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Toyota Safety Sense: la tecnologia della seconda generazione

La suite di sicurezza attiva Toyota Safety Sense arriverà nel 2018 alla seconda generazione

Toyota Safety Sense: la tecnologia della seconda generazione
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 5 dic 2017

Da sempre all'avanguardia nella tecnologia applicata alle auto, Toyota annuncia la seconda genrazione di Toyota Safety Sense, evoluzione della suite di sicurezza attiva e guida semi-autonoma che arriverà nel 2018. Il piano prosegue quello del 2015, quando i giapponesi hanno deciso di democratizzare tali tecnologie su tutti i modelli.

L'anno prossimo, con la seconda generazione, arriveranno diversi affinamenti, a partire dall'hardware con l'unità di controllo che si fa più compatta e aumenta la capacità computazionale. 

Questo consentirà di migliorare i sistemi già disponibili: il Pre-Collision, l'anti-collisione, avrà quindi una capacità di reazione maggiore, consentendo il funzionamento a velocità più alte, mantenendo il rilevamento di veicoli e pedoni e includendo il riconoscimento dei ciclisti. A questo si aggiungono l'avviso di superamento di corsia, rilevamento dei segnali stradali e abbaglianti automatici.

La seconda generazione di Toyota Safety Sense migliora telecamera e radar ad onde millimetriche, cosa che permette di gestire il Cruise Control Adattivo. Il risultato è che il sistema Pre-Collisione (PCS) funziona dai 10 ai 180 chilometri orari rilevando i veicoli.

Inoltre la vettura frena automaticamente in caso di pedoni (di giorno e di notte) e ciclisti (solo di giorno) a velocità comprese tra i 10 e gli 80 chilometri orari. L'evoluzione del monitoraggio di corsia rientra sotto la sigla LTA e include il mantenimento automatico. Lo sterzo è gestito dal sistema che mantiene al centro della carreggiata la vettura. In più la nuova telecamera e gli algoritmi di gestione riconoscono il margine della strada anche quando, in rettilineo, non sono presenti le linee di demarcazione.

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