Autovelox finti fuorilegge, ma ai comuni continuano a piacere
Non previsti dal Codice della strada, gli autovelox finti continuano a crescere in tutta Italia.
Ai comuni italiani continuano a piacere. Sono l'incubo peggiore di ogni automobilista, il più delle volte costretto a rallentare per evitare una possibile multa con possibili e rischiose inchiodate: stiamo parlando degli autovelox falsi, le colonnine arancioni posizionate dai vigili urbani che invitano gli utenti a viaggiare al di sotto dei 50 km/h per evitare sanzioni. Sanzioni che, però, potrebbero non arrivare in quanto apparecchi non consentiti dal Codice della strada.
Questi totem non sono omologati. Anzi, non potranno mai essere omologati. Per una ragione semplice: non sono previsti dal Codice della strada. Queste segnalazioni non rientrano tra quelle previste dalla legge. Per questo motivo già più volte ne abbiamo sconsigliato l’utilizzo,
spiega il dipartimento del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, tuttavia senza precisare che siano illegali. Non lo sono infatti, ed è questo espediente che permette ai vigili urbani di impiantare gli autovelox sulle strade come deterrente nonostante il rischio di provocare unicamente pericoli alla circolazione.
Qualora venissero adoperati per controllare la velocità dovranno essere equipaggiati con un dispositivo omologato e al fianco di essi dovrà essere presente una pattuglia per informare i conducenti dell'attività di tutela della sicurezza. Fino ad allora le colonnine svolgeranno la stessa funzione di un cartello stradale.