Anche Porsche pensa ai taxi volanti per la mobilità di domani
Porsche ha detto no alla guida autonoma, ma l'idea di buttarsi nel settore dei servizi di trasporto senza conducente non sembra così lontana
Porsche dice no alla guida autonoma – da sempre – ma potrebbe non disdegnare l'idea di buttarsi nel segmento delle auto volanti per ampliare il proprio portfolio di servizi digitali. La digitalizzazione, Porsche non lo nasconde, è uno dei pilastri sui cui il costruttore di Zuffenhausen sta consolidando la propria crescita verso il mercato di domani. Dove l'automotive non sarà più costituito solamente da costruttori di vetture, ma da fornitori di servizi di mobilità.
Così, accanto alle sportive tradizionali – come la 911 992 – e quelle ibride/elettriche, Porsche potrebbe dare vita ad un servizio di taxi volanti. L'ideale, sostiene il responsabile delle vendite Detlev von Platen, intervistato dalla rivista tedesca Automobilwoche, per decimare i tempi di percorrenza di un tragitto A-B. Con un veicolo volante per il trasporto passeggeri, la distanza tra lo stabilimento di Zuffenhausen all'aeroporto di Stoccarda si ridurrebbe a circa 3 minuti e mezzo, contro la mezz'ora abbondante che sarebbe necessaria in auto.
L'idea di una Porsche a guida autonoma, come sappiamo, è sempre stata respinta dai responsabili del marchio, convinti che anche nel futuro sarà possibile godersi un viaggio a bordo di una Porsche assaporandosi il piacere di tenere in mano un volante. Questo potrebbe avvenire se il traffico lo consentisse. Se invece l'ingorgo fosse inevitabile, allora sarebbe inutile pensare di poter guidare. E così ci si arrenderebbe alla mobilità alternativa, quella che ti permette di aggirare il traffico semplicemente sorvolandolo. E allora, chi normalmente guida una Porsche, perché non dovrebbe trovare lo stesso standard qualitativo e anche su un taxi volante?
Pensare ad una Porsche volante e a guida autonoma potrebbe far male a più di un purista. Ma Porsche non è l'unica casa automobilistica pronta a investire nel settore del ride-sharing aereo. Oltre a Uber (con il progetto Elevate), ci stanno pensando seriamente anche in Daimler, che lo scorso agosto ha annunciato un investimento di 25 milioni di dollari in Volocopter, società specializzata nella realizzazione di veicoli VTOL (Vertical Take-Off and Landing vehicles). Per non parlare del gruppo Volkswagen con Italdesign, che allo scorso Salone di Ginevra ha presentato PopUp, una prima ipotesi di veicolo VTOL urbano condiviso. Una tendenza che verrà alimentata anche in occasione del prossimo Salone di Ginevra, in scena a partire da domani. Stay Tuned!