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Incidente Uber, parla Aptiv: "sistemi di sicurezza disattivati"

Secondo Aptiv, che fornisce a Volvo i sistemi di sicurezza in commercio, Uber avrebbe disattivato gli ADAS di base, che avrebbero potuto evitare l'impatto.

Incidente Uber, parla Aptiv: "sistemi di sicurezza disattivati"
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 28 mar 2018

Sono in tanti a chiedersi come mai il sistema di guida autonoma di Uber, montato a sua volta su una Volvo XC90 infarcita di ADAS, non sia riuscito ad evitare l'impatto che domenica scorsa è costato la vita ad una donna in Arizona. In questo articolo abbiamo provato a calcolare gli spazi necessari ai sistemi di sicurezza attiva di cui è dotata la Volvo XC90 in questione (ma anche tante altre auto meno costose oggi in commercio), dimostrando con una buona approssimazione che l'incidente poteva essere evitato.

Quei calcoli, tuttavia, si basavano su una condizione scontata: l'adeguato funzionamento dei sistemi di sicurezza attiva avanzati (ADAS) come la frenata automatica con riconoscimento dei pedoni, dispositivi presenti ormai sulla maggior parte dei veicoli di nuova progettazione. Secondo Aptiv – l'azienda che fornisce a Volvo e a tante altre case automobilistiche i sensori alla base degli ADAS – questi sistemi sarebbero invece stati disattivati da Uber.

Questa affermazione arriva con cognizione di causa, in quanto Aptiv – come del resto ha fatto Intel – ha ricostruito con il proprio software gli attimi immediatamente precedenti l'impatto in laboratorio per cercare di capire cosa sia andato storto.

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ADAS disattivati

Dai risultati della simulazione è emerso che Uber avrebbe disattivato i sistemi di sicurezza presenti di serie sulla Volvo XC90 in questione. Tali sistemi includono i sensori radar e la telecamera, elementi alla base dei sistemi di frenata automatica d'emergenza, del cruise control adattivo e del sistema di guida assistita Pilot Assist. Il motivo di questa disattivazione è comprensibile: Uber potrebbe aver voluto testare il proprio sistema di guida autonoma senza l'intervento degli ADAS di Volvo-Aptiv. La simulazione – basata sul video a bassa qualità diffuso dalla Polizia di Tempe – ha comunque certificato che, se non fossero stati disattivati, questi sistemi di sicurezza sarebbero stati in grado di riconoscere la donna e frenare la vettura.

La disattivazione dei sistemi di serie è una pratica consentita, in quanto la legge in Arizona ritiene sufficiente il fatto che il sistema di guida autonoma venga autocertificato da Uber e che al volante ci sia un operatore pronto a prendere il controllo della vettura in caso di emergenza. Purtroppo, come abbiamo visto nel video diffuso dalle autorità, il sistema di guida autonoma di Uber non ha funzionato e il conducente – distratto – non ha avuto modo di intervenire frenando.

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Difficile imputare il collaudatore

Su quest'ultimo aspetto si apre un'ulteriore questione che potrebbe gettare alcune ombre sull'operato di Uber: i turni dei collaudatori. Essere collaudatore per Uber è un lavoro indubbiamente stressante: a differenza di quello che potrebbe sembrare ad un'occhiata superficiale, un collaudatore di un'auto a guida autonoma è tenuto a mantenere un'attenzione maggiore in quanto, oltre a monitorare la strada per ore anche in condizioni di guida autonoma, deve inoltrare al team di sviluppo del software di guida autonoma le informazioni richieste. 

Purtroppo Uber non rilascia informazioni in merito ai contratti che legano i tester all'azienda (qualche ipotesi è stata formulata in questo articolo della CNN): non ci è dunque possibile sapere per quante ore lavori un collaudatore, né quante pause sia obbligato a fare durante i propri turni. In ogni caso, dal video è evidente che la vittima sia comparsa alla vista solo all'ultimo momento, quando ormai i riflessi umani non avrebbero potuto fare nulla per evitare l'impatto: solo un sistema di frenata automatica avrebbe potuto riconoscerla da lontano e attivare la frenata di emergenza, o per lo meno avvisare il conducente dell'ostacolo improvviso. O almeno, questo è quello che emerge dalle ricostruzioni finora eseguite da Intel e Aptiv.

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