Guida autonoma: joint venture tra SoftBank e Toyota per nuovi servizi di mobilità
Joint venture fra SoftBank e Toyota per sviluppare la guida autonoma e nuovi servizi di mobilità.
SoftBank si allea con un altro costruttore automobilistico per quanto concerne la guida autonoma: dopo l'accordo con la General Motors, la multinazionale giapponese ha stretto un accordo strategico con la Toyota per sviluppare nuovi servizi di mobilità e implementare lo sviluppo della guida senza conducente.
Le due aziende hanno creato MONET Technologies Corporation con un investimento iniziale di 2 miliardi di yen, in attesa di stanziarne altri 10 miliardi nei prossimi anni. L'obiettivo della joint venture (partecipata dalla Softbank con il 50,25% del capitale e con il restante del 49,75% da Toyota) è quello di concentrarsi fino al 2020 sul lancio del ride hailing in Giappone, mentre negli anni successivi sullo sviluppo di soluzioni per la mobilità, anche all'estero, con l'impiego di veicoli elettrici e autonomi basati su e-Palette, concept presentato da Toyota lo scorso gennaio al CES di Las Vegas.
SoftBank scende dunque ancora in campo nell'ambito dell'auto del domani, sia in maniera diretta che indiretta col fondo di investimenti SoftBank Vision Fund. Il colosso giapponese guidato da Masayoshi Son nel periodo estivo ha investito 2,5 miliardi di dollari per lo sviluppo e la commercializzazione dei veicoli automatizzati della General Motors su larga scala nel 2019, destinando le risorse alla GM Cruise Holdings, divisione proprietaria della Cruise Automation, e alla Strobe. Inoltre, da gennaio è il principale azionista di Uber, mentre a marzo ha siglato un accordo con Didi Chuxing, il colosso cinese del ride hailing che ha rilevato le attività di Uber nel Paese. Infine, da segnalare gli investimenti nei ride sharing di Grab e Ola.