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BMW: nel 2026 la rivoluzione delle batterie

BMW prevede di rivoluzionare il mondo delle batterie per auto elettriche a partire dal 2026, quando i suoi modelli a zero emissioni saranno dotati, per la prima volta, di batterie con elettroliti allo stato solido. Una vera e propria rivoluzione è quella

BMW: nel 2026 la rivoluzione delle batterie
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 14 feb 2017

BMW prevede di rivoluzionare il mondo delle batterie per auto elettriche a partire dal 2026, quando i suoi modelli a zero emissioni saranno dotati, per la prima volta, di batterie con elettroliti allo stato solido.

Una vera e propria rivoluzione è quella che il Gruppo BMW si aspetta nel 2026, quando il colosso tedesco introdurrà la nuova tecnologia degli elettroliti allo stato solido (invece degli attuali allo stato liquido) nelle proprie batterie.

Tutte le elettriche di BMW, BMW i e MINI, dunque, saranno dotate a partire da quell’anno di una tecnologia che è in grado, allo stato attuale, di aumentare del 15-20% la capacità delle batterie, senza incrementarne il volume. Tra gli altri benefici, le nuove batterie con elettroliti allo stato solido sono in grado di pesare di meno e necessitano di minore isolamento di sicurezza, in quanto la loro infiammabilità è ridotta.

Lo sviluppo di questo tipo di batterie è già in corso, ma per la produzione in serie è necessario aspettare ancora qualche anno. Il motivo ufficiale risiede nei lunghi tempi necessari per effettuare i test di durabilità, ma anche l’attuale prezzo elevato di tale tecnologia.

Nonostante ciò, BMW continua a sviluppare parallelamente le tecnologie esistenti, promettendo l’arrivo sul mercato di una versione evoluta delle attuali batterie con elettroliti allo stato liquido (sempre agli ioni di litio) nel 2018, giusto in tempo per il lancio commerciale della MINI Cooper E e poco prima dell’arrivo del BMW X3 a zero emissioni.

In contemporanea, BMW sostiene di voler continuare ad affinare l’efficienza dei propri motori a combustione interna, con l’obiettivo di arrivare ad un efficienza complessiva del 33%, anche se il confronto con il 90% degli attuali motori elettrici è impietoso. Nonostante questo le previsioni parlano chiaro: i motori a benzina e gasolio rimarranno ai vertici delle preferenze degli automobilisti ancora per i prossimi 10-15 anni, con buona pace degli attivisti di Greenpeace.

L’unica soluzione per cercare di ridurre l’impatto dei motori a combustione sono le ibride plug-in, considerate più veloci, più divertenti da guidare e con consumi ridotti, ed è in questa direzione che BMW si muoverà per agevolare la transizione all’elettrico puro.

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