Punti di ricarica obbligatori nelle nuove abitazioni: la proposta UK
Il Regno Unito spinge sulla mobilità elettrica
Road to Zero: così il Governo di Theresa May ha chiamato il report presentato stamani per spiegare in che modo il Regno Unito si prepara verso l'ambizioso obiettivo di vietare la vendita di automobili a combustione interna (ibride comprese) a partire dal 2040.
Un traguardo senza dubbio difficile da raggiungere, ma non impossibile se supportato da una politica adeguata che promuova l'acquisto di auto elettriche e privilegi rispetto ad altri chi prenderà la pionieristica decisione di acquistare un'auto a zero emissioni locali in favore di una diesel o benzina.
Uno degli elementi imprescindibili di questa politica è un massiccio piano che incentivi l'installazione capillare dei punti di ricarica. Per questo, tra i primi punti del report vi è l'intenzione di rendere obbligatoria la presenza di colonnine o wallbox nelle abitazioni di nuova costruzione o ristrutturazione in Inghilterra, anche se non sono state fornite tempistiche in merito. I punti di ricarica, inoltre, dovranno essere installati anche in tutte le principali stazioni di servizio posizionate in corrispondenza delle strade ad alto scorrimento.
Nel documento, sottoscritto dal Segretario di Stato per i Trasporti Chris Grayling, il Governo afferma di voler stanziare 400 milioni di sterline (circa 450 milioni di euro) da destinare alle aziende che producono e installano i punti di ricarica, e allo stesso tempo non mancheranno fondi per incentivare i privati a dotare la propria abitazione di una colonnina.
Tra le proposte figura anche quella di dotare tutti i nuovi lampioni di prese di ricarica per veicoli elettrici (ne abbiamo parlato qui), mentre per quanto riguarda i metodi di ricarica alternativi si segnala lo stanziamento di 40 milioni di sterline per l'applicazione di sistemi di ricarica wireless a basso costo.