.

 

Il comparto tecnologico della Aston Martin Valkyrie è di prim'ordine e prevede un telaio in fibra di carbonio ottimizzato appositamente per le gare di durata su cui è installato un motore V12 aspirato da 6,5 litri di origine Cosworth, lo stesso che eroga oltre 1.000 cavalli nella versione implementata sulla Walkyrie stradale, mentre nella variante da competizione la potenza è limitata dai regolamenti a 500 kW, ovvero 680 cavalli. Il cambio è infine un sequenziale a sette marce Xtrac azionato da un comando semiautomatico al volante.

Spiega ancora Carter:

Correre in modo snello per ridurre la quantità di carburante che si sta trasportando per fornire l'energia necessaria per lo stint è importante. Facciamo funzionare il motore più lentamente di quanto sia in grado di fare perché abbiamo bisogno di meno potenza. Il limite di potenza più basso previsto dai regolamenti ci offre l'opportunità di rivedere la curva di coppia e ridurre le perdite per attrito riducendo il regime del motore per aumentare l'efficienza del carburante.

Il lavoro dei tecnici inglesi si è concentrato anche sull'aerodinamica, che è stata adeguata alle esigenze di omologazione della FIA e delI'IMSA partendo sempre dall'ottima base della Aston Martin Valkyrie di serie. Quest'ultima può vantare d'altronde un pedigree di tutto rispetto, dato che a progettare la sua struttura sono stati il Chief Creative Officer di Aston Martin, Marek Reichman, e Adrian Newey, nome noto agli appassionati di Formula 1 per i successi ottenuti dalle sue Red Bull da un decennio a questa parte e in attesa di tornare nel Circus iridato come managing technical partner del team Aston Martin di F1.  

Sulla Valkyrie da competizione sono state adottate inoltre sospensioni racing composte da doppi bracci trasversali anteriori e posteriori con molle e barra di torsione azionate da aste di spinta. Non mancano poi ammortizzatori laterali e centrali regolabili e pneumatici Micheli Pilot Sport montati su cerchi da 18 pollici, tutto come previsto dai regolamenti.

Le altre modifiche riguardano infine il sistema di rifornimento rapido a punto singolo e un sistema di martinetti pneumatici ad alta velocità integrato nel telaio per agevolare il sollevamento della vettura durante i veloci pit-stop. Sottolinea ancora una volta Adam Carter:

Le prestazioni assolute sono limitate dalle normative, indipendentemente dallo sviluppo. C'è un peso minimo, una limitazione di potenza attraverso il controllo della coppia dell'albero di trasmissione e una finestra di prestazioni aerodinamiche. Ogni modello di auto della concorrenza viene misurato in una galleria del vento a grandezza naturale. Quindi, si tratta di ottimizzare le caratteristiche della Valkyrie all'interno dei fattori fondamentali che contribuiscono alle prestazioni. Come per ogni Aston Martin da competizione, alla fine stiamo prendendo un veicolo estremamente performante e adattando le sue caratteristiche e capacità ai requisiti del regolamento, ottimizzando le opportunità di prestazioni. Abbiamo intrapreso tutto questo lavoro fianco a fianco con lo studio di design di fama mondiale di Aston Martin e con Aston Martin Performance Technologies che ha assunto un ruolo principale nello sviluppo.

LA STAGIONE SPORTIVA 2025 DI ASTON MARTIN

La Aston Martin Valkyrie che prenderà parte alla stagione 2025 del WEC debutterà in pista con due esemplari iscritti dal team ufficiale Aston Martin THOR alla 1.812 Km del Qatar in programma il 28 febbraio, evento di apertura del World Endurance Championship.

Adrian Hallmark, Chief Executive Officer di Aston Martin Lagonda, ha dichiarato:

Questo è un momento di orgoglio per Aston Martin. Tornare a lottare per gli onori assoluti alla 24 Ore di Le Mans è al centro dei nostri valori e segna una pietra miliare nella nostra tradizione automobilistica. Essendo l'unica hypercar nata dalla strada per sfidare ai vertici delle corse di auto sportive sia nel WEC che nell'IMSA, la Valkyrie è l'incarnazione della nostra etica sportiva duratura, che ha definito il marchio per più di un secolo.

 

Nel WEC e nella 24 Ore di Le Mans, Aston Martin schiererà un equipaggio tutto "british". Infatti, Harry Tincknell, l'ultimo vincitore britannico della gara di durata de La Sarthe, sarà affiancato dal promettente connazionale Tom Gamble sulla Valkyrie #007 per l'intera stagione WEC. La vettura gemella, la numero #009, sarà guidata invece dal danese tre volte campione del mondo FIA GT, Marco Sorensen,  e dal vincitore della classe WEC LMGT3, lo spagnolo Alex Riberas.

Nell'IMSA saranno impegnati al volante della Valkyrie il britannico Ross Gunn, già in corsa nel campionato IMSA GTD Pro 2024, e il campione canadese della classe GTD 2022, Roman De Angelis. I due piloti gareggeranno per l'Aston Martin THOR Team #23 iscritto nella classe GTP. Da notare inoltre che sia Gunn che De Angelis faranno il loro ingresso nel WEC in occasione della 24 Ore di Le Mans, dove completeranno la line-up di tre piloti prevista per la celebre gara in programma il 24 e 25 giugno 2025.

Ricordiamo che la stagione 2025 del WEC sarà composta da otto appuntamenti. Dopo la già menzionata partenza in Qatar, i motori saranno protagonisti a Imola, Spa-Francorchamps, Le Mans, Interlagos, Austin, Fuji e Bahrain.

Il campionato nordamericano IMSA WeatherTech SportsCar 2025 prenderà invece il via il 12 marzo con la partenza della 12 Ore di Sebring. A questo appuntamento seguiranno altri dieci eventi, tra cui la Petit Le Mans di Road Atlanta e le tappe di Long Bech, Laguna Seca, Watkins Glen e Indianapolis.

OLTRE 15.000 KM DI TEST PER LA VALKYRIE

La Aston Martin Valkyrie ha superato un programma di test e prove in pista necessario ad affinare tutti gli aspetti tecnici prima del debutto ufficiale in gara. La vettura da corsa inglese è stata presa infatti in consegna dal team The Heart of Racing che l'ha sottoposta ad un programma di valutazione di oltre 15.000 chilometri.

I primi test in pista sono iniziati nel Regno Unito, sui tracciati di Donington park e Silverstone, per poi passare in Italia, a Vallelunga, e in Spagna, a Jerez. Le prove sono quindi proseguite in Bahrain, Qatar, Road Atlanta, Sebring e Daytona.

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