Bosch: l'elettrificazione dei camion arriva dai semirimorchi
Al Salone di Hannover Bosch presenterà una soluzione per elettrificare i camion esistenti partendo dai semirimorchi
In occasione dell'IAA Commercial Vehicles di Hannover (20-27 settembre) Bosch svelerà un nuovo sistema di elettrificazione per i camion, anche non nuovi. Questo è reso possibile dalla presenza di un nuovo powertrain elettrico installabile negli assi dei semirimorchi.
A differenza di quanto avviene attualmente, nel prossimo futuro di Bosch anche i semirimorchi saranno in grado di generare elettricità dalle frenate, energia che verrà poi restituita per fornire trazione all'asse e, di conseguenza, una spinta in più all'intero autoarticolato, aumentando le prestazioni ma soprattutto riducendo i consumi e le emissioni di CO2.
A questo si aggiunge la possibilità di fornire energia al semirimorchio nel caso in cui questo fosse dotato di una cella refrigerata: in tal caso, Bosch sostiene che si potrebbero risparmiare fino a 10.000 euro l'anno (o 9.000 litri di gasolio), a cui aggiungere un ulteriore 4% in meno dei costi di gestione derivanti dall'aiuto che il motore elettrico darà nelle fasi di partenza e accelerazione.
Un altro vantaggio rappresentato dal semirimorchio autoalimentato è la significativa riduzione del rumore dovuto al sistema di raffreddamento, in quanto non più dipendente dal gasolio, e questo permette ai camionisti di effettuare consegne in ambito urbano facendo meno rumore.
E poi ci sono i vantaggi logistici: l'elettrificazione del semirimorchio permette a chi gestisce le flotte di fare un passo in avanti verso l'automazione dei semirimorchi stessi, per esempio per agevolare le operazioni di parcheggio senza la necessità di una motrice.
Bosch offrirà il proprio asse elettrificato anche come soluzione aftermarket, per rendere "smart" ed efficienti gli autoarticolati esistenti. Il sistema prevede la presenza di uno o due motori elettrici SMG180 (già presenti in numerosi modelli di auto ibride ed elettriche, tra cui i furgoni StreetScooter del servizio postale tedesco), che si attivano per rigenerare l'energia cinetica di una frenata o una discesa. Questa energia viene recuperata e stoccata in una batteria ad alto voltaggio. A queste componenti si aggiungono un inverter e una centralina di controllo (VCU).
Secondo le stime di Bosch, il costo di installazione dell'asse elettrificato (non ancora ufficializzato) si ripagherà entro un massimo di due anni, un dato calcolato ipotizzando la presenza di un semirimorchio refrigerato.