Ex dipendente Apple sotto accusa dall'FBI: rubati segreti sulla guida autonoma
Rubati i segreti del progetto "guida autonoma" di Apple
Si chiama Xiaolang Zhang l'ingegnere cinese, ex dipendente di Apple, accusato dall'FBI di aver rubato alcuni segreti commerciali riguardanti l'ancora top secret progetto di guida autonoma di Cupertino. Secondo l'accusa, Zhang avrebbe scaricato un documento contentente informazioni sensibili con l'obiettivo (secondo l'accusa) di condividerle con la startup cinese Xiaopeng Motors.
Zhang, che dal 2015 alla fine di maggio 2018 si è occupato di progettare e testare alcune schede di circuiti relativi alla piattaforma di guida autonoma Apple, avrebbe rassegnato le proprie dimissioni a maggio, dopo un mese di assenza causa paternità, comunicando al proprio supervisor di Apple che sarebbe tornato in Cina per stare vicino alla madre malata. Nel paese natale, secondo quanto comunicato a Apple, Zhang avrebbe dovuto iniziare a lavorare per Xiaopeng, giovane marchio automobilistico nell'orbita Alibaba che si è presentato al mondo negli scorsi mesi con una serie di prototipi elettrici a guida autonoma "anti Tesla".
Il comportamento evasivo di Zhang ha destato più di un sospetto al supervisor, che ha dunque chiamato un membro della Product Security Division per chiedere all'ingegnere di mettere a disposizione il contenuto dei due telefoni aziendali e del PC. Un'analisi forense ha stabilito che l'attività di Zhang sul server aziendale nei giorni immediatamente precedenti le dimissioni fosse "cresciuta esponenzialmente rispetto ai primi due anni di lavoro", e soprattutto che la maggior parte dell'attività fosse legata a "ricerche specifiche e download di numerose pagine di informazioni" dai database confidenziali a cui aveva accesso.
Secondo Apple, inoltre, Zhang sarebbe stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso mentre usciva dal laboratorio dedicato alla guida autonoma con alcune attrezzature (una tastiera, dei cavi e una scatola di grandi dimensioni), aspetto confermato dallo stesso Zhang. Secondo l'analisi forense, di 40 GB di dati rubati, il 60% conteneva informazioni "altamente problematiche".
Risultato? Zhang si è licenziato volontariamente, mentre da Apple è partita una denuncia all'FBI, che a sua volta ha emanato un avviso di garanzia per Zhang. L'arresto è avvenuto lo scorso 7 luglio, poco prima che Zhang potesse prendere un volo per Pechino. L'ex dipendente ora rischia 10 anni di carcere e una maxi multa di 250.000 dollari.