Auto elettriche, a Londra le colonnine di ricarica sono integrate nei marciapiedi
A Londra si sperimentano nuove modalità per integrare le colonnine nell'arredamento urbano
Dopo i lampioni "smart" con presa di ricarica per auto elettriche, la città di Londra propone una nuova idea di integrazione tra l'ambiente urbano e le infrastrutture di ricarica, un aspetto che diventerà di fondamentale importanza quando tutti gli automobilisti del Regno Unito non potranno più acquistare veicoli con motori a scoppio | UK: stop alla vendita di diesel, benzina e ibride dal 2040.
Come riporta AutoExpress, la società britannica Connected Kerb ha ideato e installato a Londra il suo primo sistema di ricarica per veicoli perfettamente integrato con l'arredamento urbano. Si tratta di postazione discreta, posizionata quasi a filo del marciapiede, con una presa in grado di ricaricare un veicolo elettrico erogando una potenza massima compresa tra i 3 kW e i 7 kW. Insufficiente per ricaricare al 100% un'auto elettrica in tempi non biblici, ma sicuramente utile per i "rabbocchi" (per esempio, i tassisti potrebbero sfruttarla durante le brevi pause tra un cliente e l'altro).
Installata nella Borough Road (a sud di Londra) con il patrocinio di The Southwalk Council e il finanziamento di Virgin Media e National Grid, questa colonnina "invisibile" è realizzata partendo da materiali riciclati ed è dotata – come accade per i pali della luce "intelligenti" installati di recente a Verona – di hotspot Wi-Fi e di sensori per il controllo del traffico e meteo. Qualche dubbio rimane invece sul posizionamento raso terra della presa, che costringerà gli automobilisti a chinarsi per inserire il cavo di ricarica (notare nell'immagine qui sopra la differente altezza del "bocchettone" rispetto ad una colonnina classica).
Connected Kerb, che nel 2018 vinto il premio Urban Innovation conferito dal Sindaco di Londra Sadiq Khan, godrà del supporto dell'amministrazione della Capitale britannica, che attualmente sta collaborando con le aziende del settore per costruire una rete di ricarica capillare in vista dei sempre più stringenti limiti alla circolazione dei veicoli non elettrici.
