Self service metano: cosa c'è da sapere | Corsi, formazione, portale
Come funziona la modalità self service per le auto a metano, resa possibile dal decreto varato lo scorso marzo
Il self service per le auto a metano è tecnicamente una realtà nel nostro Paese: presto, i "metanisti" saranno liberi di fare un pieno di gas in totale autonomia, a qualsiasi ora del giorno e della notte.
SELF SERVICE METANO 2019: ORA È POSSIBILE
Questo è reso possibile dal decreto "12 marzo 2019", pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 marzo 2019, all'interno del quale sono state elencate alcune modifiche ed integrazioni al decreto 24 maggio 2002 "Norme di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione".
Tale decreto modifica la norma riguardante l’esercizio degli impianti di distribuzione stradale del metano ("gas naturale per autotrazione"), disposizione che permetterà il rifornimento di metano in modalità self-service. Nel documento, che potete consultare integralmente QUI, vengono specificate le norme di sicurezza e i requisiti tecnici necessari per poter attuare il servizio di rifornimento senza la necessità di un operatore.
SELF SERVICE METANO: I REQUISITI DEI DISTRIBUTORI
Il decreto approfondisce ogni singolo aspetto tecnico relativo alla sicurezza degli impianti non presidiati, ovvero quelli che potranno erogare il metano senza che sia presente un operatore. Prima di tutto,
Gli apparecchi di distribuzione automatici asserviti ad un dispositivo self-service devono essere dotati di pistola di erogazione conforme a quanto specificato dal regolamento ECE-ONU R110 e adatta all'alloggiamento del connettore di carica di qualsiasi veicolo alimentato a gas naturale, che sia conforme alle norme ISO 15501-1 e ISO 15501-2.
Dovrà inoltre essere installato un sistema di comunicazione remoto, attivabile mediante un apposito pulsante o attraverso la chiamata ad un numero telefonico chiaramente esposto, con un centralino dedicato attivo h24, che consenta all'utente di ricevere assistenza all'operazione di rifornimento (oltre che di segnalare un incidente o una situazione di emergenza). Il personale del centralino dovrà essere a sua volta formato con l'ottenimento di un "attestato di idoneità tecnica".
Sull'apparecchio di distribuzione automatico asservito ad un dispositivo self-service devono essere previsti dispositivi di segnalazione per il corretto riposizionamento della pistola di erogazione nell'apposito alloggiamento. Inoltre, in posizione ben visibile, dovranno essere esposti dei cartelli che riproducano uno schema di flusso dell'impianto gas ed una planimetria dell'impianto di distribuzione evidenziando anche i comandi di emergenza. Non cambiano le regole base per la sicurezza, tra cui il divieto di utilizzare telefoni cellulari, di fumare (anche sigarette elettroniche) e di accendere il veicolo durante il rifornimento.
IMPIANTO PRESIDIATO O NON PRESIDIATO?
Quando si parla di rifornimento self service di un'auto a metano è importante distinguere le due situazioni di utilizzo:
- Rifornimento di metano self service presso gli impianti di gas di tipo presidiato
- Rifornimento di metano self service presso gli impianti di gas di tipo non presidiato
Nel primo caso è presente un addetto in grado di intervenire con cognizione di causa e tempestivamente in caso di emergenza. A tal fine l'addetto deve seguire un corso antincendio per attività a rischio di incendio elevato, come previsto dalla legge. Nel secondo caso – che è quello che alla fine interessa di più gli automobilisti – è consentito il rifornimento in modalità self service alle seguenti condizioni:
- gli impianti devono essere dotati di un sistema di videosorveglianza che consenta la visione dell'apparecchio di distribuzione, della zona di rifornimento dei veicoli, della targa e del veicolo che ha effettuato il rifornimento;
- gli impianti siano dotati di un sistema di riconoscimento dell'utente, che viene identificato mediante l'inserimento dello strumento di pagamento elettronico (una carta associata all'utente) che fornisce il consenso all'erogazione del gas;
- gli utenti che intendono usufruire della modalita self service, devono essere preventivamente formati in merito alle modalità di rifornimento, nonché alle nozioni di sicurezza.
SELF SERVICE METANO: REGISTRAZIONE E FORMAZIONE
Gli automobilisti che vorranno rifornire da sé la propria auto a metano dovranno prima di tutto registrarsi all'interno di una specifica banca dati messa a punto dal Ministero dell'Interno, attraverso modalità condivise con i Ministeri dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Il portale telematico al momento non è ancora stato attivato, ma quando lo sarà si troverà sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
In alternativa la registrazione puo' essere effettuata su portale telematico implementato da una societa' regolata dall'Autorita' di regolazione per energia reti e ambiente, che opera nel settore delle infrastrutture del gas presente su tutto il territorio nazionale, ovvero in subordine, sul portale di un sito internet di un organismo che opera nel settore delle infrastrutture del gas presente su tutto il territorio nazionale, previo assenso del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
La formazione potrà avvenire secondo due modalità:
- istruzione effettuata presso un distributore di gas naturale per autotrazione con impianto self service a cura del gestore o di personale dallo stesso delegato, che deve prevedere anche un addestramento sul corretto utilizzo del distributore self service e deve essere accompagnata da apposito opuscolo dimostrativo;
- istruzione effettuata avvalendosi di un "tutorial" online, almeno in lingua italiana ed inglese, disponibile sul portale sopracitato.
In entrambi i casi, l'utente dovrà dichiarare di essere stato adeguatamente istruito sulle modalità di effettuazione del rifornimento self service.
SELF SERVICE METANO: COME FUNZIONA IN FRANCIA
In attesa di poterlo provare in Italia, nel corso di un weekend a Nizza ho avuto modo di provare per la prima volta a rifornire in autonomia un'auto a metano, la Seat Ibiza TGI (QUI la recensione della compatta a metano). Un'esperienza semplice e intuitiva: tutto avviene tramite un totem in cui basta inserire la carta di credito o il bancomat e selezionare il tipo di metano erogato. Una volta confermata l'erogazione, basta estrarre la "pistola" dall'apposito supporto, connetterlo al bocchettone di rifornimento della vettura, ruotare una manopola seguendo le istruzioni per bloccarlo e avviare l'erogazione tramite un pulsante.
Massima sicurezza (il dispositivo è semplice e intuitivo nell'utilizzo, non si può sbagliare), meno di 10 minuti per sbrigare il tutto e la libertà di fare metano da sé a qualsiasi ora del giorno e della notte. E allora mi chiedo: è davvero così difficile pensare di replicare un tale sistema anche in Italia? Perché stiamo aspettando tanto?
Per tutte le altre informazioni sulla mobilità a metano vi lasciamo alla nostra guida sulle auto a metano, costi e manutenzione.