Suzuki Swift: ibrida e tecnologica per l'Europa
[caption id="attachment_170465" align="aligncenter" width="520"] Suzuki Swift 2017[/caption] Il 2016 è stato un anno impegnativo per Suzuki che ha rinnovato molto la sua gamma con l'arrivo della Baleno, della Celerio, della Ignis e del restyling della
Il 2016 è stato un anno impegnativo per Suzuki che ha rinnovato molto la sua gamma con l’arrivo della Baleno, della Celerio, della Ignis e del restyling della S-Cross. Anche il 2017 però inizia con il botto perché la tanto apprezzata Suzuki Swift si presenta a Ginevra con nuova piattaforma, nuovi motori (anche ibridi) e tanta tecnologia.
Addio spigoli
La carrozzeria della Suzuki Swift è stata cambiata di molto per rimetterla al pari delle concorrenti quali Citroen C3, Renault Clio o Kia Rio ed è meno spigolosa della precedente pur mantenendone gli stessi caratteri generali. Il frontale ha grossi gruppi ottici “spalmati" sugli angoli anteriori per dare maggiore senso delle proporzioni e la calandra Suzuki è ora più grande e verticale. Al posteriore si notano i cambiamento maggiori con nuovi gruppi ottici e portellone ammorbidito nelle forme dei lamierati ma anche soluzioni aerodinamiche già presente nella vecchia Swift. Questo per accentuare il carattere sportivo della segmento B giapponese e aumentarne l’efficienza in marcia – Suzuki dichiara un’auto più aerodinamica dell’8%.
Nuova piattaforma e c’è anche brida
La nuova Suzuki Swift è basata sulla piattaforma Heartect di nuova concezione ed è una bella notizia per vari motivi. L’auto è 10 mm più corta (Lunghezza: 3.840 mm; Larghezza: 1.735 mm; Altezza: 1.495 mm (2WD) 1.520 mm (4WD) Interasse: 2.450 mm) dell’attuale generazione ma con un passo più lungo di 20 mm che permette di creare maggior spazio nell’abitacolo e nel bagagliaio, che ora ha una capacità di 265 litri, 54 litri in più dell’attuale. Inoltre Suzuki SWIFT è 15 mm più bassa e 40 mm più larga, così da realizzare una distribuzione delle masse più efficiente accentuando le sue forme sportive e i suoi fianchi larghi. Inoltre l’auto pesa 840 Kg nella sua configurazione più leggera, il che aiuta a tenere bassi i consumi ma anche ad aumentare il piacere di guida.
I motori disponibili sono il 1.0 BoosterJet turbo a benzina a tre cilindri con 112 CV che Suzuki promette di aver migliorato in quello in cui i motori simili peccano: vibrazioni e rumorosità. Poco sopra c’è invece il 1.2 Dualjet a quattro cilindri. Questa unità, inoltre, è dotata di una valvola di ricircolo dei gas di scarico EGR con soppressione del battito e di doppia iniezione, che si combinano con altre caratteristiche per ottenere una riduzione media del 5% nei consumi rispetto al 1.2 Dualjet utilizzato sulla precedente Swift.
A disposizione ci sono poi il cambio manuale a 5 marce, il CVT o l’automatico a 6 marce.
Entrambi i motori possono essere abbinati all’ibrido SHVS creato da Suzuki che si basa su un circuito a 48 Volt con un piccolo motore generatore che aiuta il motore quando si riparte ai semafori o in manovra.
Tanta sicurezza attiva
Anche le utilitarie di segmento B ormai offrono i dispositivi di assistenza alla guida e Suzuki Swift non poteva essere da meno. Offre un innovativo sistema di rilevamento frontale (Forward Detection System) evoluto che attraverso una camera monoculare e un sensore laser svolge funzioni di sicurezza avanzate tra cui la frenata automatica d’emergenza automatica (che in Suzuki chiamano “attentofrena"), il mantenimento di corsia (“guidadritto") e gli abbaglianti automatici. Swift utilizza anche un radar a onde millimetriche per il cruise control adattivo. Inoltre dai 40 km/h l’assistente agli abbaglianti è progettato per variare automaticamente l’altezza dei fari in base alla presenza di altri veicoli e all’illuminazione circostante.
All’interno dell’abitacolo non manca poi il sistema di infotainment che avevamo visto su Suzuki Ignis e che si è comportato bene nel primo HDtest in anteprima. Questo permette di avere a disposizione oltre al navigatore, la radio ed il Bluetooth per la connessione del telefono anche Apple CarPlay e Android Auto.
Ancora da comunicare prezzi e dotazioni complete per l’Italia ma la Web Edition, edizione venduta in serie limitata a 10 esemplari solo tramite internet, ha un costo di 16.900 euro ed è una top di gamma. Per questo il listino di Suzuki Swift dovrebbe rivelarsi piuttosto concorrenziale.