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Tutti i numeri del metano, il carburante dal potenziale inespresso

Il metano oggi registra pochi numeri e solo in Italia, ma con l'arrivo di nuovi modelli e la discesa del diesel potrebbe rappresentare una soluzione intelligente per tanti automobilisti

Tutti i numeri del metano, il carburante dal potenziale inespresso
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 2 lug 2018

Sembrava destinato all'oblio, scalfito da vendite che, in Italia, nel 2017 hanno registrato valori inferiori alla metà rispetto a quelle di soli 3 anni prima, e invece il metano potrebbe godere di nuova linfa vitale grazie agli ingenti investimenti che il Gruppo Volkswagen ha in programma nei prossimi 7 anni. 

In Europa, nel primo trimestre del 2018, le vendite di autoveicoli alimentati a gas naturale hanno subito un'impennata del 60% rispetto allo stesso periodo del 2017. A trainare le immatricolazioni ci sono da una parte l'offerta sempre più ricca e variegata del Gruppo tedesco, dall'altra la recettività del mercato italiano, primo mercato in Europa. 

Italia leader europeo del metano

Nel nostro paese, infatti, secondo quanto riporta Automotive News (dati JATO Dynamics) sono state immatricolate 12.029 vetture (+155%), una fetta consistente delle 19.496 totali registrate in tutta Europa. In Italia le auto a metano vanno così forte che il Gruppo Volkswagen ha dovuto sospendere le vendite di Golf e Polo TGI negli scorsi mesi (ad oggi, invece, la situazione pare essere tornata alla normalità) a causa dell'eccessiva richiesta.

L'Italia stacca il secondo mercato europeo – la Germania – con vendite cinque volte superiori (i tedeschi che hanno scelto una vettura a metano nel Q1 2018 sono stati circa 2.700). Al terzo e quarto posto, con circa 1.000 unità immatricolate, si piazzano Belgio e Spagna, mentre tutte le altre della top 10 si posizionano tutte ampiamente sotto la soglia dei 1.000 veicoli (la decima in classifica, la Slovacchia, si limita a 44 veicoli). Il Bel Paese si distingue anche per il primato delle vendite di auto a GPL: 34.013 veicoli immatricolati nel Q1 2018 contro i soli 2.167 della Polonia, secondo mercato in Europa.

Il gruppo Volkswagen ha la gamma più completa

Il modello a metano più richiesto in Europa è la Volkswagen Golf TGI (4.518 esemplari), vettura disponibile con il propulsore 1.4 turbo benzina da 110 CV abbinato al cambio manuale oppure al doppia frizione DSG (anche in versione familiare Variant). Seguono a ruota le "cugine" del Gruppo Skoda Octavia (2.775) e Seat Leon (2.010). Quarto posto per la prima italiana in classifica, la Fiat Panda Natural Power (1.645 unità). E nella top 10 l'unica altra italiana presente è la vetusta Fiat Punto, ottava con 842 unità.

In un mercato italiano leader indiscusso nelle alimentazioni alternative (gas GPL e metano) stupisce l'assenza in FCA di una gamma di prodotti in grado di reggere la concorrenza del Gruppo Volkswagen. A metano, infatti, sono disponibili solamente Fiat Panda, Fiat Punto, Fiat Qubo, Fiat 500L, Fiat Doblò e Lancia Ypsilon. Assenti station wagon e cambio automatico. 

Ingenti invece gli investimenti in arrivo per quanto riguarda il gruppo VAG, con il marchio SEAT responsabile dello sviluppo delle soluzioni per la mobilità a metano. Una delle vetture più interessanti previste per i prossimi anni, tuttavia, sarà una Skoda, la versione di serie del prototipo Vision X svelato allo scorso Salone di Ginevra: in forse la combinazione dell'ibrido al metano, confermata invece la presenza del nuovo motore 1.5 TGI da 130 CV, destinato anche alle future vetture del Gruppo).

Quota di mercato irrisoria

Secondo quanto riporta Automotive News, anche Renault (forse con Dacia) starebbe vagliando l'ipotesi di lanciarsi nel mercato delle auto a metano, parallelamente allo sviluppo della mobilità elettrificata. Lo stesso farà PSA, che ha incaricato Opel di dedicarsi allo sviluppo del metano. Mercedes-Benz, che sul metano aveva puntato molto all'inizio degli anni 2000 con due generazioni di Classe E e Classe B, avrebbe invece preferito orientare tutte le proprie energie sull'ibridazione del diesel e sullo sviluppo dell'elettrico.

Nonostante le premesse, le vendite delle auto a metano in Europa contano molto poco in termini di quota di mercato sul totale (inferiore allo 0,5%, ossia meno delle ibride e addirittura delle elettriche), ma le condizioni precarie del diesel e la stretta sulle emissioni di CO2 promessa dall'Unione Europea prospettano un futuro di crescita per le vetture alimentate a gas naturale.

Secondo Romain Gillet, analista di IHS Markit, è possibile prevedere una forte crescita delle vendite di auto a metano nei prossimi quattro anni, "ma non ci aspettiamo che la quota di mercato superi l'1% delle vendite totali in Europa".

 

Auto a metano: vantaggi e svantaggi

Tra i vantaggi del metano si segnala prima di tutto il prezzo alla pompa: con circa 1 euro al kg in Italia, il metano consente di risparmiare oltre il 50% rispetto al gasolio e ancora di più rispetto alla benzina.

In più, numerosi studi dimostrano che le vetture alimentate a gas naturale riescano ad abbattere le emissioni di CO2 in modo significativo rispetto a vetture equivalenti a benzina e gasolio: si parla di una riduzione del 25% della CO2 e addirittura dell'85 degli ossidi di azoto (fonte: presentazione gamma TGI di febbraio 2018).

Tra gli svantaggi, invece, oltre ad un'autonomia limitata (intorno ai 400-450 km nel migliore dei casi), è bene ricordare l'assenza di una rete infrastrutturale adeguata alla richiesta: tutto, come sempre, dipende però dalla zona in cui si vive. Al nord Italia, e in particolare in Lombardia, è possibile incontrare un distributore di metano ogni 20 km circa, mentre al Sud la situazione diventa più problematica. Per non parlare della Sardegna, dove non è presente alcun distributore.

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