La storia di Jeep: dal 1963 ad oggi
Seconda ed ultima puntata dello speciale dedicato alla storia di Jeep, un marchio simbolo del mondo del fuoristrada che compie nel 2016 i 75 anni dalla nascita. E' il 1963 e Jeep Wagoneer si prepara a ridefinire il mondo delle quattro ruote. Per la prima

Seconda ed ultima puntata dello speciale dedicato alla storia di Jeep, un marchio simbolo del mondo del fuoristrada che compie nel 2016 i 75 anni dalla nascita.
E’ il 1963 e Jeep Wagoneer si prepara a ridefinire il mondo delle quattro ruote. Per la prima volta, infatti, arriva un veicolo a trazione integrale con cambio automatico. Sono in molti quelli che considerano il Wagoneer l’antesignano dei SUV moderni, un modello che, su richiesta, poteva essere equipaggiato con le sospensioni indipendenti per l’anteriore e che nel 1973, 10 anni dopo la presentazione, introdusse il Quadra-Trac, il primo sistema automatico di trazione integrale permanente.
Insieme al Wagoneer, però, il 1963 portò anche Jeep Gladiator, un pickup che portava le stesse innovazioni tecniche del Wagoneer e uscì di produzione dopo una ventina d’anni. Curioso poi il caso del Jeep Commando, un modello con motore V6 e assali Dana 27 e Dana 44 che arrivò in commercio nel 1967 e propose la versione speciale Commando Hurst nel 1971, una delle più ricercate dai collezionisti data la produzione inferiore alle 100 unità.
Il ’73 mette la parola fine al Commando e apre l’era del Cherokee (SJ), un due porte che si proponeva come l’alternativa al Wagoneer e guardava ad un pubblico più giovane migliorando anche le capacità in offroad.
Con il 1976, invece, arrivarono molte novità progettuali. Jeep CJ-7 proponeva infatti un passo allungato rispetto al CJ-5, portiere in acciaio e la possibilità di montare il tetto in plastica. La gamma Jeep affiancò quindi il CJ-7 al CJ-5 in commercio dal ’55, proponendo due passi (237 cm per il 7 e 212 per il CJ-5). Entrambi i CJ uscirono di produzione nel 1983 ma il CJ-8 Scrambler, modello introdotto nel 1981 che allungava ulteriormente il passo rispetto al CJ-7, riuscì a resistere fino all’85 in due versioni: quella con tetto rigido e l’alternativa con capote in tela.
Si arriva così al 1984, anno in cui nasce il concetto di “SUV di lusso". Il Grand Wagoneer, infatti, proponeva tutta una serie di allestimenti ricercati tra cui selleria in pelle, climatizzatore, radio stereo, finiture di qualità per l’esterno e maggiori capacità di isolamento acustico. Sotto la scocca batteva un V8 da 5.9 litri che si posizionò al vertice del segmento per la capacità di traino.
Insieme al Grand Wagoneer nasce anche il nuovo Jeep Cherokee, l’XJ del 1984 prodotto fino al 2001. Caratteristiche di questo modello erano il telaio combinato con la carrozzeria monoscocca, sospensioni Quadra-Link anteriori e una progettazione di nuova generazione (montaggio robotizzato in linea e peso ridotto di ben 500 chilogrammi rispetto al predecessore). Cherokee fu proposto sia in versione a due ruote ruote motrici che a trazione integrale con SelecTrac e CommandTrack.
Sulla stessa piattaforma di Cherokee fu poi realizzato Jeep Comanche, pick-up del 1986 che proponeva un pianale da 1.83 metri e la trazione integrale.
Nel 1987 nasce un altro mito: Jeep Wrangler (YJ). Wrangler fu la risposta alla sempre crescente richiesta di veicoli a trazione integrale compatti, un modello che non si distaccava troppo dal design di CJ-7 ma che stravolgeva la meccanica, avvicinandosi molto di più a Cherokee che al modello di cui rappresentava l’erede. Wrangler YJ fu costruito in più di 630.000 esemplari e fu l’unico della serie con i fari quadrati, abbandonati poi con la generazione successiva.
Il 1987, inoltre, fu un anno importante perché segna anche l’occasione in cui AMC fu venduta a Chrysler Corporation, portando quindi il marchio Jeep all’interno del nuovo gruppo.
Saltiamo quindi ai ruggenti anni ’90: siamo al Detroit Auto Show, è il 7 gennaio 1992 e un SUV misterioso entra nel centro congressi del NAIAS frantumando una vetrata! Non si trattò di un incidente ma dell’eclatante ingresso in scena del nuovo Jeep Grand Cherokee, il primo SUV con airbag per il conducente che entrò in produzione nel 1993 ridefinendo gli standard di guidabilità e comfort per il settore.
Il 1997 portò poi la nuova generazione di Wrangler, il TJ prodotto fino al 2006. Linee classiche ma molte novità meccaniche dato che l’80% dell’auto era nuova rispetto al modello precedente. Sospensioni a quattro punti d’attacco con molle elicoidali, airbag per conducente e passeggero, nuovi fari circolari e parabrezza ripiegabile furono alcune delle caratteristiche peculiari del TJ. Le portiere potevano essere smontate e si poteva scegliere tra il tetto rigido e la capote in tela.
Al Wrangler seguirà poi nel 2003 il Wrangler Rubicon, versione a passo lungo creata per migliorare comfort e spazio di carico e che faceva un passo avanti notevole per quanto riguarda la dotazione. Tra le caratteristiche, infatti, era presente il pulsante per il blocco degli assali (Dana 44 sia per l’anteriore che per il posteriore), pneumatici da 32 pollici e riduttore 4:1. Con la Unlimited, poi, il Wrangler iniziò anche a guardare al comfort e alla guida su strada, così da diventare un’auto ancora più versatile tra asfalto e fuoristrada estremo.
Avvicinandoci sempre di più al presente troviamo Jeep Grand Cherokee 2005, modello ridisegnato per migliorare la tenuta di strada, mossa necessaria poiché i SUV iniziavano a “civilizzarsi" sempre di più e diventavano più frequenti anche all’interno delle mura cittadine, proponendo allestimenti sempre più lussuosi.
Nel 2007 nasce la nuova serie di Wrangler e Wrangler Unlimited, la JK che resta ancora in produzione in attesa di scoprire quali saranno le novità per il futuro. Rispetto alla generazione precedente, Wrangler 2007 propone un progetto nuovo per quanto riguarda telaio, design, motori e sicurezza. Notevoli i passi avanti nelle prestazioni in offroad affiancati però da dotazioni “cittadine" per il comfort e la sicurezza nell’utilizzo di tutti i giorni
Infine arriviamo al 2011, anno in cui Jeep Grand Cherokee, forte di più di 4 milioni di esemplari venduti, si è rinnovato ulteriormente con l’attuale generazione che incarna l’ideale dei SUV moderni: capacità indiscusse in fuoristrada e prestazioni senza compromessi su strada, il tutto con una dotazione che guarda al segmento premium.
A questo punto si è ormai giunti alla storia di oggi, con la gamma che include il nuovo Cherokee, modello del 2013 che stravolge completamente il design rispetto alla terza e quarta serie (KJ e KK) e sfrutta il pianale del gruppo FCA per proporre un SUV compatto che guarda alla città senza disdegnare affatto il fuoristrada, specie con la versione più estrema “Trailhawk".
Il neonato di casa Jeep, infine, è il piccolo Renegade, il SUV più compatto nelle dimensioni che guarda al mercato dei crossover e richiama, nel nome, il passato storico di casa, ispirandosi alle Jeep CJ-5 Renegade degli anni ’70 e ’80.