
Nissan 06 Mar
Preannunciato dal concept Nissan IMQ svelato al Salone di Ginevra, il sistema ibrido e-POWER del costruttore giappponese arriverà in Europa entro il 2022. A dichiararlo ufficialmente è Roel de Vries, Corporate Vice President di Nissan, in occasione della kermesse elvetica.
L'elettrico con range extender (ovvero un piccolo motore a benzina che ricarica le batterie per alimentare quello elettrico) è una tecnologia - applicata nella produzione in serie all'inizio di questo decennio con la Chevrolet Volt e la gemella Opel Ampera e in seguito da BMW i3 REX - che permette di ridurre in modo importante i consumi di carburante fossile, garantendo al contempo il piacere di guida tipico delle auto elettriche.
Quello di Nissan prende il nome di e-POWER, beneficiando dell'esperienza accumulata nel corso degli ultimi 10 anni con la LEAF, l'auto elettrica più venduta al mondo (recentemente ha superato le 400.000 unità vendute a livello globale): in sostanza, il sistema è costituito da un motore a benzina che muove un generatore elettrico, un inverter e una batteria che dà energia al motore elettrico, il cui compito è quello di fornire trazione alle ruote. Il motore a benzina, scollegato dalle ruote, mantiene costantemente una velocità ottimale, garantendo una maggiore efficienza dei consumi e un calo delle emissioni rispetto a un tradizionale motore a combustione interna.
In Giappone, e-POWER è già presente sotto al cofano di Nissan Note e Nissan Serena: oltre il 70% di Note e quasi il 50% di Serena venduti nel Paese sono versioni e-POWER. In Europa, come annunciato, lo sbarco è previsto entro il 2022, anno in cui le vendite dei veicoli elettrificati Nissan risulteranno quintuplicate rispetto ad oggi, con una quota doppia rispetto alla media del mercato. A questo punto scatta il "toto-modelli": visto il concept IMQ, è probabile che il primo modello Nissan ad adottare il sistema e-POWER sia proprio un crossover, magari la prossima generazione di Qashqai...
Commenti
"Le turbine hanno quel rendimento, non i generatori."
Si, è quello che ho scritto.
per il carbone ci stiamo attrezzando
Le turbine hanno quel rendimento, non i generatori.
I generatori vengono fatti girare dalle turbine.
Comunque, un rendimento fisso del 30% è veramente tanta cosa per un comune motore termico, visto che efficienze simili ci sono solamente in condizioni ottimali. Nell'uso comune, se l'efficienza è la metà è già tanto...
per me il tempo non conta. Io vivo e vivrò millenni...non come voi esseri inferiori.
Firmato ODO.
L'efficienza di un motore di quel tipo, probabilmente è pure superiore al 35%, ma se consideri un efficienza del 95% (valore ottimistico) per ognuno dei passaggi, fai in fretta ad avere un rendimento finale inferiore al 30%.
35*0.95*0.95*0.95=30%
E quindi torniamo al discorso del "mild hybrid".
So che Mazda ci sta lavorando per un suo utilizzo come range extender, non so che efficienze sarà in grado di raggiungere in un utilizzo così specifico (comunque inferiore alle turbine), sicuramente la sua progettazione richiede un know-how che Mazda ha, ma le altre case no, per cui penso che se io dovessi progettare qualcosa di cui so poco, mi indirizzerei sulla soluzione più semplice (turbina) e più efficiente.
La Techrules sta mettendo in commercio una turbina da 15kw, vediamo se qualche costruttore deciderà di adottarla.
E invece il senso ce l'ha eccome vista la grandissima efficienza dei generatori e della carica-scarica della batteria.
In questo modo il motore termico sta sempre alla sua massima efficienza del 30-35%, se anche le perdite totali fossero del 20%, si avrebbe comunque un grossissimo aumento di efficienza specialmente nelle tratte urbane e a medio-bassa velocità
Come vedi un piccolo motore rotativo non esasperato nelle prestazioni?
E' una tecnologia che non ha molto senso (per di più neanche plug-in).
Le perdite che si hanno nei passaggi tra motore endotermico -> generatore -> batteria -> motore elettrico, non compensano i vantaggi dell'avere un motore che giri a "punto fisso", un mild hybrid a 48v ha all'incirca lo stesso rendimento con meno costi.
Ha invece senso se al posto del motore endotermico si utilizza una turbina (efficienza molto più elevata) come fa la Techrules.
le petroliere hanno costi di acquisto e gestione enormi quindi le compagnie che la comprano le sfruttano fino all'ultimo
Dopo ieri questa dovrebbe essere la conferma che per te il tempo corre davvero veloce ;)
Perchè come giustamente fa notare Ginomoscerino la nave sta sversando petrolio da un mese, siamo già ad 80 tonnellate.
Per avere un'idea (vaga, perchè la tecnologia è ben più avanzata) sulla "proiezioni sui consumi" di elettricità, basta guardare indietro e vedere quanto consumavano vent'anni fa i motori a scoppio.
Oltre al fatto che dubito che tra vent'anni, ci saranno in circolazione tante auto quante ce ne sono oggi.
sono d'accordo sul fatto che occorre abbattere drasticamente gli inquinanti, ma parlando di auto elettriche vorrei vedere le proiezioni sui consumi da qui a venti anni, quando ci saranno colonnine in ogni piazza cittadina e impianti di almeno 6 kw in tutti i garage
Invece ci possiamo permettere di essere uno dei Paesi con le prime due città (Milano e Torino) col maggior numero di morti premature, in rapporto alla popolazione, a causa dell'inquinamento da autotrasporto?
Come pubblicato di recente dal ICCT (che ricordo è l'associazione che scoperchiò il dieselgate):
"The urban areas with the highest number of transportation-attributable air pollution in 2015 were Guangzhou, Tokyo, Shanghai, Mexico City, Cairo, New Delhi, Moscow, Beijing, London, and Los Angeles. By contrast, when normalized by population, the urban areas with the highest number of transportation-attributable air pollution deaths per 100,000 people were Milan, Turin, Stuttgart, Kiev, Cologne, Haarlem, Berlin, Rotterdam, London, and Leeds."
https://www.theicct.org/publications/health-impacts-transport-emissions-2010-2015
p.s.
Noi potremmo benissimo essere uno di quei Paesi che potrebbe fare a meno di altre centrali termoelettriche, anche se una centrale a gas è più efficiente di qualsiasi motore a scoppio, anche di quelli a metano.
Più che altro il problema sono le petroliere che spesso assomigliano più a dei relitti galleggianti. Poi bisogna vedere quali e quanti paesi potranno permettersi di fare a meno delle centrali termoelettriche, specialmente a fronte di un aumento della domanda di elettricità che inevitabilmente scaturirà a seguito della diffusione di massa delle auto elettriche
le obiezioni solitamente sono:
ma faccio 60k km al giorno e l'elettrica non ha autonomia
costa quanto una ferrari
è impossibile ricaricarsela a casa
le colonnine sono fantasmi
per produrre energia elettrica devo bruciare il carbone
in verità la situazione è peggiore, è da febbraio che la nave è incagliata
Oggi una petroliera ha perso petrolio vicino alle isole salomone dove ci sta una barriera corallina.
Continuiamo con i carburanti fossili, mi raccomando.
Direi ottime. Finchè sei in città vai in solo elettrico, quando devi fare viaggi lunghi fai il pieno di benzina (e hai comunque consumi ridotti grazie al fatto che l'efficienza è sempre massima)